Luca Crovi – Il mistero della torre del parco e altre storie

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Editore SEM
Anno 2022
Genere Giallo
204 pagine – brossura e epub


“I gialli sono il frutto rosso sangue dell’epoca che stiamo vivendo” è una frase di Augusto De Angelis che ha ben intuito e con molti anni di anticipo il valore della letteratura “popolare”, gialla o nera che sia. Non stupisce quindi se un autore come Luca Crovi scelga per narrare la storia della Milano degli anni Trenta, la figura del commissario De Vincenzi. “Pacato, tranquillo, sempre disposto ad ascoltare” il poeta del crimine è l’unico personaggio in grado di agire in quello che il suo creatore Augusto De Angelis chiama “il dramma” e di cui Crovi sfrutta l’ambientazione e il periodo per permettere al lettore di capire l’origine e l’evoluzione di Milano e perché sia diventata una delle città più importanti in quegli anni. Le meravigliose “cartoline” descritte da Crovi questa volta hanno una connotazione diversa, originale rispetto ai libri precedenti: a raccontare di eventi e personaggi transitati a Milano negli anni Trenta è lo stesso personaggio: Carlo De Vincenzi.

Con un’astuzia narrativa Luca Crovi, pare nascondersi dietro le quinte per osservare e ascoltare quello che la portinaia di via Massena legge sbirciando il contenuto di una “cartellina azzurra” apparentemente dimenticata sul tavolo dal commissario. All’interno della cartellina, ritagli di giornale, foto e cartoline, sono accompagnate dai documenti relativi alle indagini condotte dal poeta del crimine. A introdurre il contenuto c’è una lettera molto bella del commissario indirizzata al suo creatore Augusto De Angelis in cui De Vincenzi parla del suo lavoro, fatto di attese, di osservazione e di intuizione. Capisce e comprende De Angelis quando afferma che “l’essenziale è creare un clima, far vivere il dramma, e questo si può ottenere facendo svolgere la vicenda in Italia, con le creature italiane”, motivo per il quale auspica che le sue indagini possano essere utili per desumerne dei gialli come già successo per “Il banchiere assassinato”.

Bello il dialogo tra la portinaia e De Angelis sull’origine della collana dei gialli Mondadori e come la stessa sia stata pensata per un pubblico “popolare”. De Vincenzi non parla solo di crimini nel suo dossier ma anche di uomini che hanno incrociato il suo percorso come Hitchcock, Hõ Chi Minh, Bauer… solo per citarne alcuni presenti in questo libro. Ogni capitolo, nato come romanzo d’appendice per stessa ammissione di Crovi, racconta un pezzo di storia che spesso sembra assurda o rocambolesca ma si tratta di accadimenti reali desunti da varie fonti, tra cui la bisnonna dello stesso Crovi, che dimostrano, semmai ci fossero dubbi, quanto l’autore abbia a cuore la sua Milano e come sia andato in profondità nella ricerca delle fonti.
Ancora una volta un meta-racconto, ancora una volta una piccola astuzia per giocare con il lettore sul piano della inventio, che probabilmente rimarrà col dubbio che Carlo De Vincenzi sia davvero esistito.

Luciana Fredella


Lo scrittore:
Luca Crovi, grande esperto di letteratura noir, collabora con diversi quotidiani e periodici, ed è autore della monografia Tutti i colori del giallo (2002) trasformata nell’omonima trasmissione radiofonica di Radio2. Ha al suo attivo tre romanzi – L’ombra del campione (2018), L’ultima canzone del Naviglio (2020), Il Gigante e la Madonnina (2022) di cui è protagonista il commissario De Vincenzi – e svariati libri di saggistica, tra cui Storia del giallo italiano. Per Sergio Bonelli Editore, cura le serie a fumetti del commissario Ricciardi, dei Bastardi di Pizzofalcone e di Deadwood Dick.