Igor De Amicis – La settima Lapide

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Editore DeA Planeta
Anno 2018
Genere Thriller
408 pagine – brossura e ebook

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Igor de Amicis ha scelto di raccontare alcuni coinvolgenti lati della sua esperienza lavorativa scrivendo un thriller vero, intenso e particolare: La settima lapide. Una storia complessa, ben costruita e che sa coinvolgere il lettore. Tanto per cominciare, sintetizzerò la trama evitando accuratamente di spoilerare. In un piccolo e deserto cimitero fuori Napoli, probabilmente nel silenzio della notte, sette lastre di marmo lucente sono state conficcate a forza nella terra scavata di sette fosse. E proprio di fianco alla settima della serie, dominata dalla lapide che porta il suo nome, giace abbandonato il cadavere del primo giustiziato, un piccolo boss della camorra, con la gola tagliata di netto e le braccia e le gambe oscenamente allargate nella fanghiglia.

Ritte sulle fosse vicine, ancora vuote, le altre lapidi recitano sinistramente nomi e date di nascita dei sei uomini, altri condannati a morte. Un minaccioso avvertimento che assume subito i connotati di una macabra e ferale promessa. Tra i destinatari della messinscena, tutti personaggi più o meno con conti in sospeso con la giustizia, c’è anche Michele Vigilante detto Tiradritto, pericoloso e leggendario killer che si è fatto vent’anni di carcere duro dietro le sbarre. Ma il giorno del macabro ritrovamento, Vigilante era ancora in cella, difficile se non impossibile potergli accollare il delitto, ma l’indomani, per i giorni abbuonatigli per buona condotta, ottiene la libertà anticipata e sparisce. Potrebbe essere un caso? Oppure? Non è detto. E poi, chi mai può volere la sua morte (anche lui è tra i bersagli annunciati) e quella delle altre persone? Tra loro figurano mezze tacche della malavita e potenti capi clan? E poi perché? Vigilante si è fatto vent’anni di prigione: potrebbe essere qualcosa legato a un lontano passato? O qualcosa di delittuoso avvenuto tra le sbarre? Qual è l’indecifrabile conto in sospeso che deve essere regolato a ogni costo? La crudele falce della nera signora colpisce ancora senza pietà. Il mistero ingaggia le forze dell’ordine, che indagano e girano a vuoto e le legioni della camorra locale che si agitano, starnazzando peggio di un branco di galline. Ma  tirate le somme, alla fine solo una cosa sarà chiara  Michele Vigilante, detto “Tiradritto”, sa. E sa anche che il tempo può cambiare molte cose, ma non potrà mai cancellare gli errori del passato. E che, alla fine, tutti i conti dovranno tornare.

Igor De Amicis, nella vita, è il comandante di un carcere e con il crimine e i criminali vive quotidianamente, a stretto contatto. Una professione, la sua, non facile, che richiede costante impegno ed estrema responsabilità. Con  l’articolata trama di La settima lapide, che pesca a piene mani nel suo vissuto, ha saputo costruire la sofferta storia di una quasi redenzione, acquisita attraverso la sofferenza e la forza morale regalate dalla conoscenza (notevoli e colte le tante citazioni riportate), dal vero significato della parola amicizia e dall’orribile senso di colpa che, implacabile, brama l’espiazione. E l’ha fatto molto bene, regalandoci un inquietante thriller che cavalca e scavalca il male e ce ne spiega senza inutili fronzoli la sua drammatica e avvolgente potenza che rende i suoi artefici per sempre schiavi. Un thriller bello ma amaro come il sapore della sua verità e che non può e non deve fare sconti.

Patrizia Debicke

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Lo scrittore:
Igor De Amicis ha pubblicato con la moglie, sua collaboratrice e, secondo indiscrezioni, angelo custode anche per questo thriller, alcuni fortunati romanzi per Einaudi Ragazzi. Commissario di Polizia Penitenziaria, ma anche collaboratore di riviste giuridiche e di “Il Sole 24 Ore”. Ha scritto numerosi racconti presenti in diverse antologie e sul web. Collabora con “Thrillermagazine” e con la rivista “Sherlock Magazine”. La settima lapide è il suo primo romanzo thriller.