Fulvio Capezzuoli – Il commissario Maugeri e il pianista russo

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Editore Todaro
Anno 2021
Genere Giallo
180 pagine – brossura e epub


Settimo volume della saga del Commissario Maugeri.
Come in tutte le altre puntate, l’azione di svolge nel primo dopoguerra, esattamente nel 1949 in una caldissima estate milanese.
Un pianista russo, Ivan Golubev, mentre sta tornando in albergo dopo la sua esibizione alla Festa dell’Unità a Milano non proprio di successo, si imbatte nel cadavere di un uomo. Viene arrestato per l’omicidio di quest’ultimo, ma rimesso in libertà un paio di giorni dopo, per l’intervento del Consolato Sovietico di Milano.
Il commissario Maugeri viene mandato a liberare il pianista dalle grinfie del suo omonimo Aiello, dai suoi superiori. Appena lo conosce lo sente salutare perfettamente in italiano, quindi accompagnandolo in albergo in automobile, apprende dal pianista, che lui non è propriamente un pianista, ma uno studioso d’arte e che soprattutto è preparato sull’arte medievale del Quattordicesimo e Quindicesimo secolo.

Il clima da guerra fredda tra gli stati non permette fraintendimenti o scuse, e Maugeri è chiamato a svolgere un compito, che oltre ad essere diplomatico, deve comunque rispettare allo stesso tempo le indagini, perché il pianista è comunque un sospettato.
Il delitto in cui si trova coinvolto Golubev, è solo il primo dei tanti problemi che Maugeri si troverà ad affrontare: un esperto d’arte responsabile di una galleria, viene trovato morto e il pianista appena scagionato, sembra essere coinvolto.
Maugeri insieme ai suoi fidi Valenti e Palumbo, si ritrova coinvolto in strani traffici di opere d’arte e cimeli appartenuti alle ricche famiglie ebree sterminate dai nazisti che lo porterà a ricordare la guerra finita da pochi anni.
Riuscirà Maugeri a chiudere l’indagine prima di partire per le agognate ferie, o la povera moglie Giovanna, sarà costretta a viverle da separati, mentre il marito aspetta notizie davanti ad un telefono nella hall dell’albergo?

Mi è piaciuto molto questo piccolo gioiellino di Capezzuoli, si legge benissimo anche se non si è letto i precedenti episodi. Scritto molto bene, di facile lettura, con una trama gialla congegnata alla perfezione. Un romanzo che appassiona e con un ritmo cadenzato, che trasporta il lettore in un’atmosfera coinvolgente in cui il periodo storico del dopoguerra diventa non solo sfondo, ma protagonista assoluto.
La soluzione del giallo non è proprio a portata di mano, anzi, il lettore è invogliato a proseguire nella lettura proprio perché l’assassino non è poi così facile da individuare, né per Maugeri, né per chi legge.
Belli i personaggi di contorno, Palumbo e Valenti, collaboratori che svolgono un ruolo importante nella storia, anche se non sono caratterizzati fisicamente, bello il periodo storico preso in considerazione, quando ancora non c’erano cellulari e internet e le indagini andavano di pari passo con quello che si aveva a disposizione. Gli eventi raccontati con metodo e precisione rendono scorrevole la lettura e a Maugeri ci si affeziona.
Lo consiglio vivamente agli amanti del giallo classico, quelli dove l’indagine è il fondamento principale della storia.

Silvia Marcaurelio


Lo scrittore:
Fulvio Capezzuoli è milanese. Critico cinematografico e collaboratore della Fondazione Cineteca Italiana, ha pubblicato diversi saggi sul cinema. Nel 2014 esordisce con il primo romanzo giallo: “Milano 1946, delitti a Città Studi”, cui seguiranno “Milano 1947, misteri a Porta Venezia”, “Milano 1948, Maugeri e lo zoppo dei Navigli”, “Il commissario Maugeri e il fantasma di via Ariosto” pubblicato nel 2017 e nel 2018 Il Natale del commissario Maugeri.