Editore Marcos Y Marcos / Collana Gli Alianti
Anno 2021
Genere Narrativa
304 pagine – brossura e epub
Illustratore Lorenzo Lanzi
Un romanzo che sa come far vacillare ogni aspettativa. Pensi di sfogliare un manuale di cucina esotica, una monografia gastronomica di Pellegrino Artusi sulla cottura alla brace del pingue uccello antartico, osservi la copertina e vedi, come poi scopri nelle prime pagine, dei “Meleagris Gallopavo” (comunemente detti “Tacchini”) che ti accompagnano gloglottanti in un’atmosfera fumé per dare spazio a suore pentite, preti dal proverbiale fascino e un giallo con radici inconfessabili che solo qualche bicchiere di cognac può risolvere…o una buona corsa al parco.
L’ispettore Stucky è impegnato su più fronti: vicini molesti, indagini di routine, un losco individuo che si diverte a far cadere i patiti del running lungo il Sile e tacchini vittime di un incendio doloso. Niente lo farebbe resuscitare dal tedio della quotidianità come un buon vecchio omicidio. Preghiere esaudite proprio alla vigilia di Pasqua, quando un vecchio sacerdote viene trovato morto sulle scale del tempio di Possagno tra i colli trevigiani. Quella che in superficie sembra una fatalità ha, invece, radici che si intrecciano nelle acque melmose di memorie sopite, mai sepolte.
Stucky fa della riflessione, dell’introspezione la sua forza. Si smarrisce e si ritrova in un continuo vagare nei luoghi del delitto, si perde in chiacchiere (o almeno lo fa credere) con testimoni, conoscenti per poi riflettere vagando il suo sguardo nel paesaggio fluviale cercando di assorbire le testimonianze che la natura nasconde. Un uomo che preferisce le atmosfere conviviali del bar, un sorso di cognac e un’indizio estorto ai vapori dell’alcool, al metodo deduttivo alla Holmes. È un uomo essenziale, si limita ad indagare e a venire a capo degli indizi, senza fronzoli, senza elucubrazioni mentali inutili.
La trama è caratterizzata da più linee narrative che l’intreccio imbastisce in un alternarsi di accelerate e frenate. Vengono raccontati contemporaneamente più casi, perché un ispettore di provincia non si accontenta di indagare su un solo omicidio, ma ha anche piccole rogne quotidiane da dover risolvere. Il libro è scritto in terza persona ad eccezione di pagine più “epistolari”, ben evidenziate dall’uso del corsivo, dedicate al racconto in prima persona di uno dei personaggi che all’inizio sembrano estranee alla storia ma poi perdono contorni netti fondendosi con il resto della narrazione.
La banalità della vita che l’autore dipinge ha il ruolo di alleggerire l’amarezza della vicenda da cui tutto scaturisce, ne smussa gli angoli, ne lima le asperità, ne deride gli eccessi creando personaggi caricature del loro stesso ruolo. Gli esseri umani sono bizzarri e sanno essere estremamente crudeli pur mantenendo un alone di normalità agli occhi degli altri. L’utilizzo del sarcasmo non ha lo scopo di derisione o di presa delle distanze dai fatti; al contrario serve a sottolineare le debolezze e i vizi dei protagonisti, spogliandoli della crudezza e dell’efferatezza dei gesti e dei pensieri.
Un giallo che non ti aspetti, che si dimostra il contrario di quello che pensi e che sa stupirti dall’inizio alla fine. Forse alcune pagine sono eccessivamente lente, troppo collose, ma nel complesso il ritmo rimane sostenuto e piacevole.
E i pinguini arrosto, in tutto questo turbinio di animali persone, natura e omicidi, che ruolo hanno? Volete proprio rovinarvi la bellezza di scoprirlo leggendolo?
“Lo prenderemo, quel manigoldo. Lo prenderemo, disse al cognac, che lo guardava con occhietti ambrati”.
Matteo Bordoni
Lo scrittore:
Fulvio Ervas, laureato in Scienze Agrarie, insegnante di Scienze naturali in una scuola superiore in provincia di Treviso, ha esordito nella letteratura nel 1999 con il racconto La lotteria (Premio Calvino 2001 ex aequo), scritto insieme alla sorella Luisa con la quale ha pubblicato anche il primo romanzo della fortunata serie dell’ispettore Stucky, iniziata con Commesse di Treviso (2006) e proseguita a sua sola firma con Pinguini arrosto (2008), Buffalo Bill a Venezia (2009), Finché c’è prosecco c’è speranza (2010) e L’amore è idrosolubile (2011). Raggiunta ampia notorietà con il romanzo Se ti abbraccio non aver paura (2012), che indaga con delicatezza e profondità il tema dell’autismo, ha confermato le sue doti di scrittore policentrico, in grado di spaziare agevolmente tra generi e registri comunicativi diversi, con i successivi Si fa presto a dire Adriatico (2013), Tu non tacere (2015), Pericolo giallo (2016), Nonnitudine (2017),C’era il mare (2018) e Piccolo libro di entomologia fantastica (2021), I suoi libri sono pubblicati da Marcos Y Marcos.