Jeffery Deaver – Il gioco del mai

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Editore Rizzoli / Collana Rizzoli narrativa
Anno 2019
Genere Thriller
560 pagine – brossura e epub
Traduzione di Sandro Ristori


Dopo Linconl Rhyme e Kathryn Dance, un nuovo personaggio è uscito dalla prolifica penna di Jeffery Deaver, Colter Shaw, protagonista di questo Il gioco del mai, edito da Rizzoli.
In questo primo capitolo inizieremo a farci solo un’idea di quello che può essere Colter Shaw. Una persona che non riesce a stare ferma da quanto sembra, un po’ un GIJoe (vecchio Big Jim militaresco) o un cowboy solitario.
Lo sappiamo cacciatore di ricompense, perché abile a rintracciare persone scomparse o fuggite e una volta trovate, intasca il gruzzolo messo a disposizione dai cari parenti o dallo stato per la loro ricerca.

Vive in un camper super accessoriato, ma ha anche una moto da cross.
Sa nuotare, scalare, correre, cacciare e sparare, ma soprattutto è bravissimo nell’arte della sopravvivenza.
Lo conosciamo quando viene contattato per la ricerca di Sophie Mulliner, diciannovenne informatica. Il padre Frank, disperato, ha messo una ricompensa per ritrovarla.
Giunto sul posto, la famosa Silicon Valley, nota per essere la sede di numerose aziende famose per la creazione di software e hardware, Colter scopre che Sophie non è scappata come pensa la polizia del posto, ma è stata rapita. Ma è stata brava a lasciare dietro di sé dei piccoli indizi che hanno aiutato Colter a capirlo.
Dopo alcune piste e il ritrovamento di Sophie in una fabbrica abbandonata, altre persone scompaiono e Shaw si trova a collaborare con la polizia, perché il rapitore-killer sta replicando un videogioco di sopravvivenza a livelli, L’Uomo che Sussurra, che consiste nel lasciare la persona rapita in un luogo sperduto con 5 oggetti per riuscire a salvarsi o morire con dignità.
Mano a mano che si va avanti nella lettura, oltre agli indizi che Colter scoprirà e le piste che seguirà, verremo a conoscenza di qualcosa in più del suo passato.
Personaggio introverso, che non sorride mai, difficile da decifrare; non è digiuno di tecnologia, anzi la usa, ma non è pratico certamente di videogiochi. Preferisce scrivere a mano i suoi appunti sul caso, su un taccuino, usando una penna stilografica.
Verremo a conoscenza della sua stramba famiglia, soprattutto del padre, Ashton Shaw, professore universitario, ma convinto survivalista, che ha insegnato ai suoi tre figli l’arte della sopravvivenza. Soprattutto Ashton Shaw, è una parte importante di questo romanzo e di altri a venire.
La sua morte è un mistero.
Che cosa è effettivamente successo la notte del 5 ottobre di quindici anni prima?
E chi è mai Margot Keller?

Insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia e se l’inizio del romanzo è un po’ lento, mano a mano che la storia si dipana, diventa più adrenalinico, un po’ come in tutti i romanzi di Deaver. La trama è buona, l’intreccio giallo anche. Il personaggio di Shaw è forse un troppo al limite del supereroe, ma di solito i supereroi piacciono un sacco! Ora non rimane che attendere il prossimo volume perché si rimane un po’ orfani della storia di Shaw e soprattutto si vogliono conoscere “i sospesi” del suo passato e di quello della sua famiglia.
Consigliato!

Silvia Marcaurelio


Lo scrittore:
Jeffery Deaver è nato a Chicago nel 1950. È uno dei più grandi autori di thriller, consacrato dal pubblico mondiale con Il collezionista di ossa (2002). Tra i suoi ultimi libri, tutti editi da Rizzoli, La stanza della morte (2013), L’uomo del sole (2013), October List (2014), L’ombra del collezionista (2014), Solitude Creek (2015), Hard News (2015), Il bacio d’acciaio (2016), Menti pericolose (2016) e Il taglio di Dio (2018).