Carme Chaparro – Non sono un mostro

2296

Editore SEM Libri
Anno 2017
Genere Thriller
313 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di S. Cavarero

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“Ora sono venuti da così lontano
e hanno aspettato così a lungo
solo per finire presi in un sogno
dove tutto va per il verso sbagliato.”

BRUCE SPRINGSTEEN, The price you pay

Una piccola vittima  sottratta alla mamma in uno dei luoghi più comuni e frequentati di sempre: il centro commerciale.

Ed eccoci catapultati in uno dei peggiori incubi di tutte le madri del mondo, veder scomparire il proprio figlio che fino ad un attimo prima stringeva la tua mano e poi  di lui più nessuna traccia.

Ma  l’incubo si ripete e di  bambini ne spariscono altri, stesso posto, bambini con caratteristiche simili ed un’ondata di panico si impossessa di Madrid. Il romanzo si apre  con la scomparsa di Kike e l’inizio delle ricerche da parte della polizia ma soprattutto con la ricerca spasmodica  dei giornalisti per avere lo scoop e accaparrarsi la notizia in anteprima,  perché questa scomparsa è straordinariamente simile a quello di un altro ragazzino, Nicolás, avvenuto nello stesso luogo due anni prima, un caso ancora aperto che ha avvinto l’opinione pubblica. A condurre le indagini, Ana Arén, ispettore capo di polizia, donna con un passato assai difficile, che ha dovuto lottare per poter conquistare il rispetto e la fiducia in mondo prettamente maschile, dove pregiudizio e sessismo la fanno da padroni.

E Inés Grau, giornalista televisiva e scrittrice, nonché amica di Ana, che si trova costretta a fiondarsi sul posto della scomparsa per informare la Spagna dell’accaduto. Ana e Inés vengono così risucchiate dal proprio lavoro, annullando completamente la loro vita privata, entrano in una voragine parallela e provano a fornire la soluzione del caso, anche se da punti di vista diversi ma complementari.
Il caso si complica con la scomparsa del figlio di Inés, Pablo, che scompare nelle medesime circostanze.

I personaggi meglio riusciti sono sicuramente quelli di Ana e Inés, ma incuriosiscono anche una serie di personaggi secondari molto ben rappresentati: da Joan, l’amico hacker di Ana che la aiuta sottobanco, al viceispettore Javier Nori, dedito nelle ore libere alla sua lotta personale contro i pedofili in rete; dall’anziana vicina di Joan, Laura, alla giovane testimone Patricia. Un libro in cui predominano i sentimenti, il dolore, la colpa, la paura, l’amore… Sono proprio i sentimenti che riescono a creare la  giusta suspence e a tenere con il fiato sospeso i lettori. La narrazione psicologica dei personaggi sorprende e porta il lettore a sentirsi Ana, Ines, Nori, a diventare parte del thriller. La Chaparro mette in luce quanto il dolore e la paura spaventino ma anche quanto riescano a catturare l’attenzione di tutti noi, come e quanto  li ricerchiamo, soprattutto quando si tratta di dolore altrui  perché ascoltando una tragedia in tv, noi inconsciamente ci liberiamo delle piccole tragedie quotidiane. Soffermandoci sul dolore altrui rendiamo meno gravi le brutte esperienze della nostra vita e trasferendole nel notiziario quotidiano  ce ne liberiamo. Ed è proprio su questo che i media costruiscono la loro fama e popolarità ed è quello che la Chaparro “denuncia” con questo suo thriller.

Interessante la scrittura della Chaparro, una scrittura fluida, diretta che stupisce ed ammalia con una trama ricca e fitta che accelera tantissimo, fino a stravolgere il lettore nel finale. Un libro consigliatissimo, magari da regalare a Natale. Un esordio con il botto per la Chaparro, giornalista televisiva che con questo Thriller si è meritata il premio Primavera, tanto da schizzare in cima alle classifiche spagnole e da essere acquistato da Mediaset per portarlo sugli schermi.

Eliana Russillo

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La scrittrice:

Carme Chaparro (Barcellona, 1973) è giornalista e anchorwoman in programmi televisivi e radiofonici spagnoli dedicati all’informazione. Non sono un mostro è il suo primo, acclamato romanzo, vincitore tra l’altro del “Premio Primavera de Novela”.

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