Laura Imai Messina – Goro goro

1749

Editore Salani / Fuori collana
Anno 2021
Genere Libri per bambini
160 pagine – rilegato e epub


Continuiamo con la nostra iniziativa di far leggere ai bambini – e non agli adulti – i libri per bambini. Questa volta Francesco e Roberto Rossi hanno letto il libro di Laura Imai Messina intitolato “Goro goro, La pesca della stella, il viaggio di Daruma e altre storie giapponesi” pubblicato da Salani Editore e questa la recensione attraverso le domande che abbiamo posto loro:

1.Iniziamo dalla copertina: vi piace come si presenta?
La copertina del libro ci piace molto perché i colori sono molto vivaci e perché ci sono tutti i fantasiosi personaggi raccontati nella storia.

2. Vi ha incuriosito il titolo : Goro goro – Il viaggio di Daruma : Cadi sette volte e otto volte ti rialzi?
Ci ha incuriosito molto perché durante i nostri allenamenti di judo, il nostro maestro Ruggiero ci dice sempre che sul tatami, come nella vita di tutti i giorni, è importante saper cadere per farsi male il meno possibile, ma più importante di saper cadere è sapersi rialzare sempre.

3. Di che cosa parla il libro?
Il libro racconta di come Daruma sia riuscito a realizzare il suo sogno di diventare un saggio bonzo nonostante perda gambe e braccia e di come dia a volte degli strani, semplici, ma utili consigli agli altri personaggi per risolvere le loro difficoltà o a realizzare i loro sogni. Infatti, per esempio, all’orco viandante e a sua moglie gigante che non riescono ad avere bambini, consiglia di fare un bel bagno e di aspettare. Gli orchi all’inizio non capiscono i suoi consigli e si offendono con Daruma perché pensano che il bonzo li stia prendendo per degli sporcaccioni che non si lavano e invece, un giorno, facendo il bagno insieme, dalla loro sporcizia, viene fuori un bambino di fango che creerà il Monte Fuji.

4. Cosa sapete del Giappone e del posto in cui si svolge la storia?
Prima di leggere Goro Goro non sapevamo molto del Giappone. Sapevamo solo qualche parola grazie al corso di judo che frequentiamo da tre anni: alcuni numeri, nomi delle varie mosse, nomi delle parti del nostro Kimono e il nome del primo Imperatore del Giappone che è Yamato, proprio come il nome della nostra palestra.

5. Protagonista principale della storia è Daruma: la forma che ha è strana, vero? Che vantaggi ha a essere rotondo come un’anguria? Vorreste essere come lui?
Daruma ha una forma veramente strana. Pensiamo che i vantaggi a essere tondo come un’anguria siano che possa rotolare senza farsi male e che possa sempre stare in equilibrio. Vorremmo essere come lui perché qualsiasi cosa faccia, può ritornare in piedi, ma vorremmo essere come Daruma soprattutto perché sa dare consigli saggi a tutti. Quello che non ci piace di Daruma è che abbia perso gambe e braccia, ma amiamo la sua forza ad andare avanti.

6. Ci sono altri personaggi che sono i suoi grandi amici. Vi sono piaciuti?
Per dire la verità, ci sono piaciuti tutti i personaggi di questa storia perché tutti erano particolari e ci hanno insegnato qualcosa.

7. Quanto pensate sia importante avere amici come loro? Sceglietene uno a testa e spiegateci cosa vi piace o non vi piace.
Secondo noi è molto importante avere amici come quelli incontrati in Goro Goro perché sono sinceri e arrivano sempre al momento giusto per aiutare a superare le difficoltà.
Roberto : A me è piaciuto molto l’uccellino Uguisu perché quando la principessa Ori-hime finisce nel fiume Origawa, col suo cinguettio, fa arrivare subito tutta la gente per farla salvare. Quello che invece non mi è piaciuto di Uguisu è che è un uccellino chiacchierone che non si fa mai i fatti suoi e non riesce a mantenere un segreto.
Francesco: A me invece, è piaciuta la magica volpe Ko-kitsune-ne perché è riuscita a trasformarsi nel più bel fuoco d’artificio del regno di Yamato grazie alle polpette di riso e terra esplosiva preparate dagli zii volpe. Non mi è piaciuto invece la sua troppa timidezza che la faceva starnutire nel momento sbagliato, mettendo a rischio tutte le sue trasformazioni.

8. La trama: come vi è sembrata? E’ più un giallo o un’avventura?
La trama ci è sembrata una bella favola piena di strane avventure e di viaggi dove i personaggi imparano molto e realizzano i loro sogni o desideri.

