Jorge Zepeda Patterson – I corruttori

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Editore Mondadori Collana Strade Blu Narrativa
Genere Thriller/Noir
Anno 2015
354 pagine – ebook
Traduzione di Pino Cacucci
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81etWtXD-dLL’impertinente e disinibita Amelia, il dolce e seducente Tomás, il ricco e determinato Jaime,  il disponibile e modesto Mario; questi sono i ragazzi inseparabili che tutti gli altri studenti delle medie hanno soprannominato “Los Azules” dal colore blu della copertina dei loro quaderni. Prenderanno strade diverse: Mario professore universitario, Tomás giornalista d’inchiesta, Jaime alto funzionario dei servizi segreti, Amelia a capo del partito di sinistra  all’opposizione dell’attuale governo.

Quando il corpo martoriato di una stella del cinema messicano, Pamela Dosantos,verrà ritrovato nelle vicinanze dell’abitazione del potente ministro degli interni, come  rivelato da uno scomodo articolo di Tomás, ecco scattare una lotta senza quartiere che coinvolgerà “Los Azules” i quali, come novelli quattro moschettieri, si difenderanno dagli attacchi politici, da campagne diffamatorie, da tentativi di rapimento e da attentati orditi dai famigerati cartelli della droga.

Queste sono le premesse che lasciavano presagire una lettura avvincente, carica di pathos, di colpi di scena, di tradimenti, di sporca politica; purtroppo queste aspettative sono state deluse da una tecnica di scrittura un po’ da giornalismo di inchiesta, un po’ da romanzo criminale con un pizzico di thriller, una prosa che non incanta insomma.

Anche le tematiche trattate non coinvolgono più di tanto  perché ormai siamo abituati a leggere, in pratica ogni giorno, di politici corrotti, di mazzette, di coinvolgimenti mafiosi, di omicidi, di rapimenti. Sotto questo aspetto il Messico non si discosta dall’Italia, anche se nel Paese centroamericano la violenza dei cartelli della droga raggiunge limiti estremi impensabili. La mancata indignazione nel leggere tutti questi reali misfatti mi preoccupa: siamo ormai assuefatti e niente più ci scandalizza?

Ma torniamo al romanzo “Los Azules” uniranno le loro forze e capacità per indagare sull’omicidio dell’attrice; hanno due scopi precisi: proteggere Tomás dalle ritorsioni dei Salazar, il ministro degli interni, e cercare di dare un duro colpo al governo in carica se dovessero riuscire a dimostrare il coinvolgimento di Salazar nell’omicidio.

Questa parte si fa interessante, entrano in scena: Vidal, il figlio di Mario, abile con il computer, il suo amico Louis, un provetto hacker, la sarta di Pamela, Carmelita, il padre di Jaime, Carlos… ognuno di loro avrà un ruolo determinante per giungere alla verità che verrà rivelata in un finale difficilmente prevedibile dal lettore.

Molto ben caratterizzati i vari personaggi, nessuno di loro predomina la scena e “Los Azules” sono sullo stesso piano anche se con caratteristiche e ruoli diversi. Quello che particolarmente mi ha colpito è la forza dell’amicizia ben più importante di qualsiasi ragione superiore di Stato.

Per concludere abbiamo un romanzo che, se non fosse stato per la tecnica narrativa “sbagliata” per le tematiche trattate, avrebbe potuto avere un impatto diverso.

Terminato questo commento sono andato a leggere altre due recensioni; in una, redatta molto bene a dir la verità, si esalta, contrariamente a me, la prosa che viene definita “una scrittura esplicita”.

Indubbiamente lo è, ma sono convinto che non sia quella adatta al tipo di romanzo.

Aurelio Morandi
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Lo scrittore:
Jorge Zepeda Patterson è nato a Mazatlán nel 1952. È uno dei giornalisti messicani più conosciuti e affermati. Collabora come analista politico con numerose testate cartacee e digitali. Ha pubblicato finora due romanzi: I corruttori e Milena o el fémur más bello del mundo con cui ha vinto il premio Planeta 2014.