Fabrizio Carcano (Milano 1973) è giornalista professionista e scrive per «Il Giorno», «Superbasket» e «Bergamo&Sport». Il Cacciatore di Caino è il suo dodicesimo romanzo noir dedicato ai misteri e al fascino di Milano dopo Gli angeli di Lucifero (2011), La tela dell’eretico (2012), Mala Tempora (2014), L’ultimo grado (2014), L’erba cattiva (2015), Una brutta storia (2016), Il Mostro di Milano (2017), In nome del Male (2018), Il codice di Giuda (2018), Milano Assassina (2019) e Nemesi Nera (2019).
Da oggi in libreria il suo romanzo “Il cacciatore di Caino”, edito da Mursia, di cui vi riportiamo la trama:
Milano, gennaio 2020. La Chiesa dei Martiri Oscuri, a due passi da piazzale Loreto, sorge su un cimitero di appestati ed è preceduta da una fama lugubre come la sua facciata di pietre nere: in una nicchia dedicata al martirio di Santa Orsola mani ignote depositano un cellulare con un video di un inquietante duplice omicidio.
La prima vittima è un sacerdote, esperto in esorcismi, con una croce rovesciata incisa sulla schiena.
Il carnefice si presenta come Caino e annuncia nuovi delitti.
Ma Caino non è l’unico incubo che aleggia su Milano.
Una donna danese viene a uccisa a forbiciate e le vengono tagliati i capelli. E’ la firma di un serial killer che da anni sta insanguinando il Nord Europa: lo chiamano il Viaggiatore e si è spostato a Milano.
Che intreccio c’è tra lui e Caino? Ancora una volta tocca al ‘cacciatore di assassini’, il vice questore Bruno Ardigò, capo della sezione Omicidi, braccare questi mostri, scavando in un passato torbido, in un’indagine a sfondo religioso che si snoda tra il cimitero di Chiaravalle, dove mani ignote hanno profanato il sepolcro dell’eretica Guglielmina la Boema, e i quartieri intorno alla Stazione Centrale, dove i murales dei sottopassi ferroviari raccontano i delitti e i misteri che li legano…