Anna Oliverio Ferraris – Tacchi a spillo

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Anna Oliverio Ferraris è stata ordinario di Psicologia dello sviluppo presso l’Università di Roma “Sapienza” dal 1980 al 2010.
Psicologa, psicoterapeuta e scrittrice organizza e partecipa a seminari, corsi, conferenze, incontri con insegnanti, genitori e alunni delle scuole. Ha diretto la rivista “Psicologia Contemporanea”, collabora con “Scuola dell’infanzia”, “Vita scolastica”, “Prometeo” e partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive su temi di sua pertinenza.
Tra i suoi volumi più recenti: A piedi nudi nel verde. Giocare per imparare a vivere (con Albertina Oliverio, Giunti 2011), La sindrome Lolita (Rcs 2008 e Bur 2014), Padri alla riscossa. Crescere un figlio oggi (Giunti 2012), Più forti delle avversità. Individui e organizzazioni resilienti (con Alberto Oliverio, Bollati Boringhieri 2014), Conta su di me. Relazioni per crescere (Giunti 2014), Tuo figlio e il sesso. Crescere figli equilibrati in un mondo con troppi stimoli (Bur 2015), La donna che scambiò suo marito per un gatto. Psicologia di coppia e di famiglia (Piemme 2015), Il terzo genitore. Vivere con i figli dell’altro (Raffaello Cortina 1997 e 2016).

Sarà disponibile in libreria dal 18 gennaio il suo romanzo “Tacchi a spillo”, edito da Giunti, di cui vi riportiamo la trama:

Sono le dieci di sera e la psicoterapeuta Vanda Marras è sdraiata sulla sua avvolgente poltrona di cuoio ad ascoltare la registrazione di una seduta, quando improvvisamente squilla il telefono dello studio. Non è nessuno dei suoi pazienti né un familiare, bensì Marcello Cigoli, commissario di pubblica sicurezza: una donna è stata aggredita ed è ora in fin di vita. Si tratta della ginecologa Margherita Damiani, sua collega e amica di lungo corso, specialista in fecondazioni assistite. Per Vanda è un duro colpo e di certo non si aspetta che l’affascinante e per niente banale Cigoli le chieda di aiutarlo a scoprire chi sia stato a ridurla così. Mentre a casa suo marito Lorenzo è alle prese con le loro vivaci e imprevedibili gemelle di sette anni, la dottoressa Marras non solo si troverà coinvolta in sopralluoghi e interrogatori, ma dovrà anche resistere al galante corteggiamento del bel commissario. Un romanzo agile e brillante che intreccia umorismo e introspezione a forti richiami a temi d’attualità. Se Agatha Christie fosse stata una psicologa avrebbe avuto l’acume della dottoressa Vanda Marras.