Eraldo Baldini – La palude dei fuochi erranti

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Eraldo Baldini scrittore e saggista, è uno dei più autorevoli maestri del noir italiano, vincitore nel ’91 del Mystfest di Cattolica. Per descrivere la sua narrativa, capace di trasportare un genere tipicamente anglosassone nei panorami familiari della campagna romagnola, viene coniata la definizione “gotico rurale”. Con L’uomo nero e la bicicletta blu ha vinto nel 2012 il Premio Montefiore. Il suo ultimo libro, pubblicato da Rizzoli, è La palude dei fuochi erranti.

Disponibile in libreria dal 1 ottobre il romanzo “La palude dei fuochi erranti”, edito da Rizzoli, di cui vi riportiamo la trama:

Anno del Signore 1630. A Lancimago, villaggio perso tra campi e acquitrini, gli abitanti aspettano con angoscia la peste che si avvicina. Per prepararsi al peggio, i monaci della vicina abbazia decidono di preparare una fossa comune. Ma durante i lavori di scavo trovano numerosi scheletri sepolti in modo strano, con legacci intorno agli arti e crani fracassati. La memoria collettiva non sa dire chi siano e i frati più anziani, interrogati, rispondono con un muro di reticenza e silenzio. Mentre, con poteri di commissario apostolico, arriva monsignor Diotallevi, incaricato di allestire i cordoni sanitari per contenere il contagio, nelle paludi nebbiose, nei poderi smisurati e nelle boscaglie intorno cominciano a succedere cose inspiegabili e inquietanti: fuochi che paiono sospesi nell’aria, animali scomparsi, presunti untori che si aggirano tra le vigne. «È opera del Demonio» dicono i paesani, e subito cercano streghe e fantasmi da combattere; ma c’è anche chi a Satana si rifiuta di credere, e in nome della scienza perlustra i terreni a caccia di risposte… Eraldo Baldini, maestro del gotico rurale, ci trascina in un mondo sospeso tra religiosità e superstizione, tormentato da paure ancestrali, in cui è impossibile distinguere il naturale dal sovrannaturale, i giusti dai colpevoli, i carnefici dalle vittime.