Giampaolo Simi – La ragazza sbagliata

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Editore Sellerio Collana La memoria
Anno 2017
Genere noir
400 pagine – brossura e ebook

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Tra le tante ragazze  proposte dagli editori (dalle più datate ‘di Bube’ e ‘con l’orecchino di perla’ a quelle più recenti ‘del treno, della neve, scomparse, nella nebbia, del lago, delle arance’ eccetera eccetera…) ecco quella sbagliata di Giampaolo Simi.
Questa si chiama Irene ed è stata uccisa nel 1993. Dopo aver partecipato a una festa in una lussuosa e chiacchierata villa della Versilia è sparita con il suo motorino. Verrà ritrovata cadavere quindici giorni dopo.
Salto temporale: siamo di nuovo in Versilia, ma molti anni dopo, in una torrida estate. Dario Corbo, un giornalista in crisi, sia personale sia lavorativa, si era occupato allora del caso di Irene e ora torna sul luogo del delitto che ha segnato il suo esordio di cronista di nera.

Decide di scriverne un libro e così risollevarsi con il lauto anticipo di settantamila euro (wow!)  che gli viene promesso dall’editore. Non si sa se lo scriverà o no, il libro, certo Dario si immergerà nuovamente nel caso con l’anima, il corpo e pure… con il cuore. Corbo è a pezzi e non ha più un soldo. Si è separato da poco dalla moglie e non riesce a intendersi con il figlio adolescente e promettente calciatore. Per vivere nella cara (in tutti i sensi) Versilia, deve farsi aiutare da una sua vecchia fiamma albergatrice che gli offre una camera senza aria condizionata.
Riuscita, attuale e realistica la descrizione di un giornalista italiano. Purtroppo Corbo non è il solo in questa situazione drammatica.
Anche l’ambientazione è decisamente valida e chi ha frequentato la Versilia ritroverà alcune atmosfere e sensazioni. Ad esempio il clima artistico di Pietrasanta, con le piazze abbellite da sculture originali, con le gallerie d’arte e le strade frequentate da intellettuali  stravaganti.

Proprio una di queste intellettuali stravaganti è stata condannata, nel 1993, per l’omicidio di Irene. Nora Beckford, la figlia di un grande scultore, si è fatta quindici anni di galera. Nora era gelosa di Irene, e pure ‘strafatta’ e non è stata in grado di difendersi dalle accuse. Ora però, scontata la pena, è di nuovo libera e l’occasione di una mostra del celebre padre riporta in auge il caso e anche le polemiche. Il padre di Irene infatti non si è rassegnato, e fa la guerra a Nora. Ma Nora era davvero colpevole?
Vengono tirate in ballo trame nere e vicende italiche del 1993. Per chi non conosce la storia di quegli anni non è semplice capire le concatenazioni di eventi, ma sono ben congegnate. Utile poi il concorso di un personaggio creato ad hoc, una donna magistrato amica di Nora che affianca Corbo nella nuova indagine.

Il romanzo è avvincente e si legge volentieri. La storia personale di Corbo, che si mischia all’indagine, a volte toglie il primo piano ai fatti, ma vuoi sapere come se la caverà quindi non ti dispiace. La conclusione, forse,  è un po’ affrettata, ma non si può spiegare sempre tutto, a volte è bene anche lasciar lavorare l’immaginazione dei lettori. Concludendo: visto che chi ospita queste righe è un blog che si chiama Contorni di noir, cosa pensa l’autore del romanzo del genere a noi tanto caro? La citazione è presa direttamente dal sito di Simi:
“… il noir per me non è un pretesto per narrare altro. È uno strumento indispensabile per narrare quello che mi interessa. È la mia strada verso quella cosa enorme e meravigliosa chiamata “romanzo”. Senza, mi perdo.”

Michele Stregoff, collaboratore estemporaneo

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Lo scrittore:

Giampaolo Simi ha pubblicato Il corpo dell’inglese (2004) e Rosa elettrica (2007). I suoi libri hanno ricevuto vari premi e sono stati tradotti in Francia (nella «Série noire» di Gallimard e presso Sonatine) e in Germania (Bertelsmann). Ha collaborato come soggettista e sceneggiatore alle fiction «RIS», «RIS Roma» e «Crimini». Con questa casa editrice ha pubblicato Cosa resta di noi (Premio Scerbanenco 2015) e La ragazza sbagliata (2017).