Tana French – L’intruso

2995

Editore Einaudi
Anno 2018
Genere Thriller
632 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Alfredo Colitto

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Pubblicato nel 2016 con il titolo originale di The Trespasser, L’intruso arriva a noi lettori italiani con Einaudi e con la splendida traduzione di Alfredo Colitto.
Ambientazione è Dublino e protagonisti sono Antoinette Conway e Stephen Moran, detective della squadra omicidi alle prese con un caso all’apparenza facile: la giovane Aislinn Murray viene ritrovata morta in casa. Qualcuno le ha dato un pugno in faccia e, cadendo, ha sbattuto la testa sul caminetto. Era bionda, carina, con tutte le carte in regola per brillare. La tavola apparecchiata e le candele accese, il preludio di una cena romantica finita male.

Principale sospettato è Rory Fallen, con il quale Aislinn aveva un appuntamento la stessa sera. Interrogato dagli inquirenti, il ragazzo afferma sì di essere stato invitato a cena e si recato a casa sua, ma nessuno gli ha aperto la porta, anche dopo varie insistenze. Per questo, se n’è andato pensando che lei avesse cambiato idea. Nessuno crede alla sua versione, tanto meno il detective Breslin che sembra avere molta fretta di chiudere il caso sbattendo in carcere Fallen senza molti preamboli. Rory, timido complessato o freddo calcolatore? In un bilico di sospetti e su un’altalena di dubbi, come spesso accade, non sempre ciò che appare è la realtà delle cose.

Ora si tratta di una caccia. Abbiamo la preda nel mirino e la stiamo braccando. Questa sensazione non è solo una figura retorica del cazzo. Vive dentro di te, più profonda, più antica e più reale di tutto il resto, a parte il sesso e quando sale in superficie si appropria del tuo corpo.

Avete presente quando il nostro amico felino ci vuole offrire un dono per dimostrare il suo affetto? Posa sullo zerbino di casa, tronfio del proprio bottino, lucertole o uccellini morti o agonizzanti e con la zampetta li scuote, come se volesse ancora giocarci, come se l’odore di sangue che arriva alle narici del micio non sedasse la sua sete di caccia ma, anzi, lo galvanizzasse.
Così è Antoinette Conway, un felino pronto a scattare contro tutto e contro tutti, compresi i suoi colleghi della Omicidi all’interno di Dublin Castle, nel pieno centro della città. Entrata con difficoltà a fare parte di una Squadra prettamente maschile e maschilista, sin dall’inizio si è sempre sentita discriminata e oggetto di scherno. Alta, donna e di razza mista, come si definisce lei stessa, combatte i criminali e i suoi compagni di lavoro alla stessa stregua, con la stessa grinta.
Pecca ogni tanto di ingenuità, ma ciò non le impedisce di tirare fuori le unghie, quando serve.

Romanzo con l’Io narrante della stessa protagonista, questo police procedural ricorda molto lo stile di Ed McBain e il suo 87° distretto di New York, certo con modalità diverse e con un appeal più pacato, più soft. Anche qui abbiamo una squadra di investigatori, anche se il gruppo non è molto unito, da un lato Antoinette e dall’altro tutti i suoi colleghi, che cercano di escluderla. Sarà lei a soffrire di paranoia e manie di persecuzione o l’essere donna la penalizza?
Fortunatamente, il legame che unisce i due colleghi Conway/Moran – entrambi single – è quasi istintivo, formato da frasi non pronunciate e pensieri univoci, un’alleanza necessaria quando si conducono delle indagini, entrambi con un passato difficile alle spalle e con la voglia di riscatto.

Decine e decine di passanti, tutti con la testa piena di storie a cui credono, storie a cui vogliono credere e storie alle quali qualcun altro li ha convinti a credere, e ogni storia batte contro le pareti sottili del cranio, cercando di uscire per poter attaccare qualcun altro, entrare anche nella sua testa e nutrirsi della sua mente.

Il romanzo è corposo, con più di seicento pagine, ma non c’è spazio per rilassarsi, il ritmo è sempre acceso, la marcia è sempre innestata. Secondo thriller che ha dato vita al personaggio di Antoinette Conway (il primo è stato The Secret Place, non tradotto in Italia), anche la French ha un je ne sais quoi di felino, che ci offre un romanzo nel quale conduce un gioco con i suoi lettori, coprendo e scoprendo indizi e personaggi che solo alla fine si riveleranno deflagranti. Consigliato.

Cecilia Lavopa

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La scrittrice:
Tana French è nata negli Stati Uniti nel 1973 ed è cresciuta tra Irlanda, Italia e Malawi. Vive a Dublino. Nel boscoLa somiglianza e I luoghi infedeli sono usciti per Mondadori. Per Einaudi ha pubblicato L’intruso (2018), il suo sesto romanzo.