Stefano Cosmo è nato nel 1982. Laureato in diritti umani, dal 2007 lavora nel sociale come operatore di strada in un progetto che si occupa di vittime di tratta. Ha fatto parte del Collettivo Sabot, diretto da Massimo Carlotto. È tra gli autori di Padre nostro (Rizzoli 2014) e ha scritto vari racconti pubblicati da quotidiani locali e nazionali. È un appassionato praticante di sport da combattimento.
Sarà disponibile in libreria dal 21 febbraio il suo romanzo “Dentro la gabbia”, edito da Marsilio, di cui vi riportiamo la trama:
Moreno Zanon è un campione di Mma, le arti marziali miste che vedono i combattenti darsi battaglia senza esclusione di colpi all’interno di una gabbia. Ha il corpo ricoperto di tatuaggi e un passato burrascoso. Era convinto di esserselo lasciato alle spalle, ma il caso è pronto a fargli capire che si sbaglia. Proprio nel momento in cui le cose sembrano girare per il verso giusto, infatti, con un incontro importante alle porte e una storia d’amore appena nata, il maresciallo Di Ciolla gli comunica che il fratello Marco è stato accoltellato in carcere a causa di un debito contratto con un ex appartenente alla Mala del Brenta, accanito scommettitore. Per ripagarlo, Moreno sarà costretto a diventare l’attrazione principale del Combat Circus, una sorta di moderno Colosseo dove i lottatori si affrontano in feroci incontri clandestini. Ma nulla è come sembra, e l’unico modo che Moreno troverà per uscire dalla spirale di ricatti in cui è finito sarà allearsi e lottare con chi, come lui, pare destinato alla sconfitta.
Ambientato in una Marghera soffocata da un’estate torrida e da fabbriche abbandonate, il romanzo di Cosmo racconta in un susseguirsi di colpi di scena la periferia urbana e umana della parte più oscura del Veneto, dove l’estasiante bellezza di Venezia è solo un lontano miraggio, trascinando il lettore verso una zona grigia nella quale legalità e illegalità si confondono e un pugno di disperati pronti a tutto inseguono illusori sogni di riscatto.