Maria Masella – Mariani e il peso della colpa

3279

Editore Fratelli Frilli Collana I tascabili noir
Anno 2016
Genere noir
252 pagine – cartonato
[divider] [/divider]

mariani_e_il_peso_della_colpa_per_web-2Bentornata a Maria Masella e alla sua nuova avventura, la diciassettesima, che vede come protagonista il commissario Antonio Mariani di Genova, dal titolo: Mariani e il peso della colpa.

In chiusura  di “Mariani e le porte chiuse” c’è una frase significativa: E mi porterò sulle spalle il peso di questa colpa.

E quindi ora bisogna spiegare. Eh già, perché, anche se non sarebbe giusto, Antonio Mariani sente ancora gravare sulle spalle il peso della morte di un collaboratore avvenuta nel precedente romanzo. E forse non riesce a placare il terribile dubbio di non aver fatto abbastanza per salvarlo…

Per cui, quando nella collina di Coronata una coppia di ragazzi innamorati scopre un cadavere in stato di avanzata decomposizione, seminascosto da un terrazzamento, si fa carico, quasi a mo’di punizione, di spostarsi per primo fino a là per constatare l’omicidio di persona, per poi lasciare spazio alle cabalistiche arti della scientifica.

Secondo Torrazzi, amico e medico legale, l’uomo è morto più o meno da un paio d’anni. Parrebbe un caso complicato ma invece il giorno dopo salta fuori una possibile identificazione come tale Delorenzo Alberto scomparso da casa sua il 28 aprile di due anni prima e il giorno stesso l’identificazione è confermata dal fratello minore.

Alberto Delorenzo era un uomo di successo, il fratello solo un impiegato. Sette anni li dividevano, ma avevano vite diverse e si vedevano molto raramente.

Mariani comincia a sentire possibili testimoni, ma senza una vera convinzione. Gli manca la consuetudine di confrontarsi con la sua piccola squadra? Ma la Petri – messa peggio di lui, tanto che addirittura ha smesso di portare l’uniforme –  è attanagliata anche lei dallo stesso sentimento di responsabilità per la morte di Bareto….

E, a peggiorare la situazione, Francesca, sua moglie, di solito pronta ad ascoltare e sua valida suggeritrice, sembra quasi indifferente. Perché?

Però questo omicidio, anche se è una specie di cold case, scotta lo stesso e in qualche modo bisogna occuparsene. Pian piano Mariani comincia a muoversi e a indagare, forse più interessato a ricostruire la vita del morto che non a trovare chi l’ha ucciso.

Ma la successiva scoperta di un secondo omicidio, simile al primo e a quello strettamente collegato, anche se non identico, gli darà finalmente una smossa… Quanto male può provocare l’ossessione di una colpa? E quanto ne può causare la sfrenata ambizione di denaro e potere?

In una sua breve intervista Maria Masella ha dichiarato che nella cover del romanzo: «c’è Piazza della Vittoria perché Mariani cammina sotto quei portici cercando di riordinare le informazioni in un quadro coerente, fuma e prende caffè, mangia e parla con Torrazzi (il medico legale): quei portici sono il suo vero ufficio.»

Bella immagine e molto suggestiva. E infatti Maria Masella con sobrio stile narrativo ci regala una lettura piacevole che scorre veloce e arricchita da un’ambientazione impeccabile in una Genova che le deve molto.

Personaggi ben calibrati, stavolta però metto il burbero Torrazzi senz’altro in testa ai miei preferiti. Ma come in ogni trama che vede il commissario Mariani in veste di protagonista, tutti i suoi collaboratori, sanno comparire al momento giusto riempiendo e vivacizzando ogni scena. Un impianto magari un po’ “teatraleggiante” che però funziona alla grande.

Poi, parte essenziale e integrante della quotidianità sono i dubbi, le debolezze e le tante multiformi vicende umane di Anto Mariani, stavolta alle prese con un vai e vieni e qualche incertezza di Francesca sua moglie, in trasferta a Milano, e alcuni seri problemi famigliari.

Fondale domestico impeccabile con l’immancabile terrazzino per fumare.

Qualche piccolo spostamento obbligato in macchina fino a Bologna. Una bella citazione dell’affresco di Masaccio Il pagamento del tributo che mi colma di acuta nostalgia e merita senz’altro nel corso del mio prossimo viaggio a Firenze una nuova visita alla Cappella Brancacci del Carmine.

A presto!

Patrizia Debicke
[divider] [/divider]

La scrittrice:
Maria Masella è nata a Genova. Ha partecipato varie volte al Mystfest di Cattolica ed è stata premiata in due edizioni (1987 e 1988). Ha pubblicato una raccolta di racconti – Non son chi fui – con Solfanelli e un’altra – Trappole – con la Clessidra. Sempre con la Clessidra è uscito nel 1999 il romanzo poliziesco Per sapere la verità. La Giuria del XXVIII Premio “Gran Giallo Città di Cattolica” (edizione 2001) ha segnalato un suo racconto La parabola dei ciechi, inserito successivamente nell’antologia Liguria in giallo e nero (Fratelli Frilli Editori, 2006). Ha scritto articoli e racconti sulla rivista “Marea”. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Morte a domicilio (2002), Il dubbio (2004), La segreta causa (2005), Il cartomante di via Venti (2005), Giorni contati (2006), Mariani. Il caso cuorenero (2006), Io so. L’enigma di Mariani (2007), Primo (2008), Ultima chiamata per Mariani (2009), Mariani e il caso irrisolto (2010), Recita per Mariani (2011), Per sapere la verità (2012), Celtique (2012, terzo classificato al Premio Azzeccagarbugli 2013), Mariani allo specchio (2013), Mariani e le mezze verità (2014), Mariani e le porte chiuse (2015) e Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani (2016). Per Corbaccio ha pubblicato Belle sceme! (2009). Per Rizzoli, nella collana youfeel, sono usciti Il cliente (2014), La preda (2014) e Il tesoro del melograno (2016). Morte a domicilio e Il dubbio sono stati pubblicati in Germania dalla Goldmann. Nel 2015 le è stato conferito il premio “La Vie en Rose”. marilumas@libero.it www.mariamasella.it https://www.facebook.com/masella.maria