Holly Goddard Jones – La prossima volta

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Editore Fazi / Collana Le strade
Anno 2015
Genere Giallo, anche no
473 pagine – brossura
Traduzione di S. Castoldi
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9788864119373Roma, Kentucky. Nemmeno lontanamente una copia sbiadita della nostra capitale con i suoi fasti e la sua storia. Qui parliamo di una sperduta cittadina di periferia dell’America orientale – così piccola che quel nome le calza come un cappello troppo ampio – nella quale si conoscono tutti e il massimo della vita è ascoltare il coro della banda durante le partite di football.

In questo manipolo di persone, c’è Christopher, un tredicenne molto brillante e dotato, uno dei migliori allievi della Middle School di Roma, ma arrogante e sprezzante, pronto a sfidare chiunque gli si metta fra i piedi.

E poi c’è Emily, irrimediabilmente cotta del compagno di classe, ma timida ed emarginata. Trova conforto a passeggiare tra i boschi e i cantieri abbandonati vicino a casa sua e fantastica di essere con lui, un sogno talmente reale da parlargli ad alta voce.

Nel suo peregrinare, si trova davanti il cadavere di una donna in decomposizione. Dopo i primi attimi di terrore, la ragazzina è affascinata dall’incontro ravvicinato con un corpo da studiare nei dettagli, che nulla ha a che fare con i girini che le fanno analizzare durante la lezione di scienze. Era sconvolta ma nel contempo elettrizzata dalla consapevolezza di essere a conoscenza di un segreto così grande che non avrebbe rivelato a nessuno, almeno per il momento. E poco importava l’odore persistente che si avvolgeva ai vestiti e ai capelli, nessuno se ne sarebbe accorto, men che meno la sua famiglia, troppo presa dal fratello minore, affetto da una forma di autismo.

Susanna lavora come insegnante alla Middle School e, oltre ad avere in classe ragazzini scalmanati, compreso Christopher Shelton, è sorella di Ronnie.

Le due sembrano il giorno e la notte, una sposata – forse non proprio felicemente – e madre di una bimba di nome Abbie, l’altra con una vita dissoluta e tormentata. Unite da un passato troppo doloroso, con un padre alcolizzato che ha forgiato le loro vite e rovinato loro l’esistenza.

Non avevano un legame forte, ma si frequentavano quel tanto che bastava per notare che erano ormai troppi giorni che non vedeva né sentiva Ronnie.

E sarà proprio la sparizione della donna che innescherà una sequela di vicende che sconvolgeranno l’intera comunità, come a scoperchiare un vaso di Pandora su vizi, ambizioni, desideri e frustrazioni di un tranquillo paese di provincia.

Avete presente quando vi capita di essere assorbiti così tanto dalla lettura di un libro, da non accorgervi dove siete, da non sentire le voci di chi vi sta intorno, da desiderare di finirlo perché curiosi di sapere come andrà a finire, ma nello stesso tempo speranzosi di non terminarlo in fretta, perché la storia vi coinvolge tanto?

Questa è la sensazione che si ha quando si comincia a leggere il romanzo di Holly Goddard Jones, autrice americana forse ancora poco nota in Italia, ma sicuramente molto apprezzata oltre oceano, dove ha ricevuto una menzione speciale del Pushcart Prize con un racconto inserito all’interno della raccolta American Mystery Series 2008, insieme a Elizabeth Strout, Michael Connelly, Alice Munro e Joyce Carol Oates.

Il romanzo evoca Twin Peaks affermando che sicuramente chi ha amato la serie televisiva famosa negli anni ’90, avrebbe apprezzato allo stesso modo “La prossima volta”. In effetti, l’ambientazione un po’ noir e cupa ideata da David Lynch e Mark Frost si respira anche a Roma e il punto di forza del romanzo è l’intersecarsi di rapporti familiari, dei sogni che alterano la realtà alla ricerca di continue conferme.

Un libro incentrato sull’apparente normalità, sulla solitudine e la disperazione di chi, sotto il peso della propria vita, rischia di aggrapparsi a certezze deboli come fili di una ragnatela, pronte a spezzarsi in pochi secondi. Una moglie frustrata, un ricettacolo di uomini duri, forgiati dal lavoro in fabbrica, in cerca di una semplice bevuta o l’avventura di una notte.
Consapevoli di vivere un’esistenza che non capivano e non era quella che avevano chiesto o meritato.

I personaggi sono molto ben caratterizzati e si ha l’impressione di entrare nelle loro vite con una telecamera che avvicina o allontana le inquadrature, cogliendo gli aspetti più nascosti di queste anime tormentate.

La scrittrice tratteggia l’aspetto più in ombra dell’essere umano con originalità e sapienza calibrate.
Il romanzo, a mio avviso, non può essere classificato in un genere ben definito, giallo o noir, ma è straordinariamente potente e corale, capace di rivelare un’America fatta di debolezze, di povertà, di arretratezza. Ma anche di umiltà e orgoglio.

Uno straordinario ritratto, nel quale sarà difficile stabilire vincitori o vinti, starà a voi deciderlo.
Romanzo imperdibile..e state attenti alle fermate del treno!

Cecilia Lavopa

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La scrittrice:
Holly Goddard Jones è nata nel Kentucky. Ha pubblicato racconti su varie riviste e alcuni sono apparsi in prestigiose antologie come la New Stories From The South: The Year’s Best, 2007 e la American Mystery Stories 2008. Insegna nell’Università del North Carolina.