Giampaolo Simi – Cosa resta di noi

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Editore Sellerio Collana
Anno 2015
Genere noir
312 pagine – brossura
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6254441_396031Avevo molte aspettative sapendo dell’uscita del nuovo romanzo di Giampaolo Simi, edito da Sellerio, dopo aver letto l’ultimo – splendido – noir psicologico “La notte alle mie spalle” del 2012, di E/O Edizioni.

E devo dire che sono state ampiamente ripagate dopo aver terminato la lettura.

Ma spieghiamo un attimo la trama – anche se non rivelerò molto, proprio perché il bello è scoprirla da soli – partendo dal luogo in cui si svolge la storia: la Versilia.

Protagonista è Edo, gestore del Bagno Antaura, i cui proprietari sono i genitori di Guia, sua moglie, di nobili origini e di professione scrittrice, alle prese con il suo nuovo romanzo.

Edo e Guia sono belli, innamorati e senza zone d’ombra nella loro vita, tranne una: il desiderio di poter avere un figlio che non arriva. Cominciano insieme un calvario fra cliniche e medici, i quali dopo tre anni non hanno concesso molti margini di speranza alla coppia.

E quello che sembrava un piccolo neo nella loro relazione, si allarga a macchia d’olio e mette in discussione l’intero matrimonio. Un “lutto visto al contrario”, una nascita mancata che si trasforma in una morte annunciata.

Il 14 febbraio, nel sottofondo ovattato delle lunghe spiagge bianche – perché ricoperte di neve – scompare Anna Di Fosco. La città quasi non se ne accorge, tutta presa da un evento atmosferico che di rado colpisce la costa tirrenica e che provoca una frenesia collettiva oltre a disservizi sui trasporti e cadute accidentali multiple.

Descritta come un’impiegata quarantenne, single e senza figli, la donna aveva fatto capolino nella vita di Edo per pochi giorni, ma sono stati sufficienti per cambiare il corso degli eventi..

Il mare d’inverno è come un film in bianco e nero visto alla tv, come dice la canzone di Loredana Berté ed è terreno ideale per il romanzo di Simi, il quale ha come caratteristica la pervicace e puntigliosa ricerca del male nella banalità della vita quotidiana. Questo suo stile emerge prepotentemente rispetto ai classici romanzi nei quali vi è il plot canonico dell’omicidio, con relative indagini e poliziotto al seguito che, per quanto io possa apprezzare, mancano di quella malinconia e di quella interiorizzazione tipica del genere noir.

Peraltro, il noir in Italia – prendendo come modelli autori alla stregua di Izzo o Manchette – non si è sviluppato molto, se non fosse per autori come Massimo Carlotto e pochi altri.

Simi, a mio avviso, ha l’abilità di descriverlo nella sua massima espressione. Questa volta attraverso gli occhi di una coppia, le sue debolezze, le sue ambizioni.

Guia ricerca la perfezione attraverso la maternità e una carriera di successo come scrittrice. Per realizzare ciò, non esita a ricorrere a maniere artificiose, come rivolgersi ad una clinica per la fertilità e ad affiancare un sospettato di omicidio per avere maggiore visibilità.

Edo, invece, è al contrario un po’ vittima degli eventi, si lascia coinvolgere dalle situazioni ma, una volta invischiato, riuscirà a svegliarsi dal suo torpore per cercare di riprendere le redini della sua vita.

Ed è questa intimità che crea l’autore tra il romanzo e i suoi lettori, nella quale si ha l’impressione di entrare a gamba tesa nella storia, forse rispecchiandosi anche un po’ nella banalità dell’essere umano.

Una società ormai preda del gossip e dei talk show, che insegue gli assassini – o presunti tali – come fossero degli idoli o degli eroi, perché attraverso loro si può vivere di popolarità riflessa.

Una società che ha bisogno di essere protagonista e non ha ancora capito che solo con dignità e moderazione si potrà conquistare il futuro che ci attende.

Un finale sorprendente, un colpo di coda magistrale, segno distintivo di Giampaolo Simi, ragione per la quale non dovete farvi sfuggire questo romanzo.
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Lo scrittore:
Giampaolo Simi ha pubblicato per Einaudi Stile Libero Il corpo dell’Inglese (2004) e Rosa Elettrica (2007), opzionato per il cinema.
I suoi libri hanno ricevuto vari premi (finalista al Premio Scerbanenco, tra gli altri) e sono stati tradotti in Francia (Série Noir di Gallimard e Sonatine) e in Germania (C. Bertelsmann). Ha collaborato come soggettista e sceneggiatore per le fiction “RIS” e “RIS Roma”. Ha sceneggiato “Luce del Nord”, film tv per Raidue tratto da un suo racconto pubblicato nell’antologia Crimini Italiani di Einaudi, diretto da Stefano Sollima.
Nel giugno 2012 è uscito per Edizioni e/o il suo romanzo La notte alle mie spalle.
Cosa resta di noi, uscito a maggio 2015 per l’editore Sellerio, è il suo ultimo romanzo.