Daniela Piazza – La morte non ha rispetto

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Editore Laurana
Anno 2022
Genere Giallo
248 pagine – brossura e epub


Una gradita sorpresa questo sbarco in libreria per i tipi della Laurana, di Daniela Piazza in veste di giallista dopo aver vinto il Premio Nebbia Gialla 2022 inediti.
Insomma una sorpresa, una vera sorpresa perché per una volta l’autrice abbandona il romanzo storico a lei da sempre congeniale per avventurarsi nell’oggi, nell’attualità e diciamolo francamente nel giallo all’italiana, ma anche in una pseudo commedia giallo noir con venature rosacee.
Abbandonati dunque sontuosi abiti di corte, spade, tradimenti intrighi rinascimentali agguati e biechi delitti, si sposta invece nella ridente cornice di Celle Ligure, provincia di Savona tranquilla località balneare della Riviera di ponente.
Ma dimenticate il caldo e l’estate perché il fatto o meglio il fattaccio accadrà in una fredda mattina d’inverno, preceduto da un tempestoso e strano prologo-incipit che prelude alla bufera. E bufera sarà quando l’anziana, debole di gambe e di udito ma forte di testa e di acume, Annarita Rebagliati e la sua scontrosa ma efficiente badante ucraina Elena Kozlova, apportatrici di una prelibata leccornia culinaria per il parroco, Don Luigi, si ritroveranno invece implicate come involontarie testimoni dell’orrendo assassinio del suddetto religioso. Ovverosia, come cita la quarta di copertina, lo scenario che si presenterà loro infatti sarà:

«Alla luce giallognola della semplice lampada da cucina, vecchia di almeno cinquant’anni come tutto il resto del mobilio e dei pensili, una grande figura coperta da un incongruo indumento giallo , forse un accappatoio di spugna, era riversa a faccia in giù sul pavimento a scacchi bianconeri.»

Per lo choc e la tremarella, la badante lascerà cadere a terrà la teglia di meravigliose lasagne alla ligure che frantumandosi in mille pezzi e spargendo il suo contenuto, andrà a inquinare con la salsa la scena del delitto.
Il maresciallo Antonio Talarico, innamorato del buon leggere, al comando della locale stazione dei carabinieri, dalle due donne convocato e un po’ in ritardo, ovverosia dopo essersi concesso il tempo di dare una bell’occhiata in giro tanto per farsi una prima idea, arriverà con il suo vice di carriera e come prima cosa raccoglierà la loro versione dei fatti. Ma la faccenda appare subito molto intricata, destinata a sconvolgere gli equilibri domestici e di buon vicinato e la quiete di tutto il paese. Intanto l’amoroso coinvolgimento dell’avvenente perpetua di Don Luigi, che salterà subito all’occhio, complicherà parecchio la faccenda e i pettegolezzi locali sia intorno alle possibili velleità del bravo prete nell’era di sua “giovenil estate”, controbattute dalle testimonianze di chi conta e lo conosceva davvero bene, indicato come uomo solo pio, sempre pronto ad aiutare il prossimo, impegnato a sbrogliare problemi sociali di ogni genere, dalla ludopatia alla prostituzione di giovani donne importate dall’est, si sprecano.

Il povero maresciallo Talarico venuto dal Sud e trasferito in Liguria ma con moglie ricattatrice morale e figlio già tornati in Calabria, spronato a sangue dal sostituto procuratore Benzi, un piemme da combattimento avrà il suo bel da fare per venire a capo di una storia apparentemente senza senso. Potrebbe magari trattarsi di un furto finito nel sangue? Chissà? In realtà una storia intrigante che la Piazza conduce con soave spregiudicatezza ma che a conti fatti porterà alla luce reconditi segreti, invidie malcelate, rancori repressi, misteriose attività, persino condotte da pericolose cricche criminali.
Potrebbero essere loro, quelle brutte persone, i mandanti dell’omicidio? In una pletora di nuove svariate piste, di colpevoli terrorizzati ma forse improbabili e altri invece possibili, il maresciallo Talarico dovrà riuscire a tenere a freno la strana ma volitiva e ingegnosa coppia formata da Annarita e la sua fascinosa badante, che rifiutano ostinatamente di restare fuori da quella che ormai considerano come la “loro” indagine… E svicolando in qualche modo tra l’ira e le continue critiche, pressioni e levate di cappello del magistrato inquirente, dottor Benzi, dovrà riuscire a trovare il bandolo di un’intricata matassa e, senza farsi sopraffare, regalargli addirittura la soluzione del caso su un piatto d’argento.

Abbiamo un maresciallo del carabinieri da manuale, coadiuvato da un brigadiere locale che ci sa fare. Una perpetua vedova, tardona ma pruriginosamente vogliosa. Delle belle emigrate bionde bisognose di sostegno, una lucidissima signora Annarita che ama la cucina e la letteratura e si sente finalmente impegnata in qualcosa che la stuzzica, sostenuta dalla sua Elena, coltissima laureata ucraina, costretta dalla guerra nel suo paese ad accettare tutt’altro lavoro. Personaggi ben delineati da commedia dell’arte con un canovaccio dai risvolti comico-mangerecci, con radici paesane molto ben inquadrati. Un romanzo questo “dove si legge molto e bene” e si parla a buon diritto d’arte, quella che piace e conta. Poi, come se non bastasse, si spazia nel sociale e ci si allarga in varie direzioni per intrigare il lettore e ma soprattutto, cosa che non guasta mai, si mangia benissimo, pura cucina ligure da leccarsi i baffi.

Patrizia Debicke


La scrittrice:
Daniela Piazza è laureata in Lettere e diplomata in pianoforte. Docente di Storia dell’arte, ha pubblicato diversi articoli prima di esordire con il fortunato romanzo Il tempio della luce, edito nel 2012 da Rizzoli e accolto con notevole interesse, cui hanno fatto seguito L’enigma Michelangelo (Rizzoli, 2014), La musica del male (Rizzoli, 2019), Il tempo del giudizio (Rizzoli, 2022) e Il bastardo (Altrevoci, 2022).