Johanna Mo – La morte viene di notte

1384

Editore Neri Pozza
Anno 2021
Genere Thriller
464 pagine – brossura e epub
Traduzione di Gabriella Diverio


Il passato torna sempre.
Inutile pensare di allontanarsi, costruirsi un futuro, cercare di dimenticare. Prima o poi il passato si ripresenta.
Nel caso poi di Hanna Duncker, la protagonista, è il caso di dire “mea culpa”.
La donna arriva all’isola di Oland, da cui era fuggita tanti anni prima: il padre poliziotto era stato accusato di un brutto delitto, con il rumore che ne conseguì, vivendo in una piccola comunità.
Ora Hanna è diventata a sua volta poliziotta, e sa svolgere bene il suo lavoro.
La decisione di tornare a esercitare la professione proprio là è coraggiosa, e porterà non poche conseguenze. Intanto il suo capo è Ove, proprio quello che arrestò allora suo padre.
Ma Hanna è risoluta a seppellire il passato, e a farsi valere.
Appena arrivata, un caso è pronto per lei: un ragazzino quindicenne viene trovato in una palude, massacrato di botte, con una ferita da arma da taglio e un fiore di geranio stretto nel pugno. Che sia un segnale voluto , un indizio?
Primo choc: la vittima è Joel, figlio della sua migliore amica di allora, Rebecka. Come fare a dire a una madre che suo figlio è stato ucciso? L’incontro con la donna è straziante e Hanna si ripropone di scoprire a ogni costo il colpevole.

L’ambiente è ostile. Tutti ricordano il padre e il suo delitto – ma fu delitto? Ci sono molte ombre su quel lontano fatto, Hanna ancora non è rassegnata e sogna di riuscire a riabilitare la memoria del padre.
Comincia così la sua indagine, che conoscendo tutti dovrebbe partire in vantaggio, ma non è sempre facile.
La donna conosce o ritrova le persone che ruotano intorno a questo ragazzo: il patrigno, mite e affettuoso; il vero padre, play boy del paese, con molti lati oscuri; il marito dell’amica Rebecka, Gabriel, ambiguo personaggio.
Poi, i compagni di scuola di Joel: per lo più una brutta gioventù, con famiglie assenti o problematiche.

Un bel giallo psicologico, incalzante al punto giusto, che riesce nell’intento di sviare il lettore più volte, per poi riportarlo su una strada diversa.
Niente di adrenalinico, ma un ritratto di comunità che nasconde segreti, miserie e che scava in essi, narrando le vite dei vari protagonisti.
La psicologia dei personaggi è molto ben delineata, a cominciare dalla poliziotta Hanna: apparentemente fragile, ma tenace, coraggiosa, decisa a raggiungere i suoi obiettivi. Non solo trovare l’assassino di Joel, ma la verità sul padre, che si presume sarà l’argomento del prossimo romanzo: infatti l’autrice lascia sospesa questa interessante parte di storia.
Anche la figura di Rebecka è scolpita a fuoco: donna inquieta, madre spesso distratta perché ripiegata su sé stessa e la sua vita privata; amica talmente tormentata da non riuscire a ritrovare con Hanna l’antica armonia.

Joel è la figura che più resterà impressa di questa storia triste. Solo, infelice, bullizzato da un gruppo di compagni crudeli – e qui spicca la figura di una compagna , capobanda, simbolo veramente di una gioventù allo sbando e senza alcun valore morale.
Joel turbato da un’identità sessuale non ancora ben definita; Joel che fugge; Joel che cerca aiuto nella notte.
Ed è proprio questo l’originale del romanzo: un intercalare di capitoli, che alternativamente narrano la vicenda collettiva, e quella privata del ragazzo. Questi ultimi sono intitolati “L’ultimo giorno” e narrano, scandito nei minuti, nei secondi, l’ultima giornata di Joel. Fino al momento della morte, e di conseguenza portano alla scoperta del colpevole! Trovata che dà senza dubbio un tocco di originalità al romanzo.
Alla fine della storia, seppure vittoriosa, Hanna si rende davvero conto di quanto sia difficile dare un colpo di spugna al passato, se è triste come il suo.
La piccola comunità di Oland non manca di ricordarglielo, ed è proprio per questo che la donna è pronta ad affrontare un’altra inchiesta, certo più dolorosa di quella appena conclusa, ma necessaria per la sua serenità.
E allora…arrivederci al prossimo romanzo: noi lettori siamo curiosi di conoscere, come lei, la verità! Lettura avvincente e consigliata.

Rosy Volta


La scrittrice:
Johanna Mo è nata a Kalmar, in Svezia, e ora vive con la sua famiglia a Stoccolma. Ha trascorso gli ultimi vent’anni lavorando come critica letteraria, traduttrice e redattrice freelance. La morte viene di notte, il suo romanzo d’esordio, è il primo di una serie di gialli con protagonista la detective Hanna Duncker.