Maurice Leblanc – Tre avventure di Arsène Lupin

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Editore Passigli / Collana Le Occasioni
Anno 2020
Genere Giallo
128 pagine – brossura
a cura di Maurizio Ferrara


Esce oggi per Passigli Editore un nuovo volume dedicato alle avventure di Arsène Lupin. Nato dalla grande penna di Leblanc nel 1905, Lupin rappresenta, per tutti noi cresciuti negli anni ‘80 e ‘90, un personaggio quasi mitologico. In ‘Tre avventure di Arsène Lupin’, Leblanc si presenta come suo storiografo riportando tre racconti che ben descrivono il ladro e gentiluomo che tutti abbiamo imparato a conoscere. Leblanc ha prodotto diciassette romanzi, trentanove racconti, ispirando varie trasposizioni cinematografiche e televisive.

«Come ho conosciuto Arsène Lupin?»

Ma come l’ho conosciuto? Per quale ragione godo del favore di essere il suo storiografo?

Ed è proprio nel primo racconto, Il sette di cuori, che il suo storiografo conoscerà bene il nostro ladro, venendo a sua volta ingannato da Arsène, con uno dei suoi famosi travestimenti che, come sappiamo, spesso lo aiuteranno a trovare i suoi bottini e a rubarli.

«Ci conto. Il vostro nome?»
«Arsène Lupin.»
«Arsène Lupin.»
L’uomo barcollò, come tramortito da una mazzata. Sembrava che quelle due parole gli avessero tolto ogni speranza.

Solo Lupin è infatti ladro in grado di trasformismo così grande da ingannare non solo i suoi detrattori quanto anche i suoi amici. Ed è grazie a questo che riesce, e sempre riuscirà, non solo ad arrivare al suo scopo ma a fuggire senza lasciare mai traccia.

Così come nel secondo, Il segno dell’ombra, ritroveremo tutto il suo acume e la sua capacità di deduzione. Perché quello che affascina e sempre ha affascinato di Lupin è la mente: un personaggio che a dispetto della sua ‘professione’ è furbo, audace e possessore di grande cultura. Insomma, Lupin sarà pure un ladro ma di alto rango.

«Ti chiedo scusa vecchio mio», disse a Ganimard, «ma avevo bisogno di parlarti…un bisogno urgente».

Non può mancare anche in questo volume il suo famoso avversario, l’ispettore Ganimard, figura che anche nei fumetti, nei manga e nei cartoni, risulta fondamentale per dar senso al nostro protagonista: Arsène non può essere un villain senza la sua controparte, e Ganimard rappresenta per tutti noi quel romanticismo che ci fa continuare a tifare per lui, nonostante i fallimenti e nonostante il nostro sentimento per Lupin. Ne La sciarpa di seta rossa saranno messi a nudo tutti i sentimenti e i rapporti tra questi due personaggi: Lupin vorrà aiutare il suo avversario o ancora utilizzerà il loro rapporto per avere un rendiconto personale? Ed è proprio la relazione tra Lupin e Ganimard che sa sedurre il lettore, incapace di tifare per uno o per l’altro.

Lupin gli ispirava un sentimento strano e complesso in cui c’erano la paura, il rancore, un’ammirazione involontaria e anche l’intuizione confusa che, nonostante tutti i suoi sforzi, nonostante la perseveranza delle sue ricerche, non sarebbe mai riuscito a venire a capo di un tale avversario.

Un volume che ci riporta nel passato, attendendo la nuova serie televisiva annunciata dal colosso dello streaming Netflix per il 2020, e che farà venir voglia al lettore di riprendere gli episodi di tutti quei cartoni che andarono in onda negli anni Ottanta. Un volume che saprà farci ancora apprezzare questo personaggio e dare un poco di malinconia del passato. E per chi si trovasse davanti al personaggio di Arsène per la prima volta, per il lettore moderno, ci sarà sempre la possibilità di leggere i ben diciassette romanzi precedenti, innamorandosi delle gesta del ladro più famoso del mondo.

Adriana Pasetto


Lo scrittore:
Maurice Leblanc (1864-1941) ha legato la sua grande fama di scrittore al personaggio
di Arsène Lupin, che cominciò ad essere introdotto nelle sue novelle a partire dal 1905. Già prima di allora, la critica aveva mostrato di apprezzare i suoi romanzi e racconti, che ereditavano la grande lezione di Flaubert e Maupassant, ma solo con i nove racconti di Arsène Lupin, ladro gentiluomo (1907) gli arrivò il grande successo letterario. Fecero seguito altre fortunate opere tutte incentrate su questo affascinante personaggio, che doveva nel tempo imporsi anche all’attenzione del cinema, con diverse trasposizioni fin dagli anni Trenta, e del mondo dei fumetti.
Il sette di cuori, Il segno dell’ombra, La sciarpa di seta rossa: tre dei racconti più belli del ciclo delle avventure di Arsène Lupin compongono questo nostro agile volume, a delineare un percorso creativo che va dall’introduzione del grande personaggio (nel primo dei racconti l’autore racconta anche come gli capitò di “conoscere” Arsène Lupin), alla dimostrazione del suo carattere generoso di ladro gentiluomo, alla raffigurazione del suo metodo di indagine, mostrando all’ispettore Ganimard la realtà di un delitto nascosto: alla maniera di Sherlock Holmes, basandosi cioè sull’analisi di dettagli che ad altri inevitabilmente sfuggirebbero.