Federica Fantozzi – Il logista

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Editore Marsilio Collana Farfalle
Anno 2017
Genere Thriller
256 pagine – brossura e ebook
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Pur respirando clima internazionale, Il logista si svolge soprattutto a Roma, tra i favolosi attici con vista sul Tevere e i locali di Ponte Milvio a mezzo chilometro da dove è nata Amalia Pinter, la protagonista di questa storia. Amalia che lavora per “Il Vero Investigatore”, un piccolo quotidiano di cronaca nera che ha saputo crearsi la sua nicchia nella capitale, porta i capelli bruni tagliati a caschetto, tipo Valentina ma è molto meno atletica e filiforme dell’eroina di Crepax.

Da Mondi, a Ponte Milvio, il bar/pasticceria migliore della città (lo dice anche Trip Advisor), si imbatte una mattina in una vecchia fiamma dei tempi universitari, Tancredi. Ma una inattesa telefonata dal suo giornale la catapulta volente o nolente in un bruttissimo affare: due delle vittime di una spaventosa strage jiadista in un resort svizzero di lusso alle Maldive erano una giovane coppia romana che  abitava nel comprensorio della Camilluccia. Tancredi, che da ragazzo lo frequentava e rammenta bene i contorti meandri del quartiere residenziale, si offre di accompagnarla.

E arrivata sul posto, parlando con una vicina delle vittime, riuscirà a fare uno scoop.

Ma da quel momento, il suo normale tran tran di cronista, tra l’amico giovane poliziotto che ogni tanto le passa una segnalazione, le aule del Tribunale e la redazione, viene sconvolto completamente.

E quando pochi giorni dopo Tancredi inviterà Amalia a cena nel suo appartamento, lei lo troverà morto accanto a una bottiglia di whisky e cristalli di droga. Un suicidio? Oppure? Tancredi dopo la scuola si è trasferito a Londra, dove da anni faceva il logista, insomma con la sua società londinese, la Stinger Ltd, gestiva gli spostamenti di facoltosi professionisti in paesi ad alto rischio. Un lavoro sul filo del rasoio che lo metteva in contatto con servizi segreti, bande paramilitari e peggio…

La Fantozzi ci spiega una Roma che soffre la depressione di città in declino, con il suo inutile e frenetico affannarsi della movida di Ponte Milvio e senza dimenticare i buchi neri  della “terra di nessuno” delle rive del Tevere. Una terribile rete di terroristi internazionali, che nessuno sembra in grado di fermare. Un’incredibile sequenza di colpi di scena per una giornalista testarda e pasticciona, coinvolta in un’affannosa corsa contro il tempo. Un mondo crudele, con troppe zone oscure, relazioni pericolose, mentre su tutto incombe l’ombra dello scorpione. Un velenosissimo scorpione dorato…

Ben quindici anni di assenza dalle libreria dopo Caccia a Emy del 2000, Notte sul Negev del 2001, senza contare la biografia di Enrico Letta  scritta nel 2013 con Roberto Brunelli, e nel 2017 finalmente un indovinato ritorno sulle scene con Il logista, terzo romanzo del genere thriller/spy story per Federica Fantozzi. Evidentemente c’è una piccola anima nera dietro ogni giornalista, anche dietro chi per professione si occupa come fa lei, di politica, ma chi sa mai se proprio per colpa dei suoi interessi abbia avuto accesso a qualche segreto…

A parte gli scherzi, la Fantozzi ha saputo montare una credibile intelaiatura, dando corpo e spazio alle paure, che ormai ci coinvolgono tutti, di un criminale e imprevedibile attacco terroristico.
Patrizia Debicke
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La scrittrice:
Federica Fantozzi è nata a Roma. Giornalista a «l’Unità», ha scritto per «il Venerdì», «l’Espresso», «Sette», «La Nazione», «la Repubblica», «Italia Oggi». È autrice di due thriller, Caccia a Emy (2000) e Notte sul Negev (2001), entrambi pubblicati da Marsilio; insieme a Roberto Brunelli, ha scritto la biografia di Enrico Letta (Editori Riuniti, 2013).