Editore Longanesi / Collana La Gaja Scienza
Anno 2020
Genere Thriller
464 pagine – brossura e epub
Titolo originale Offrens offer (Il sacrificio della vittima)
Lingua originale svedese
Traduzione di Andrea Berardini
Questo romanzo d’esordio del giornalista di cronaca nera Bo Svernström si apre con il botto. È una mattina presto in maggio, e il commissario Carl Edson della polizia di Stoccolma arriva sulla scena di un delitto: un uomo è stato trovato crocifisso e torturato in un capannone agricolo. Si tratta di un pregiudicato che è anche stato a lungo in carcere, quindi si pensa immediatamente a una vendetta di qualche genere. Ben presto però si scopre che la vittima, nonostante tutto, non è morta. L’uomo viene subito portato all’ospedale dove Edson spera di poterlo interrogare nonostante qualche difficoltà oggettiva che preferisco non rivelarvi.
Presto conosciamo la squadra che supporta Edson: la nervosa ma concreta Jodie Söderberg, l’antipatico ma efficiente Simon Jern, e poi il freddo medico legale Cecilia Abrahamsson e l’insopportabile esperto della scientifica Lars-Erik Wallquist.
Nel frattempo incontriamo anche Alexandra Bengtsson, giornalista dell’Aftonbladet, una delle testate più prestigiose di Svezia, tra l’altro quella per la quale l’autore ha effettivamente lavorato. Incaricata di seguire il caso per conto del giornale, Alexandra diventa una spina nel fianco degli investigatori con la sua competenza giornalistica ma anche con la sua continua insistenza per sapere nuovi dettagli da riportare ai lettori. Ha inoltre una fonte segreta nella polizia che le svela dettagli che Edson preferirebbe non fossero resi pubblici.
Ma la vittima crocifissa non è l’unica, ce ne saranno altre, e nessuna è innocente…
Questo romanzo si divide in due parti, con un cambiamento di punto di vista che ci sorprende e che sconvolge del tutto lo stile e la fluidità della storia. Già, perché la seconda parte, pur molto interessante e anzi vitale per capire meglio gli eventi narrati, perde un po’ di scorrevolezza, rallenta il ritmo forse un po’ troppo e rischia di “perdere” un po’ il lettore.
La prima metà del romanzo, incentrata soprattutto sull’indagine poliziesca, è senza dubbio appassionante, di quelle che tengono il lettore attaccato al libro, tra sorprese (spesso raccapriccianti) e screzi tra Edson, che naturalmente ha qualche problema a casa come tutti i commissari letterari di rilievo, e Bengtsson, la giornalista, che a volte è un po’ troppo insistente nella sua ricerca di dettagli.
Della seconda metà preferisco non scrivere nulla di specifico in quanto non potrei farlo senza rivelare un particolare fondamentale della trama, ma ripeto ciò cui ho accennato più sopra: non scorre altrettanto bene, soprattutto quando si perde in certi flashback, importanti ai fini della comprensione della storia ma piuttosto lenti. Diciamo che, in certi momenti, mi è venuta in mente la struttura del noto “Io uccido” di Giorgio Faletti, che tra l’altro è stato pubblicato anche in lingua svedese.
Inizialmente, si può anche avere il sospetto che la scrittura di Svernström pecchi un po’ nello sviluppo dei personaggi, che sembrano avere poca profondità; questo viene poi giustificato con l’avanzare della lettura, di nuovo per motivi che preferisco non anticipare ma che hanno a che fare con il focus del romanzo che si sposta; non aggiungo altro, a voi leggere e capire cosa intendo dire.
Un’ultima, minuscola critica va al titolo dell’edizione italiana, con un uso gratuito dell’inglese di cui non vedo la necessità in quanto non si tratta del titolo originale mantenuto in traduzione (il che a volte può avere senso, forse più per un film che per un libro comunque) ma di un titolo nuovo, sia pur ispirato all’originale Offrens offer, letteralmente “Il sacrificio delle vittime”.
In conclusione questo romanzo, sia pur con qualche difetto abbastanza trascurabile, regala una lettura piacevole ed emozionante nella prima parte e più profonda nella seconda, che costringe anche alla riflessione. Chi è, davvero, la vittima?
Marco A. Piva
Lo scrittore:
, dopo gli studi all’università di Göteborg, ha lavorato a lungo come giornalista di cronaca nera per «Aftonbladet», una delle maggiori testate svedesi. Victims (Longanesi, 2020) è il suo primo romanzo.