Giorgio Ballario – Il tango dei morti senza nome

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Giorgio Ballario, nato a Torino nel 1964, è giornalista e lavora a La Stampa. Ha pubblicato racconti in svariate antologie giallo-noir e sei romanzi. Nel 2010 ha vinto, con Morire è un attimo, il Premio Archè Anguillara Sabazia e nel 2013 il Premio GialloLatino con il racconto Dos gardenias. Dal 2014 è presidente di Torinoir, sodalizio di scrittori torinesi malati di noir.

Esce ora il suo nuovo romanzo, intitolato “Il tango dei morti senza nome” per la collana Piemonte in Noir di Edizioni del Capricorno insieme con La Stampa nelle edicole di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta dal 3 febbraio 2022, e sarà disponibile in libreria, sulle piattaforme on line e in versione ebook.

Vi riportiamo la sinossi, in attesa di leggerlo per voi:
È uno strano incarico quello che una ricca signora dell’alta borghesia torinese affida a Hector Perazzo, detective privato italo-argentino da alcuni decenni emigrato a Torino: rintracciare le spoglie del padre, manager industriale, sequestrato e ucciso più di quarant’anni prima a Buenos Aires da un gruppo eversivo. Un lavoro complicato ma in apparenza privo di rischi: dopo tanto tempo a chi può interessare una vecchia vicenda dei sanguinosi anni Settanta?

Invece non appena tornato in patria dopo molti anni, Perazzo capisce che qualcuno vuole mettergli i bastoni fra le ruote e non esita a scatenargli contro una banda di narco-criminali colombiani. Perché? Che cosa si nasconde dietro la lontana scomparsa del manager Grimaldi Stucchi? Per quale motivo i narcos e uno spezzone corrotto della polizia federale vogliono impedirgli di investigare su un vecchio delitto del terrorismo politico, fino al punto di uccidere di nuovo?

Per scoprirlo, e per salvare la pelle, Hector non esita a chiedere aiuto a un tenebroso ex agente coinvolto nelle violenze della dittatura militare, a un flemmatico intellettuale che si è lasciato alle spalle la guerriglia marxista, a un’ambiziosa giornalista di cronaca nera e a un’affascinante ballerina di tango. Fra inseguimenti, agguati, tradimenti e colpi di scena Perazzo si accorgerà a sue spese che anche in Argentina, così come nell’Italia in cui ha scelto di vivere, gli anni di piombo non sono del tutto passati e le ferite si sono ancora rimarginate.