Editore Piemme
Genere Thriller
Anno 2015
420 pagine – ebook
Traduzione di M. Castagnone
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Non leggevo Connelly da diversi anni, dai tempi dei primi romanzi con il detective Harry Bosch (che altri non è che il fratellastro di Mickey Haller!), come scrittore di thriller mi è sempre piaciuto. Questo romanzo è il quinto della serie che ha come protagonista Mickey Haller, AKA l’avvocato della Lincoln. Ma veniamo alla storia.
L’avvocato Mickey Haller, nel bel mezzo di una tipica (e sporca) giornata di lavoro riceve un messaggio dalla sua segretaria ed ex-moglie, Lorna “chiamami subito, si tratta di un 187”. Per la polizia della California è il codice dei casi di omicidio, per Mickey significa lavoro per un anno, e maggiori soldi. Accetta così la difesa di Andre La Cosse, un pappone 2.0, accusato dell’omicidio di Giselle Dallinger, una escort di fascia alta che Haller aveva difeso in passato e che aveva cercato di riabilitare.
Le prime pagine del libro ci introducono al personaggio di Mickey Haller, un avvocato penalista in disgrazia, disilluso, con lo studio sul sedile posteriore della sua Lincoln. Haller ha una visione poco ortodossa della legge, per lui non è una questione di colpevolezza o di innocenza, ma di quanto sei in grado di manipolarla. “Il diritto è malleabile”, questo è il suo mantra, e non disdegna mezzucci e trucchetti per dare ai propri clienti la miglior difesa possibile. Poco importa che i suoi clienti siano scarti della società, talmente pessimi da avergli fatto perdere il rispetto dei colleghi, e soprattutto della figlia sedicenne che ha chiuso con lui ogni contatto. Nel corso della storia però, la sete di giustizia di Haller comincia a diventare sempre più forte, un sentiero verso la redenzione personale, un modo di riscattarsi dagli errori del passato. Haller è un avvocato geniale, ma soprattutto un personaggio autentico, profondamente umano; il ritratto dipinto da Connelly è introspettivo, e molto convincente. Accanto ad Haller ci sono diversi personaggi interessanti, ad esempio la ex moglie ed ora sua segretaria Lorna Taylor, l’investigatore integerrimo Cisco (e nuovo marito di Lorna!), il fedele Earl, che è molto più del suo autista. Tutti questi personaggi però non hanno una propria storia da raccontare al di fuori del copione che si snoda nel libro, la loro comparsa è unicamente strumentale agli eventi raccontati. L’unico personaggio davvero importante, attraverso i cui occhi viene filtrata tutta la storia, è l’io narrante del romanzo, l’avvocato della Lincoln Mickey Haller.
Ma chi è il Dio della colpa? Secondo il padre di Haller il Dio della colpa è la giuria, perché sono i giurati a decidere se uno è innocente o colpevole. Ma Dio della colpa sono anche le persone che giudicano i nostri gesti, e stupende sono le righe di chiusura del romanzo che dicono: “Tutti hanno una giuria, tutti hanno delle voci dentro di sé, tra i miei giurati ci sono Gloria Dayton, Earl Briggs……tutti insieme sono il mio Dio della colpa, che mi accompagna nel mio procedere quotidiano. Ogni giorno mi allontano dal mio tavolo di avvocato e mi avvicino ai loro scranni per presentare le ragioni della difesa”.
Il Dio della colpa è un romanzo interessante, è sia un thriller che un legal-thriller; chi ama il genere si divertirà ad entrare nel merito dell’allestimento di un caso di omicidio, del dibattimento processuale, assisterà all’eterno balletto tra la difesa e l’accusa. Va detto però che la parte relativa al processo non raggiunge i livelli di maestri del genere quali Richard. N. Patterson e Grisham. La scrittura è comunque scorrevole e adatta anche a chi non mastica un linguaggio tecnico procedurale.
Piccolo cameo: il personaggio di Mickey Haller appare per la prima volta nel romanzo “The Lincoln Lawyer”, portato sullo schermo nel 2011 da Brad Furman e impersonato nient’altro che da Matthew McConaughey. Nel libro troviamo più di un riferimento a questo film, direi che vale la pena vederlo.
Barbara Gambarini
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Lo scrittore:
Michael Connelly è una delle più grandi star del thriller americano, Michael Connelly raggiunge sempre il primo posto nelle classifiche con ogni suo nuovo romanzo. L’Italia lo ha accolto con grande entusiasmo fin dal primo romanzo pubblicato, Debito di sangue, da cui è stato tratto un film diretto e interpretato da Clint Eastwood. In seguito ha fatto la sua comparsa il detective Harry Bosch, indimenticabile protagonista di moltissimi suoi thriller, tra cui Il ragno, vincitore nel 2000 del Premio Bancarella. Con Il poeta, uno dei suoi libri più amati, crea il personaggio di Jack McEvoy, il reporter di nera che ritroviamo ne L’uomo di paglia.
In anni più recenti Connelly ha ideato un nuovo, riuscitissimo protagonista, l’avvocato Mickey Tra le presenze eccellenti di due edizioni del Festivaletteratura di Mantova, è stato anche ospite d’onore al Noir in Festival di Courmayeur, dove ha ricevuto il Raymond Chandler Award. Nel 2012 è tornato in Italia per partecipare al Festival internazionale delle Letterature, a Roma.
Il dio della colpa è il quinto thriller di cui è protagonista Mickey Haller.