Delia Owens – La ragazza della palude

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Editore Solferino / Collana Narratori
Anno 2019
Genere Thriller
416 pagine – cartonato e epub
Traduzione di L. Fochi

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Nella palude che circonda Barkley Cove, cittadina di pescatori, vive Kya – una bambina di tre anni – insieme ai fratelli e ai genitori. La condizione nella quale vivono è una condizione di miseria, ma la mamma di Kya riesce a creare l’atmosfera giusta affinché i figli si sentano parte di una famiglia. Il padre, invece, è spesso ubriaco e sa trasformarsi in una persona violenta e crudele.
Quando la situazione diventa ingestibile, la mamma di Kya lascia la baracca percorrendo il vialetto con le sue scarpe di finto alligatore. Dopo di lei faranno lo stesso tutti i suoi figli, lasciando la protagonista insieme al padre che, a sua volta, sparirà senza lasciare traccia.
All’età di sei anni, Kya si ritrova quindi a vivere da sola, senza una spiegazione plausibile che giustifichi tutti gli abbandoni subiti.
Cercherà la risposta nel mondo animale e scoprirà che le mamme, in condizioni di pericolo, abbandonano i cuccioli affinché possano trovare un posto in cui procreare nuovamente e permettere la vita della propria specie.

Kya cresce nella palude, da sola, fino a diventare parte integrante della palude stessa. La frattura fra la ragazza e la natura non è mai evidente e spesso ci si chiede se possa essere considerata una figura indipendente dall’ambiente in cui cresce. Esiste Kya senza la palude? La risposta sembra essere negativa.
La persona e l’ambiente si fondono e mostrano il delicato equilibrio che sta dietro al rapporto uomo-natura fin dai tempi antichi. Kya prende e dà, vive in armonia con gli animali della palude e impara a conoscerli a fondo, fino a considerarli gli unici degni di essere considerati “famiglia”.
Kya si trasforma in una creatura del pantano: è sfuggente e selvatica, maestosa e spaventosa allo stesso tempo. Frequenta un solo giorno di scuola, ma appena si rende conto della meschinità dei compagni e delle differenza tra quel mondo – corrotto – e il suo, decide che non si recherà più in città per frequentare le lezioni.
Nonostante questa mancanza di “istruzione”, sa come muoversi e come interpretare i segnali della natura meglio degli adulti della città.

L’intelligenza non dipende dall’istruzione ricevuta e, la Ragazza della Palude ne è un esempio. L’intelligenza di Kya sta tutta nelle esperienze che vive ogni giorno, nelle difficoltà che impara a gestire. Nella sua vita movimentata e non convenzionale le saranno più utili gli insegnamenti che ha ricavato dagli animali e dalle leggi di madre natura, anziché quelli che poi apprenderà da Tate.
Tate è un ragazzino che abita nei dintorni della palude che, affascinato dalla figura di Kya le si affeziona; sarà proprio lui a insegnarle a leggere e a scrivere e a spingerla a dare il meglio di sé coltivando le proprie passioni e i propri punti di forza.
Tate sarà il suo primo amore, un amore infantile che saprà crescere fino a trasformarsi in qualcosa di sconfinato, qualcosa che la ragazza non ha mai avuto la possibilità di provare. E come si reagisce ad un sentimento del genere quando, per anni, si è stati abituati alla solitudine e all’abbandono? Kya è spaventata, terribilmente spaventata, ma il desiderio umano di associazione vince ogni paura e la spinge ad abbandonarsi a quel sentimento nei confronti di un ragazzo che sembra essere l’unico ponte verso una vita normale.

Nonostante il sentimento di solitudine che accompagna tutta la storia, Kya non è mai veramente sola. Insieme a lei, emarginata, vivono altri emarginati: si tratta degli abitanti di Colored Town. Kya è tenuta a distanza dai cittadini di Barkley Cove perché strana e selvaggia, loro per il colore della pelle.
Ma quale è il punto di congiunzione tra la sua vita e quella degli abitanti della città?
Un nome: Chase Andrews.
Chase è un ragazzo popolare che si reca spesso nelle spiagge della palude ed è proprio lì che la incontra. Dopo vari tentativi del ragazzo, la protagonista permette a Chase di avvicinarsi a lei e insieme vivono una storia d’amore, che in realtà non è proprio d’amore.
Dopo anni passati insieme appartati fra gli alberi della palude, il corpo di Chase verrà ritrovato senza vita in spiaggia e l’indiziata sarà, ovviamente, la Ragazza della Palude.
Se dovessi scegliere due idee che stanno alla base dei sentimenti provati dai personaggi del libro, parlerei di solitudine e pregiudizio. Nessuno dei cittadini conosce Kya, ma tutti hanno un’idea precisa su di lei. Fa paura leggere di come degli adulti, venuti a conoscenza della condizione di abbandono di una bambina, non si preoccupino di aiutarla, ma pensino solamente a tenere i propri figli lontani da lei.

L’indifferenza dei personaggi del libro è terribilmente reale e ci parla di una situazione attuale e spaventosa: non importa che ci siano bambini e persone in cerca d’aiuto, ciò che conta è non sporcarsi le mani, non condividere, tenere tutto per se stessi.
In questo libro, la Owens ci racconta di esperienze umane che possiamo riscontrare tutti i giorni semplicemente guardandoci attorno, e di esperienze che invece dovremmo recuperare guardandoci indietro, come ad esempio il rapporto con la natura.
Nel libro ogni persona, ogni pianta, ogni animale, ha un ruolo preciso che contribuisce a mantenere l’ordine e l’equilibrio.
Ed è proprio questo che lascia sgomenti: in una storia in cui regnano caos e disordine, l’autrice riesce a trasmettere un senso di pace e tranquillità parlandoci della storia d’amore fra una bambina e la sua casa, la palude.

Caterina Invernizzi

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La scrittrice:
Delia Owens è coautrice di tre saggi bestseller sulla sua vita da naturalista in Africa. Ha vinto il John Burroughs Award for Nature Writing e ha scritto, tra gli altri, per «Nature», «African Journal of Ecology», «International Wildlife». La Ragazza della Palude è il suo primo romanzo: in testa da mesi alle classifiche del «New York Times», diventerà presto un film prodotto da Reese Witherspoon per 20th Century Fox, ed è in corso di pubblicazione in 30 Paesi.