Tana French – Nel bosco

1820

Editore Einaudi / Collana Super ET
Anno 2020
Genere Thriller
512 pagine – brossura e epub
Traduzione di Michela Benuzzi


Nel bosco puoi sentirti libero. Lontano dalla quotidianità ma non estraneo da essa. Puoi guardarti attorno e lasciarti avvolgere dall’inesplorato. Subire il fascino della natura scoprendola attraverso i sensi. Le ombre a inghiottirti scomparendo agli occhi degli altri ma evidenziando in te la tua presenza. Le luci che ti riportano alla realtà in uno scintillio che dura un istante. I rumori, gli scricchiolii che ti ricordano che non sei solo, lasciando alla tua immaginazione l’onere di ricostruire nella tua mente le forme che si nascondono dietro a quei suoni. L’umido palpabile che si innalza dalla terra, superfici ruvide o morbide che si alternano disorientando. I profumi, gli odori che ti danno l’esatta percezione della tua posizione.
Nel bosco puoi giocare a rincorrerti, sfidando quel limite in cui rifuggire dalle ombre che minacciano di imprigionarti. Nel bosco succede che le forme che si ricostruiscono dietro ai rumori non corrispondano a ciò che ti eri immaginato, conducendoti a smarrire i passi, lasciando dietro di te solo una cosa, neppure certa o definita. Il tuo ricordo.

Quello che sto cercando di dirvi, prima che vi mettiate a leggere la mia storia, è che…be’, sono due cose: io desidero ardentemente la verità. E mento.

Nell’agosto del 1984, a Knocknaree, una cittadina non lontana da Dublino, tre bambini di dodici anni, giocano nel bosco dietro casa come loro abitudine. Ma quel giorno, il 14 agosto, non fanno ritorno. Le ricerche iniziano subito e dopo diverse ore solo uno di loro viene ritrovato, non lontano dal posto in cui erano scomparsi, abbracciato a un albero, con le unghie conficcate nel tronco, pieno di graffi con tracce di sangue sulle scarpe e nei calzini. E’ in uno stato catatonico e per settimane non riuscirà a dire una parola per poi sostenere che non ricorda niente di ciò che è successo, spegnendo la speranza di far luce su come siano andate le cose e su dove si trovino i suoi due amici.
Oggi, quel ragazzino, è un poliziotto, detective Ryan della Omicidi di Dublino. In qualche modo ha ricostruito la sua vita arginando ciò che è rimasto di quei ricordi, senza mai dimenticare, cercando di forzare barriere che non si lasciano aprire. Il detective Maddox è la sua compagna nella squadra. Hanno instaurato fin da subito un rapporto speciale che aiuta il loro affiatamento ogni volta che si trovano a indagare su un caso, ma questa volta si trovano tra le mani qualcosa di ben più complesso, perché minaccia di riportare a galla il passato del detective Ryan.

In un sito archeologico, ai margini del bosco di Knocknaree, viene rinvenuto il cadavere di una bambina di dodici anni e subito il sospetto che in qualche modo ci sia un collegamento con ciò che è successo a lui e ai suoi amici venti anni prima, diventa una possibilità che spaventa e che gli spinge ad indagare in maniera ancor più scrupolosa rischiando di seguire un percorso ufficioso.
“Nel bosco” di Tana French, pubblicato nel 2009, torna nell’edizione Einaudi, riportando sugli scaffali delle librerie un romanzo che era diventato introvabile.
Un thriller ben congegnato dove il passato e il presente si mescolano pericolosamente lasciandoti sempre in equilibrio tra verità e menzogna, alimentando sospetti e dubbi durante la lettura fino allo svelamento finale. Una storia dove domina il tratteggio delle personalità dei protagonisti che arriva a definirne le azioni.
Mi era già successo ne “Il collegio”, e non so se è una sensazione solo mia o comune ad altri, ma nella prima metà del libro, la lettura scorre molto lentamente per poi acquistare maggiore velocità nella seconda metà spinta soprattutto dalla curiosità di sapere.
Un romanzo che ho apprezzato sia per la costruzione della trama che per l’abilità dell’autrice di dar vita ad atmosfere e suggestioni in grado di rapirti al tuo presente per portarti dentro a quel bosco dove non esiste più certezza, ma sensazioni da assecondare anche contro la propria volontà.
Un libro che ti lascia riflettere su come un singolo evento possa definirti per tutta la vita; su come il dolore riesca a togliere ogni maschera rendendo visibile un individuo nella sua vera essenza; sulla potenza che scaturisce quando si mette la propria vita nelle mani di un altro; su come, spesso, non riusciamo a vedere ciò che abbiamo sotto gli occhi.

“a volte, quando siamo molto vicini a qualcuno, ci sono cose che ci sfuggono. Gli altri le vedono, noi no.”

Federica Politi


La scrittrice:
Tana French è nata negli Stati Uniti nel 1973 ed è cresciuta tra Irlanda, Italia e Malawi. Della sua serie incentrata sulla squadra Omicidi di Dublino, Einaudi ha pubblicato L’intruso (2017), Il collegio (2019), Il rifugio (2020) e Nel bosco (2020). Dai romanzi Nel bosco e il successivo La somiglianza (di prossima pubblicazione negli ET) è tratta la prima stagione della serie tv Dublin Murders.