Editore Einaudi / Collana Stile Libero Big
Anno 2021
Genere Thriller
552 pagine – brossura e epub
Traduzione di Bruno Forzan
Lo Shinkansen che sta partendo da Tokio è, stranamente, quasi vuoto. A bordo ci sono Lemon e Mikan che si trovano lì insieme al figlio di un noto boss malavitoso dopo averlo salvato la sera precedente da spietati aguzzini che aspettavano un riscatto. Insieme a loro una misteriosa valigia che devono recapitare al mittente.
– E ti pare che mi faccio sfregiare in faccia con il coltello? Non sono così imbranato, non dire cazzate!
Lemon era alto intorno al metro e ottanta, proprio come Mikan.
A bordo però si trovano anche Kimura e Ōji, detto Il Principe, che nonostante la giovane età è già un ragazzo crudele. Kimura è lì proprio per vendicarsi dopo che il ragazzo ha fatto cadere dal tetto di un centro commerciale il giovane figlio, ora in coma.
Ōji Satoshi si soffermò per qualche istante a chiedersi le medie o le superiori, ma lasciò subito perdere. In fondo non faceva una grande differenza. Che fossero studenti delle medie come lui o più grandi, erano tutti uguali. E agivano tutti in modo prevedibile.
Nanao invece non sa che il mediatore che lo ha ingaggiato per rubare una valigia dalla carrozza numero tre potrebbe essere lo stesso boss che attende Lemon e Mikan alla stazione d’arrivo. Un altro mistero però scombina i piani di tutti i presenti: chi ha ucciso il giovane figlio del boss? E come mai il treno sembra estremamente vuoto?
Era qualcuno che Nanao aveva già visto. Reprimendo una montante agitazione, si girò di nuovo verso il finestrino dando le spalle all’uomo, e riprese a conversare svagatamente al cellulare con l’aria di un passeggero qualsiasi.
Lo Shinkansen è una rete ferroviaria giapponese composta da nove linee di treni (definiti treni proiettili) ad alta velocità che possono arrivare a viaggiare addirittura oltre 300 chilometri orari. Questo romanzo è ambientato quasi interamente sulla tratta che parte da Tokyo e vede protagonisti sette killer le cui vite e avventure sono destinate a incrociarsi grazie alla presenza di una misteriosa valigia.
Inutile negare il collegamento, naturale, con il famoso romanzo di Agatha Christie “Assassinio sull’Orient Express”, se non tanto per la trama che appare diversa – anche se contiene richiami evidenti – quanto per l’ambientazione che, nonostante potrebbe sembrare statica, in realtà è colma di avvenimenti e colpi di scena.
“I sette killer dello Shinkansen”, che diventerà un film che uscirà nelle sale il prossimo anno, è in realtà il secondo volume di una serie che però è stato tradotto per primo in Italia: un thriller da leggere con attenzione, senza tralasciare le caratteristiche dei personaggi. Isaka Kōtarō ha dimostrato una peculiare bravura nel tratteggiare personalità differenti e attraenti in ogni personaggio del suo romanzo, e si è dimostrato capace nel raccontare al lettore queste proprietà tramite lo show, don’t tell: sono infatti i personaggi a descriversi, a parlare per loro stessi, e al lettore rimane il compito di comprenderli, studiarli, tramite le loro parole.
Un romanzo che racchiude in sé le qualità della letteratura asiatica strizzando però un occhio verso l’Occidente e il thriller più classico. Anche se a volte il lettore potrebbe perdere la concentrazione avvolto nei lunghi dialoghi e pensieri dei protagonisti, “I sette killer dello Shinkansen” ha il pregio di riuscire a trainare la suspense fino all’ultima pagina.
Adriana Pasetto
Lo scrittore:
Isaka Kotaro è uno dei piú celebri scrittori giapponesi di crime e non solo. Nel corso della sua straordinaria carriera ha vinto tra gli altri lo Shincho Mystery Club Prize, il Mystery Writers of Japan Award, il Japan Booksellers’ Award e lo Yamamoto Shugoro Prize. Per Einaudi ha pubblicato I sette killer dello Shinkansen (2021).