Javier Cercas – Il Castello di Barbablù

880

Editore Guanda
Anno 2022
Genere Suspense, Noir, Mistery
420 pagine – brossura e epub
Traduzione di


L’ultimo di una trilogia di romanzi dedicati a Melchor Marín (“Terra Alta”, il primo e “Indipendenza”, il secondo) “Il Castello di Barbablù” è fortemente incentrato sulla figura del protagonista: un uomo dal passato controverso, contraddittorio con alle spalle una storia familiare buia e dolorosa (madre prostituta morta tragicamente, padre inesistente) e un vissuto turbolento che lo fa camminare sulla sottile linea che è confine, ma anche trincea, tra il bene e il male, tra il criminale e il poliziotto. Una natura duale fortemente caratterizzata dalla bivalenza dell’idea di giustizia: quella formale, fata di leggi e regole e quella non scritta, interiore, fatta di desiderio di vendetta a tutti i costi.

Melchor, il poliziotto appassionato di libri con un passato da galeotto, dopo la morte della moglie Olga ha lasciato la divisa e lavora come bibliotecario a Gandesa. Con lui vive la figlia adolescente Cosette, che non gli di averle nascosto il vero motivo della morte della madre, causata dall’ostinazione di Melchor nel perseguire i colpevoli durante la sua prima indagine. Amareggiata e confusa, Cosette parte per una vacanza a Maiorca con un’amica, facendo perdere le proprie tracce. L’istinto di padre e di poliziotto suggerisce a Melchor che la scomparsa della ragazza non è un semplice capriccio; dopo aver allertato tutti i suoi ex colleghi, raggiunge precipitosamente l’isola per vederci chiaro. A Maiorca trova però un muro d’indifferenza, finché una mail anonima lo indirizza verso la villa di un finanziere ricco e potente. Per Melchor comincia l’indagine più difficile della sua vita…

Il Castello di Barbablù è uno di quei libri che si attiene strettamente ai canoni del genere noir: un poliziotto maledetto, atmosfere cupe, la ricerca della verità a ogni costo, la risoluzione di un caso attraverso un’indagine emotivamente dolorosa. È un romanzo che “rapisce” il lettore chiedendo come riscatto la sua attenzione e nel contempo regalandogli un biglietto per le giostre del noir: una trama avvincente con ritmi serrati in cui gli ampi respiri sono seguiti dalla contrazione ritmica della suspense.
Uno degli aspetti preponderanti del libro è un’assordante “silenzio” che si insinua nell’ordito della trama: un silenzio fatto di omertà, di cose sussurrate, pensate ma non dette, di verità nascoste per paura di affrontarle e soprattutto per una figlia doppiamente assente: il distacco emotivo di un’adolescente in fuga seguito dall’assenza fisica di un affetto scomparso, sottratto forzatamente alle braccia protettive di un padre imperfetto.

Javier Cercas è in grado di coinvolgerti non solo per la trama e per l’abilità narrativa di uno scrittore con alle spalle una lunga esperienza. Ti fa innamorare dei personaggi, delle loro debolezze nascoste da silenzi strillati a pieni polmoni. Costruisce un mondo di parallelismi in cui verità e bugia viaggiano su binari che conducono a luoghi polverosi, deserti che aspettano una brezza leggera per scrollarsi di dosso quel velo d’inganno. E su questi binari troviamo Melchor, l’asse che li congiunge e che cerca di mantenerli separati anche per l’occhio che li vede fondersi all’orizzonte.
Questo romanzo è stato una rivelazione. Consiglio di leggere i precedenti per meglio comprendere le dinamiche della storia le quali, sebbene deducibili, sarebbero palesi una volta seguita l’intera trilogia.
Una lettura appassionante, travolgente che mi sento di consigliare a chi, come me, ama il Noir.

Matteo Bordoni


Lo scrittore:
Javier Cercas è nato nel 1962 a Ibahernando, Cáceres. La sua opera, tradotta in più di trenta lingue, è pubblicata in Italia da Guanda: Soldati di Salamina (Premio Grinzane Cavour 2003), Il movente, La velocità della luce, La donna del ritratto, Anatomia di un istante, Il nuovo inquilino, La verità di Agamennone, Le leggi della frontiera, L’avventura di scrivere romanzi (con Bruno Arpaia), L’impostore, Il punto cieco, Il sovrano delle ombre e Terra Alta. Anatomia di un istante ha vinto nel 2010 il Premio Nacional de Narrativa e nel 2011 il Premio Salone Internazionale del Libro di Torino e il Premio Letterario Internazionale Mondello. L’impostore è stato finalista al Man Booker International Prize 2018. Terra Alta ha vinto nel 2019 il Premio Planeta.