Stina Jackson – Ghiaccio e argento

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Editore Longanesi / Collana La Gaja scienza
Anno 2019
Genere Thriller
351 pagine – rilegato e epub
Traduttore: Andrea Berardini.


“La Via dell’Argento”.
Questo nome evoca magici paesaggi del nord Europa, nella notte dell’inverno senza fine, quando la luna illumina la strada come se fosse davvero d’argento, e fa brillare i cristalli di ghiaccio come diamanti. E’ un paesaggio quasi fiabesco, che fa sognare.
Ma Lelle non sogna più, da tre anni.
Oppure i suoi sogni sono angosciosi, cupi, e lo lasciano madido di sudore e ancora più stanco di prima: allora sarebbe stato meglio non addormentarsi mai.
La coltre di buio che ogni pomeriggio scendeva sul mondo lo obbligava a cedere e desistere.
I ricordi del sole di mezzanotte e delle lunghe notti al volante sembravano irreali, da quando doveva lottare per ogni ora di veglia. Vedeva il proprio riflesso sulle finestre scure e sapeva di essere solo davanti alla cena. Ma nei sogni lei era lì‘”.

Elle è un insegnante.
Da tre anni la sua unica figlia adolescente, Lina, è scomparsa, una mattina alla fermata dell’autobus, e nessuno ha mai più saputo nulla di lei. A niente sono valse ricerche, battute nei boschi, indagini di polizia. Svanita nel nulla. In seguito, anche il matrimonio di Lelle , come spesso accade, è andato in fumo e l’uomo è rimasto solo coi suoi fantasmi.
Da quel giorno Lelle ha deciso che dedicherà tutto il suo tempo libero dalla scuola per cercarla a modo suo. E così fa.
Ogni giorno parte, ubriaco di stanchezza e di frustrazione, e guida, guida, fermandosi dovunque pensa possa essere la sua ragazza. E domanda alla gente dei villaggi, fruga nei cespugli, guarda nelle grotte…
La via dell’Argento è una statale, lunga più di cinquecento chilometri, che serpeggia fra grandi foreste nel nord della Svezia, fino ai confini con la Norvegia. Terra inospitale nella lunga stagione invernale, nonostante il magico paesaggio di laghi, betulle, con temperature impossibili da sopportare. Ma Lelle non sente nulla. Il bisogno di sapere che cosa sia successo alla sua Lina è più forte di tutto, del freddo, dello stomaco vuoto, della solitudine, del bisogno di bere.
Anche il poliziotto del paese, Hassan, che gli vuole bene e lo ha sempre aiutato nelle vane ricerche, lo incita a rinunciare, a rassegnarsi.
Ma un giorno un’altra adolescente scompare, allo stesso modo di Lina: Hanna Larsson; il dolore di Lelle si rinnova, riprende vigore e…al lettore il seguito.

Un’altra storia scorre parallela, nello stesso luogo, anche se i due protagonisti sono sconosciuti fra loro. Fino a un certo momento.
Meja è un’adolescente sfortunata, bella e gracile, per la vita difficile che ha dovuto sopportare. Una madre mentalmente instabile l’ha portata al suo seguito per tanti paesi, dovunque qualche uomo occasionale la ospitasse. Ora è approdata qui, vicino al paese di Lelle, a convivere con uno sconosciuto, trovato su un sito di incontri, in Internet. Meja è stanca di spostarsi, infelice, senza amicizie.
Lelle è uno dei suoi insegnanti, e nota questa ragazzina diversa dai compagni, sempre triste, mai coperta abbastanza. In un certo senso, fra loro si instaura un tenue rapporto, simile all’amicizia.
Oppure è solo il legame fra due disperati, che vedono ciascuno nell’altro lo specchio della propria infelicità.
Meja ha trovato da poco, prima volta! Un amico, anzi, qualcosa in più. E’ un ragazzo che molto presto la convince ad andare a vivere nella sua fattoria, coi genitori e i due fratelli: sono una famiglia un po’ strana, ma lì Meja trova calore, cibo sano, accoglienza.
C’è un momento in cui queste due vite, Lelle e Meja, si incontrano e si intrecciano strettamente. Da qui, nella seconda parte del romanzo, la vicenda diventa incalzante. Ancora più angosciosa di prima, se possibile. Prima, erano solo i pensieri dei due personaggi ad accompagnarci: i loro incubi, le loro solitudini.
Ora c’è qualcosa in più: una paura sottile, una sensazione che qualcosa di brutto stia per accadere, e accadrà!
Mentre i nostri due protagonisti sono sempre più preda dei loro fantasmi, la storia corre verso un finale tutto da scoprire.

E’ difficile non simpatizzare per Lelle, anche senza essere genitori: l’amore, la passione con cui questo padre è legato alla sua bambina, ai ricordi anche minimi, la disperazione con cui la cerca senza arrendersi.
Non è facile, invece, vincere l’antipatia per la madre di Meja: la leggerezza scriteriata con cui ha allevato la figlia, l’egoismo mostruoso che dimostra..
Questa è una caratteristica speciale del romanzo: avere unito una trama solidamente “gialla” a una ricchezza di interiorità dei personaggi, non frequente: noi li vediamo, soffriamo con loro. Talvolta, sembra di viaggiare nel buio, su quella macchina puzzolente di fumo stantio, col freddo dentro e fuori, a spiare dal parabrezza una qualche presenza che faccia sperare.

Lo stile del romanzo è fluido e accattivante, e tiene “agganciati” alla vicenda fino all’ultima riga. L’atmosfera quasi onirica che hanno certe scene narrate ne fa un’opera diversa, che si distacca dai soliti polizieschi e cattura il lettore, quasi in un’aura magica, seppure pervasa di sofferenza.

Un’opera prima veramente valida, che tiene alto il livello del giallo nordico di qualità.

Rosy Volta


La scrittrice:
Stina Jackson è nata e cresciuta a Skellefteå, nel Nord della Svezia. Si è poi trasferita a Denver, in Colorado, dove ha scritto il suo romanzo d’esordio, l’acclamato Ghiaccio e argento (Longanesi 2019).