Colette McBeth – La vita di prima

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Editore Piemme
Anno 2107
Genere Thriller Psicologico
396 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di E. Cantoni, R. Salerno, E. Cervini

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“La vita di prima” di Colette McBeth è un thriller insolito e molto affascinante, di quelli che a distanza di tempo viene voglia di rileggere malgrado si conosca già il finale. L’intreccio è ingegnoso e ben articolato. Vi suggerisco un approccio attento, altrimenti rischiate di non riconoscere gli indizi che l’autrice semina con astuzia e parsimonia, celando in ambigui chiaro scuri la soluzione dell’enigma. Il meccanismo narrativo è azionato in primis dalle protagoniste Melody e Eve, vittime dello stesso feroce aggressore. Le due donne sono simili: hanno circa trentanni, lo stesso colore degli occhi e dei capelli, lo stesso sorriso; potrebbero essere sorelle. La differenza sostanziale tra loro sta nel fatto che Melody è sopravvissuta all’aggressione, mentre Eve no. Da un limbo neanche troppo lontano, tuttavia, Eve continua a far sentire la sua voce. No, il romanzo non è un paranormale: malgrado la sua dipartita, Eve presenzia nella storia come se fosse in vita, ancora intenta nella sua personale caccia al killer.

Davvero molto brava Colette McBeth a fondere il thriller e l’indagine psicologica su diversi livelli; questo aspetto della narrazione, di sicuro non facile da costruire, è a mio avviso la cifra del testo. Con grande abilità l’autrice racconta in parallelo, tra passato e presente, le vicende che accomunano le due protagoniste, facendole intervenire alternativamente: quando una delle due soccombe a causa del trauma subìto, l’altra raccoglie il testimone, e la ricerca del colpevole continua. Melody è stata aggredita con inaudita violenza; chi l’ha ridotta in quello stato suppone che sia morta, perciò l’abbandona in un parco. Trovata per caso da un passante, la giovane donna invece sopravvive, ma lo shock è tale da provocarle un’amnesia; non ha mai visto la catenina col ciondolo a forma di uccellino che l’aggressore le ha messo in mano quand’era esanime, non ricorda nulla di quell’uomo… Eppure dovrebbe riconoscerlo. I sospetti della polizia convergono infatti su David Alden, suo vicino di casa. Riconosciuto colpevole, Alden viene condannato a cinque anni per aggressione volontaria aggravata.

È possibile che quest’uomo, da poco uscito di galera dopo aver scontato la sua pena, uccida Eve Elliot, una donna molto somigliante a Melody, lasciando per giunta sul cadavere una catenina identica a quella ritrovata sul corpo tramortito della sua precedente vittima? Possibile, certo, fatto salvo il beneficio del dubbio. Le indagini sull’omicidio di Eve vengono affidate alla detective Victoria Rutter, che subito riapre il vecchio caso Alden; troppi aspetti dell’inchiesta che condannò David per l’aggressione a Melody la lasciano perplessa. La Ritter capisce di essere sulla pista giusta quando scopre che Eve era una giornalista televisiva specializzata in errori giudiziari, ingaggiata da Annie Alden per far luce sulla condanna del fratello.

La “vita di prima” sviscerata nel romanzo della McBeth non è una soltanto: è quella di Melody, devastata da un’insana passione; è quella di Eve, vittima del coraggio col quale denunciava le ingiustizie. Ed è la vita di un bambino marchiato da un dolore che lo ha fatto crescere nell’odio, trasformandolo in un mostro. Non mi aspettavo un romanzo ricco di così tante sfaccettature, e ne sono rimasta conquistata. Mi è piaciuto vedere i personaggi cambiare di ruolo senza perdere identità e credibilità nel contesto generale, e mi ha sorpreso favorevolmente, oltre all’intreccio, anche lo stile narrativo, capace di adattarsi all’indole dei personaggi, a tratti freddo e sprezzante, a tratti intimistico, e sempre efficace nel coinvolgere il lettore. In conclusione, “La vita di prima” è un ottimo thriller psicologico dai risvolti insospettabili che vi consiglio di leggere, così come consiglio di non perdere di vista la brava autrice, Colette McBeth.

Maria Teresa Casella

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La scrittrice:

Colette McBeth è un’’autrice inglese di thriller. La vita di prima è il thriller che ha decretato il suo successo, elogiato tra gli altri anche da Paula Hawkins.
Nel luglio 2017 arriverà in UK il suo atteso nuovo romanzo, An act of silence, che Piemme pubblicherà nel corso del 2018.