9. Quali altri personaggi vi hanno colpito? Ce ne volete parlare? Chi sono e per quale motivo?
Roberto: mi sono piaciuti molto i fratelli Raijin e Fujin, i demoni del Vento e del Tuono perché amano fare scherzi alla gente e organizzano sempre tempeste.
Francesco: a me è piaciuto molto Uso-Tsukino perché è un bambino che all’inizio ama raccontare bugie per far vedere agli altri che nella giornata fa cose meravigliose, ma poi capisce che quello che gli succede nella realtà è più fantasioso ed interessante dei fatti che racconta nelle sue bugie.

10. Le pagine: vi sono sembrate troppe? O comunque avreste voluto continuare a leggere anche dopo che lo avete finito?
Le pagine del libro non ci sono sembrate troppe, anzi, ci sarebbe piaciuto leggere altre storie perché sono state veramente tutte simpatiche e divertenti.

11. Vi piace la suddivisione della storia in capitoli che si intrecciano tra loro con rimandi a personaggi dei capitoli precedenti?
Ci è piaciuta molto la divisione in capitoli che si intrecciano perché in ogni capitolo si aggiunge una caratteristica in più ai personaggi.
Inoltre, in ogni capitolo, le prime righe fanno sempre capire l’argomento che verrà raccontato. Per esempio nel capitolo in cui si racconta del bambino di fango, il capitolo inizia: “ Nelle terre lontane di Yamato, in un tempo lontano, fangoso ed esageratamente lontano…. “ oppure nel capitolo in cui Mao e Haruko si scambiano i sogni, il capitolo inizia: “Nelle terre di Yamato, in un tempo lontano, sognato e magicamente lontano….“

12. Le illustrazioni dentro il libro: cosa ne pensate, al di là dei colori usati? So che vi siete divertiti a cercare qualcosa in ogni disegno, ce lo volete spiegare?
Le illustrazioni sono fantastiche, tutte colorate e ci hanno aiutato a capire meglio come sono fatti i personaggi. Le illustrazioni sono così belle ed affollate di personaggi che noi ci siamo divertiti a fare la “Caccia a Daruma “, cercando in ogni disegno, la figura del piccolissimo bonzo… Un po’ come il gioco “ Aguzza la vista”.

13. Vorreste leggere altre loro avventure?
Vorremmo leggere altre storie su Daruma e i suoi particolari amici delle terre di Yamato per imparare altro sul Giappone e qualche altra parola giapponese dal glossario.

14. Che cosa avete imparato dopo aver letto questa storia?
Dopo questa storia, abbiamo imparato qualche parola in giapponese, abbiamo conosciuto alcuni personaggi della tradizione giapponese: Daruma, Kappa, Tanuki, etc. e alcune feste come quella di Tanabata (la festa delle stelle innamorate).
Abbiamo poi imparato che tutti abbiamo dei difetti, ma questi non devono impedirci o scoraggiarci a realizzare i nostri desideri. Infine, abbiamo imparato che gli amici sono molto importanti e non ti abbandonano mai, anzi, in alcuni casi è bello, tra amici, scambiarsi i sogni come hanno fatto Mao e Haruko.

La mamma aggiungerebbe:
Ottima lettura sia per bambini che per adulti perché attraverso la semplicità e la fantasiosità di una fiaba, si offrono molti spunti di riflessione su argomenti importanti e profondi come la diversità e la disabilità visti come unicità meravigliosa e creativa. Inoltre, ciò che noi percepiamo come nostre o altrui debolezze, limiti e fragilità, possono invece essere trasformati, con un pizzico di fantasia, in veri punti di forza.
Inoltre, a mio parere, il libro mette in evidenza l’importanza della resilienza che ogni essere umano dovrebbe saper far emergere nelle situazioni di grande difficoltà perché anche quando tutto sembra andare nel verso sbagliato, dovremmo rimanere in ascolto del piccolo Daruma che è dentro di noi, coi suoi strampalati e criptici consigli e provare con tutte le nostre forze a rialzarci per diventare più forti e consapevoli di prima.

Francesco e Roberto Rossi (con il grande aiuto della mamma Sonja)


La scrittrice:
Laura Imai Messina vive in Giappone, in una cittadina affacciata sul mare a poche decine di minuti di treno da Tōkyō. Ha due bambini che parlano italiano e giapponese, e una casa piena di libri. Laura scrive e insegna all’università. Il suo ultimo romanzo, Quel che affidiamo al vento, è stato venduto in oltre venti Paesi, diventando uno straordinario caso editoriale. Con Vallardi ha pubblicato Wa. La via giapponese all’armonia. Goro goro è il suo primo libro per bambini.