Alessia Gazzola – Il ladro gentiluomo

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Editore Longanesi / Collana La Gaja scienza
Anno 2018
Genere Giallo
304 pagine – rilegato e ebook

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Siamo fatti tutti uguali ma in maniera diversa. A guardarci direi che sia pressoché impossibile trovare due persone completamente identiche, non solo fisicamente ma anche nel modo di pensare, di sentire, di comportarsi. Per esempio c’è chi vive d’impeto, non riuscendo a resistere troppo tempo nello stesso posto, che deve sentire il fiato sul collo per godere appieno di quello che gli succede, per rinnovarsi attraverso molteplici stimoli. Di contro c’è chi ha bisogno di stabilità. Di certezze. Di abitudini che lo facciano sentire al sicuro. Persone che davanti ad una novità perdono l’orientamento, che alle prese con un cambiamento devono cominciare a respirare in un sacchetto per non essere preda di un attacco di panico. Ecco, Alice, non è del tutto come questa ultima categoria di persone ma ci si avvicina molto.

In questo romanzo “Il ladro gentiluomo” di Alessia Gazzola, ottavo libro che ha come protagonista Alice Allevi, ora Specialista in Medicina Legale, la nostra dottoressa si trova ad affrontare una serie di cambiamenti a cui cercherà di reagire al meglio delle sue possibilità e nel rispetto del suo carattere e dei suoi sentimenti. Primo tra tutti un trasferimento, da lei stessa chiesto impulsivamente dopo una batosta. Richiesta che poi si è dimenticata di revocare ed il risultato è lasciare la città di Roma e l’istituto di medicina legale dove si è formata e cresciuta per Domodossola, dove lavorerà per Francesco Cosimo Velasco, un vecchio amico della dottoressa, Valeria Boschi, detta Wally. Questo ha delle conseguenze ma soprattutto ne ha una: interrompere la recente convivenza con Claudio Conforti, anche lui medico legale, che è stato suo maestro e che ora vorrebbe chiamare fidanzato in tutta libertà.

Giunta nella nuova sede, convocata dal PM Malara, gli viene affidato il suo primo cadavere: Arsen, un ragazzo ucraino di 28 anni trovato morto nel giardino di una villa dove i proprietari stavano dormendo e sostengono di non essersi accorti di nulla. Probabilmente si tratta di un tentativo di furto andato male. E quando Alice trova nello stomaco del ragazzo una pietra dalle sfumature rosate di notevoli dimensioni e di grande valore, sembra che l’ipotesi possa essere convalidata. Ma resta da capire la reale dinamica dell’accaduto, se ha agito per conto di qualcuno, se c’era un complice, perché ha ingoiato la pietra. Naturalmente Alice, che “si prende a buon cuore i suoi morti”, non può fare a meno di impiegare la sua curiosità per scoprire le risposte a queste e altre domande che nascono intorno alla vicenda.

Alessia Gazzola non mi ha mai delusa e non lo fa nemmeno in questo nuovo romanzo, dove oltre ai suoi tratti caratteristici ho trovato un’aggiunta. Il mio grado di empatia con il personaggio di Alice, raggiunge livelli altissimi fin quasi a sfiorare l’immedesimazione. Eppure ha un carattere diverso dal mio, ma in alcuni tratti la sento vicina. Mi piace perché l’avverto come reale, con i suoi pregi e con i suoi difetti. Lei, perennemente in ritardo e con la testa tra le nuvole, capace di dimenticare appuntamenti o persone, malata di shopping, irresponsabile ed incauta, curiosa, intuitiva ma poco fedele a se stessa, appassionata e soprattutto innamorata. Di lui. Claudio Conforti, che ho trovato un po’ cambiato, capace di piccoli gesti e attenzioni nei confronti della sua “allieva” che mi hanno dipinto sul volto un sorriso dopo l’altro. Lui, con quello sguardo sincero e anche un po’ fragile, in grado di convincere chiunque su qualsiasi argomento; lui, con la sua incapacità di dare un nome ai sentimenti e con la difficoltà di mantenere promesse, ma che tenta ad ogni modo di prestare fede agli impegni presi. Lui, con la sua ambizione che è una spinta ma può diventare anche un freno. Lui, che ha sempre insegnato ai suoi allievi la freddezza, questa volta si trova a mascherare a stento le emozioni che lo attraversano.

I capitoli corrono veloci incastrandosi alla perfezione in una trama che tra dubbi, certezze e smentite ci conduce laddove cadono le maschere e i finti sorrisi. Questa nuova ambientazione in una città del Nord immersa nella natura, ha un fascino particolare reso soprattutto dalle brevi descrizioni che l’autrice ha inserito come piccoli gioielli nello svolgersi della storia.

I temi affrontati sono molteplici. A volte appena accennati, altre volte più approfonditi ma sempre di grande impatto. La paura del cambiamento e la necessità di superarla per godere appieno di ogni passo che muoviamo sulla terra. La difficoltà del distacco, sia che riguardi cose, luoghi o persone, la quantità di impegno necessaria per affrontarlo e per non lasciarsi sopraffare dal dolore. Le perdite. Quelle a cui non c’è rimedio e dalle quali non si può fare a meno che tornare cambiati. La fiducia, tanto solida quanto fuggevole. Di come si possa pagare a caro prezzo un’azione commessa con leggerezza
Questo è solo parte di ciò che troverete in questo romanzo. Alice è uno di quei personaggi che per me sono diventati una sicurezza. Se già la conoscete anche voi lo saprete. Nel caso, invece, in cui dobbiate ancora leggere i romanzi che la vedono come protagonista, sappiate che sarà un viaggio bellissimo. Pieno di cambiamenti ma anche di certezze assolute.

Federica Politi

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La scrittrice:
Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Non è la fine del mondo (2016), Un po’ di follia in primavera (2016) e Arabesque (2017). Dai romanzi
della serie L’allieva, tradotti in numerose lingue, è tratta la serie tv di successo in onda su RaiUno con Alessandra Mastronardi nei panni di Alice Allevi e Lino Guanciale nel ruolo di Claudio Conforti. Collabora con i supplementi culturali di La Stampa e del Corriere della sera. Vive a Verona con il marito e le due figlie.