François Morlupi – Formule Mortali

1380

Editore Edizioni Croce / Fuori Collana
Anno 2018
Genere Thriller
320 pagine – brossura e epub


Spesso e volentieri – per non dire sempre – ogni nuovo libro, ovvero ogni nuovo autore che vi capita o vi consigliano, è un favoloso terno al lotto. Le motivazioni sono molteplici, non da ultimo il fatto che, ad esempio, il titolo non vi attragga così come la copertina molto telefonata o poco curata vi facciano avere remore sul contenuto. Siamo sinceri: la confezione di un libro è il primo passo verso il lettore curioso. Il lettore “mainstream” se così vogliamo definirlo, non si metterà mai a spinaciare nello scaffale, ma prenderà il libro che il negoziante ha piazzato in bella vista con tanto di strisciolina colorata che lo definisce “Il caso editoriale dell’anno” (spesso rivelatosi un pacco clamoroso). Come con la musica in radio: siamo così abituati alla medietà che quando ci propongono il nuovo, nicchiamo. Abbiamo una confort zone che ci supporta, ma che spesso inconsapevolmente ci limita. Ecco perché far parte di un blog letterario mi ha messo nella condizione di dover fare di necessità virtù e quindi lanciarmi in letture di libri verso i cui titoli o copertine non avrei forse scelto.

Perché ci piacciono i gialli stranieri? Perché ci portano altrove, in luoghi, città, ambientazioni, che sono lontane dalla nostra cerchia quotidiana e che soddisfano la nostra sete di curiosità. Perché ci portano in luoghi che conosciamo o che abbiamo visto, visitato, ma dei quali ci viene sempre riproposto o un cliché o un’immagine sbiadita, poco incisiva o ancor peggio piatta e cartonata. Continuando ad andare per contrapposti la Roma di Morlupi riesce invece a diventare credibile e a mostrare quel suo lato oscuro senza che questo si tramuti nel solito déjà-vu (ovvero: il lato oscuro di ogni città).

Un feroce delitto, descritto con il taglio dell’anatomopatologo e con una strizzatina d’occhio al grangugnolesco stile nordico, è il primo di una serie di nefandezze che si susseguono nella torrida estate capitolina rovinando il sonno del commissario Ansaldi del distretto di Monteverde. Le indagini serrate fanno venire alla luce particolari sempre più degni dei serial thriller già noti a noi lettori: uso di strumenti medievali di tortura, strane formule, una moneta con inciso un pesce… Un bel coacervo di elementi. Ah, non da ultimo, il fatto che i delitti risulteranno esser stati ripresi ed essere finiti in quello che si chiama “deep web”.

Con questi, e altri ingredienti che verranno aggiunti via via, Morlupi porta avanti il suo thriller e lo costella di tante vicende, ma – con sorpresa per essere il romanzo d’esordio – riesce a mantenere il tutto in un buon equilibrio, senza strafare. I personaggi sono tutti ben tratteggiati con quel tocco di naturalità dei piccoli tic o dei dettagli su abbigliamento, piercing o tatuaggi. Non c’è aria di già sentito o di già visto, e quando se ne sente o percepisce la presenza Morlupi è bravo ad aggiungere quel quid che differenzia. Prima di farvi il mio appunto, poca cosa eh, da notare come l’inserimento del “deep web” non sia solo di facciata, ma la scrittura scorrevole di Morlupi sia in grado anche di fornircene una spiegazione non banale, ma nemmeno troppo scolastica.

In chiusura l’unica cosa che mi ha, per un paio di volte, rallentato nel leggere: in alcune parti l’editing avrebbe dovuto lavorare meglio poiché ci sono azioni che si collegano in modo non corretto ai rispettivi personaggi presenti in scena, ma soprattutto a una partenza un po’ involuta, arabescata, che mi ha un po’ trattenuto. Poi il romanzo fila, e non è banale o scontato, con momenti di ansia e suspence giocati veramente bene. Un ottimo inizio dunque (e ci sarà un motivo se il libro è alla sua terza ristampa).

Michele Finelli


Lo scrittore:
François Morlupi (Roma, 1983), italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma. Grande appassionato di gialli in generale e in particolare di quelli scandinavi, di storia contemporanea e di film coreani.
Formule Mortali rappresenta il suo esordio letterario, noir ambientato nei luoghi e fra la gente della Roma che frequenta quotidianamente. Un romanzo avvincente che apre una finestra sull’odierna realtà capitolina.