Tara Isabella Burton – Il gioco di Louise

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Editore Einaudi / Collana Stile Libero Big
Anno 2019
Genere Thriller
344 pagine – brossura e epub
Traduzione di Federica Oddera


Il gioco di Louise, edito Giulio Einaudi editore, è il primo romanzo della scrittrice Tara Isabella Burton, romanzo che ci regala una visione estremamente originale di New York e della mente umana nell’epoca dei social network – non a caso il romanzo si intitola in lingua originale Social Creature. Esperta di religioni e culture, la Burton ha pubblicato articoli per le più importanti testate giornalistiche americane, e ci presenta in questo volume una sorta di stregoneria moderna.

Dicono che se non riesci a sfondare a New York prima dei trent’anni, non ci riuscirai mai.
Louise ne ha ventinove.

Louise si è trasferita a New York dal New Hampshire, con i suoi racconti mai pubblicati nella città degli scrittori annunciati e mai divenuti. Louise fa tre lavori per permettersi un appartamento così tanto in periferia da non essere neanche vicino a una fermata della metropolitana, e nonostante questo è al verde ogni mese. Grazie alle lezioni private incontra Lavinia, giovane facoltosa che durante un anno sabbatico dall’università di Yale ha deciso di vivere tutto ciò che la vita le propone. Louise inizia a frequentare quegli ambienti di Manhattan che fino a prima le erano preclusi: feste a base di alcool, droga e orge. Così comincia anche il rapporto morboso con Lavinia, rapporto basato sulla manipolazione e l’inganno, che rendono Louise sempre più sopraffatta e bisognosa.

È così bella alla luce delle fiamme. È così bella, pensa Louise, che finisci persino per crederle.

Lavinia rappresenta quello che Louise non è riuscita ad avere: i soldi, la fama, la vita notturna e la vita sui social network fatta di amicizie artificiose; i selfie che mostrano la sua esteriorità, perché Lavinia è bella e sa di esserlo, a cui tutti mettono i loro Mi piace. In questo rapporto di amicizia inizia il lento declino di Louise, incapace di tornare alla propria vita che la delude così tanto e impotente davanti alla forza brutale di una socialità di cui lei non ha mai goduto.
E quando di qui a sei mesi morirà, penserà esattamente a questa notte, e alle stelle, e al mare. Louise lo saprà. Perché sarà accanto a lei.
Un noir originale e insolito in cui il lettore conosce la vittima prima della sua morte e in cui anche l’assassino verrà platealmente svelato; un noir in cui il lettore verrà invitato a delle riflessioni profonde su quanto il bisogno di apparire, la necessità di avere una vita social e le insoddisfazioni personali possano trasformare l’essere umano, allontanandolo dalla morale e dal decoro. Louise è semplicemente una ragazza che non è riuscita a realizzare un sogno, e forse non si è neanche sforzata molto nel provarci, e che non ha ancora accettato ciò che è. Sarà Lavinia, nel bene e nel male, ad obbligarla ad uno sguardo più profondo verso se stessa.
Non pretenderà affetto; non sa nemmeno se Lavinia sia capace di amare. Purché abbia ancora bisogno di lei.

In questa New York di feste e fotografie, Louise e Lavinia costruiranno un rapporto basato sulla soggezione e sulla dipendenza, e forse Lavinia non sarà mai in grado di costruire rapporti differenti a questo. Lulu la chiama lei, così come prima c’era stata Mimi. Donne forti, egoiste, capaci di ingurgitare le altre donne più deboli, plasmandole a loro piacimento. Un romanzo che può essere un monito verso tutte le persone che instaurano relazioni pericolose, per tutti coloro che tendono a modificare se stessi per piacere agli altri.
Lavinia posta in rete un’altra fotografia scattata nel Nord dello Stato. Tutti mettono Mi piace.
Un Mi piace. Questo è ciò che sui social gli altri vedono di noi, ciò che gli altri cercano da noi. È il mondo sociale quello che ora ci classifica, fa credere agli altri di conoscerci. È il mondo sociale quello che Louise imparerà ad usare così bene, grazie a Lavinia, e le permetterà di fuggire da tutti i suoi peccati. La Burton è capace di trasportare il lettore quasi fisicamente in quelle feste nascoste della città di New York, è capace di trasformare le parole in immagini vivide, forti e complesse. Un romanzo che è la sceneggiatura perfetta delle vite moderne.

Adriana Pasetto


La scrittrice:
Tara Isabella Burton ha studiato letteratura e teologia a Oxford e attualmente si occupa di religione e sette per «Vox». I suoi articoli sono usciti presso i piú prestigiosi giornali americani e inglesi. Il gioco di Louise, il suo romanzo d’esordio, è in corso di pubblicazione in piú di dieci Paesi ed è stato tra i migliori libri dell’anno per «The New York Times», «People», «Vulture» e «New York Post».