Editore Mondadori / Collana Omnibus
Anno 2018
Genere giallo
264 pagine – brossura e ebook
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La Puglia accesa da un’estate torrida fa da scenario a “Notturno salentino” di Federica De Paolis, un giallo complesso e ricco di sfaccettature. Molti sono i personaggi che si muovono sulla scena di una morte misteriosa, tutti membri delle facoltose famiglie residenti nei terreni vicini a quelli di Livia, la protagonista, che racconta in prima persona la vicenda. Proprio a Livia tocca la macabra scoperta: guidata dai disperati uggiolii di un cane che piange il padrone, trova nel pozzo della sua masseria il cadavere di un uomo. Il morto è Antonio Locandido, un fabbro che ha lavorato spesso alla tenuta, sentimentalmente vicino a Cynthia, la babysitter dei due bambini di Livia.
L’evento funesta quello che per Livia doveva essere l’inizio di una nuova vita. La donna si è infatti appena trasferita nella campagna del Salento insieme ai figli piccoli e al marito, in una grande casa tra gli ulivi. La scelta rappresenta per lei una sorta di rinascita, dopo un periodo difficile che l’ha segnata nel profondo. Ora nutre grandi aspettative per il futuro, e spera che anche il rapporto col marito, messo a dura prova dai frequenti e prolungati viaggi di lavoro di lui, possa giovarsi della novità. La tragica fine di Antonio Locandido getta inevitabilmente un’ombra su quei giorni che Livia immaginava luminosi e felici, anche perché il maresciallo Gravina, incaricato delle indagini, sospetta di lei. In effetti la donna è davvero coinvolta nel caso, pur se in modo diverso da quello supposto dal maresciallo. Per difendersi dalle accuse decide di investigare per conto proprio, scoprendo torbidi segreti nascosti nel passato delle presunte famiglie bene del posto.
Livia resta sgomenta nell’apprendere che quei segreti sono legati al nome di sua madre, nota psicoanalista scomparsa di recente a causa di un male incurabile, ma ormai deve arrivare in fondo alla questione, e compie perciò quello che ai propri occhi è un sacrilegio: legge i quaderni della madre dove sono annotati tutti i casi clinici da lei seguiti nell’arco della professione.
La lettura è dolorosa, ma proficua. Gli scritti tratteggiano il vero volto di quelle persone che Livia credeva a torto di conoscere, e svelano indizi determinanti per far luce sui responsabili della morte di Locandido. Ho trovato piacevole il romanzo e fluida la lettura, a parte alcune forzature nel meccanismo che muove i giochi di ruolo dei tanti, forse troppi personaggi. Spicca la protagonista che conquista il favore del lettore mostrando ingenuità e debolezze, ma anche il piglio di una donna risoluta, pronta ad affrontare grossi rischi per una giusta causa.
L’intreccio allarga a tratti le sue maglie assumendo i toni della black comedy, la qualcosa rappresenta un pregio o una pecca secondo i gusti del lettore. Personalmente preferisco i gialli a tinte più scure e decise, perciò non ho apprezzato particolarmente questo aspetto, che tuttavia non compromette la qualità della storia nel complesso intrigante e ben articolata.
Maria Teresa Casella
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La scrittrice:
Federica De Paolis è nata a Roma nel 1971. Dialoghista cinematografica, ha pubblicato per Fazi Lasciami andare (2006) e Via di qui (2008). Per Bompiani, Ti ascolto (2011) e Rewind (2014). Per la NEO Edizioni ha curato l’antologia Pensiero Madre (2016). I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.