Sara Collins – Le confessioni di Frannie Langton

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Editore Einaudi / Collana Supercoralli
Anno 2020
Genere Thriller
432 pagine – brossura e epub
Traduzione di Federica Oddera


È necessaria un’ennesima storia sulla schiavitù dei neri e sulla loro tratta? Io direi di sì. Perché? Perché genera sofferenza e questo risveglia la coscienza (o almeno si spera che lo faccia). “Le confessioni di Frannie Langton” è il romanzo d’esordio più letto e premiato in Inghilterra nel 2019, pubblicato da Einaudi. L’autrice di questa memorabile storia è l’avvocatessa Sara Collins e non è un caso se i diritti sono stati acquistati dalla Drama Republic per trasformare questo romanzo in una miniserie. Le vicende si svolgono tra l’Inghilterra e la Giamaica, terra di origine della scrittrice, in un lasso di tempo che va dal 1812 al 1826.

La protagonista principale è una mulatta senza compleanni e né madri di nome Frances che racconta in prima persona la sua esperienza come domestica. È accusata di omicidio da un tribunale inglese per avere ucciso i suoi datori di lavori, Marguerite e George Benham, dopo che è stata trovata sul letto insieme al cadavere di lei, assopita e sporca di sangue. “Ma come posso confessare un delitto che non credo di aver commesso?”: pur non ricordandosi nulla di cosa è successo quella notte, Frances si professa innocente perché l’unica certezza che sembra avere è quella di non essere un’assassina. Tornare indietro nel tempo e ripercorrere tutte le tappe della sua vita le farà venire in mente come sono andati realmente i fatti quella tragica notte. La verità basterà per convincere la pubblica accusa a non arrestarla e salvarle la vita?
Saranno le ultime pagine del libro a dare la risposta a questa domanda, ma nel frattempo non mancano mai i colpi di scena e l’azione.

Non sono molti i personaggi che incontriamo tra le pagine di questo romanzo, ma sono tutti dalla personalità ben definita. La prima parte della narrazione ci riporta nel 1812, precisamente in Giamaica, dove troviamo Phibba, donna schiava e serva proprio come Frances, e Miss Bella, un’inglese trapiantata non per scelta ma per aver sposato un certo signor Langton. Quest’ultimo è un personaggio chiave che ritroveremo anche più avanti, in Inghilterra, dove la storia avrà il suo sviluppo e il suo inquietante epilogo. Qui il destino di Frances si incrocerà con quello dei suoi nuovi padroni: Marguerite e George Benham. Si scopriranno intrecci tra presente e passato, trasgressioni, segreti, violenze, amori corrisposti e non. Da una signora, Marguerite Benham, amante delle poesie di Shelley e di Byron, il cui motto era “Una vita priva di avventure equivale alla morte”; ci si può aspettare una vita piatta e colma di serenità? Certo che no, anzi, addirittura il contrario!

Frances non era semplicemente una negra, una schiava, una cameriera ma era molto di più, era una donna che sapeva leggere, che pensava e che scriveva, che si portava appresso un fardello estremamente pesante da sopportare. A chi di noi non è mai capitato di fare del male senza volerlo? “In certe situazioni lottare o andarsene è altrettanto mortificante”. Forse non ci sarà più una vera e propria tratta di persone umane ma non esistono ancora oggi delle forme di schiavitù fisiche e mentali? Il tempo passa ma il male resta, purtroppo.
“La verità è che c’è stato amore oltre all’odio. E la verità è questa: è l’amore quello che fa più male”.
Non fa parte della mia indole essere un pessimista ma lo devo ammettere: amore e sofferenza sono spesso la stessa cosa.

Vincenzo Stamato


La scrittrice:
Sara Collins ha studiato legge alla London School of Economics e ha lavorato come avvocato per diciassette anni. Nel 2014 ha frequentato il Creative Writing Masters presso la Cambridge University, dove nel 2015 ha vinto il Michael Holroyd Prize for Recreative Writing ed è stata candidata al Lucy Cavendish Prize con un libro ispirato al suo amore per la letteratura gotica. Il romanzo premiato è diventato Le confessioni di Frannie Langton.