Ottavia Niccoli – Nel campo degli zingari

455

Editore Vallecchi Firenze / Collana Narrativa
Anno 2022
Genere giallo storico
184 pagine – brossura e epub


Don Tomasso si occupa dell’ospizio di San Biagio a Bologna quando una malattia di mali umori lo porta a considerare un periodo di allontanamento. Il conte Ercole, suo nipote, gli chiede allora di occuparsi del suo feudo tra le colline dell’Appennino bolognese dove da qualche tempo si sono stanziati degli zingari.

Improvvisamente Camillo si era interrotto. Si sentivano da lontano delle grida di richiamo. E passata una curva si videro due contadini che agitavano le braccia chiedendo aiuto. Un altro uomo giaceva a terra sul bordo della strada, immobile; una larga pozza di sangue scuro trapelava da sotto il suo capo.

Già durante il viaggio, don Tomasso avrà il suo bel da fare quando il corpo di un uomo viene ritrovato lungo la via, ucciso da un colpo di archibugio. Arrivato poi al feudo, indaffarato tra conti e incontri, il prete-investigatore si troverà a dover fare luce su tutte le piccole schermaglie del paese.

È fatta, se troviamo il libro al quale manca questa pagina, il colpevole di queste ingiurie non potrà sfuggire a una condanna…a meno che Laura e la madre non rilascino una rinuncia, s’intende!

La scomparsa di una giovane donna però porterà altro buio nella sua vita e, poco prima di arrivare alla conclusione, il coinvolgimento del giovane Camillo aiuterà don Tommaso a fare luce su tutta la vicenda.

Dopo Morte al filatoio, Ottavia Niccoli riporta in libreria il personaggio di don Tomasso, che dirige l’ospizio di San Biagio. Anche in questa nuova avventura don Tomasso sarà accompagnato dal giovane Gian Andrea. Ambientato alla fine del 1600 tra i colli bolognesi, Nel campo degli zingari tratta ampiamente la storicità, e la conoscenza che l’autrice ha di luoghi ed epoca è chiara sin dalle prime righe del romanzo. Tutto – le singole parole scelte così come le descrizioni – è utile al lettore per riuscire a calarsi nella trama. Don Tomasso è un personaggio che suscita interesse anche perché, proprio come accadeva nel passato, era non solo ecclesiastico bensì controllore di conti, indagatore e spesso confidente: ci si rivolgeva alle parrocchie per la carità, per appianare dissidi o cercare giustizia.

Benché il romanzo narri di fatti avvenuti in un’epoca a noi lontana, e forse poco conosciuta, la presenza di temi ancora attuali rende la lettura coinvolgente: su chi cade la colpa nei piccoli paesi di provincia se non sullo straniero, sul diverso, sullo sconosciuto? Così l’autrice introduce l’elemento degli zingari, carovanieri spesso non aderenti alla religione cristiana, che si stabiliscono in zone abbandonate limitrofe ai luoghi in cui don Tomasso dovrà indagare. In più, lentamente, si scoprirà qualcosa di più del passato dell’ecclesiastico che avrà al suo fianco anche Camillo, giovane parente che vorrebbe entrare nell’Ordine dei Gesuiti.

Il ritmo del libro non è eccessivamente sostenuto specie perché si cerca di riproporre alla memoria del lettore l’epoca storica in cui è ambientato: le descrizioni sono efficaci anche quando rallentano l’anima gialla della trama. L’autrice si dimostra estremamente capace nel rendere storico un piccolo giallo che potrebbe essere anche moderno utilizzando un linguaggio capace di portarci alla fine del 1600 senza risultare antico o artificioso.

Adriana Pasetto


La scrittrice:
Ottava Niccoli ha insegnato Storia moderna all’Università di Bologna e all’Università di Trento. I suoi interessi scientifici si sono incentrati sulla storia sociale, culturale e religiosa della prima età moderna, con particolare riferimento all’uso delle immagini come fonti storiche. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Vedere con gli occhi del cuore. Alle origini del potere delle immagini (Roma-Bari, Laterza, 2011); Una rete di amicizie. Carteggi dalla “koinonia” di Ernesto Buonaiuti, 1915-1927 (Roma, Viella, 2015); La vita religiosa nell’Italia moderna. Secoli XV-XVIII (Roma, Carocci, 2017). In corso di stampa un suo volume sui gesti nel Rinascimento e nella prima età moderna.