Vito Franchini – Il 9 che uccide

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Editore Giunti / Collana M
Anno 2022
Genere thriller
468 pagine – brossura e epub


“Ma cosa sei, un predatore di anime?
– Sono una persona che si destreggia con sinistra destrezza.
Oppure, per dirla alla De Andrè, una persona che ha poche idee, ma in compenso fisse”.

Come fare, domanda rivolta soprattutto alle lettrici, a resistere a quest’uomo? Con tutti i lati oscuri che presenta, è comunque un personaggio unico.
È questo uno dei motivi che mi ha spinta a buttarmi sulla lettura di questo nuovo romanzo di Vito Franchini, “Il 9 che uccide”. Avevo memoria di una storia intrigante, protagonisti la poliziotta Sabina Mondello e il mitico Nardo Baggio alle prese con un caso spinoso in quel di Roma.
Dopo uno scandalo e alcuni anni di silenzio in cui Sabina ha trovato il tempo anche di accasarsi con un collega e fare un figlio (che ha chiamato Leo – Nardo!), la ritroviamo capo della Mobile a Verona pronta a riprendere con grinta le sue mansioni.
Nardo non abbandona però i suoi pensieri, anche se è sparito, fedele al suo credo che l’amore non esista ma sia solo una inutile complicazione.

Qui la donna non ha il tempo di ambientarsi che subito si trova alle prese con un caso apparentemente banale: il suicidio di uno studente nella facoltà di medicina. C’è in accompagnamento uno strano messaggio che non porta a nulla; non è una spiegazione del gesto, è senza senso.
Quando però, poco dopo, si verifica un secondo suicidio, gli inquirenti“ drizzano le orecchie”, come si suol dire. Infatti, vicino al suicida, c’è lo zaino di quell’altro ragazzo morto e una seconda frase incomprensibile.
Indagando, si scoprono altri suicidi, e si giunge a una prima conclusione: dietro quei morti c’è un filo conduttore, una “mano” che guida, diabolica certamente, che viene soprannominata Caronte, come il traghettatore dei morti nell’Aldilà.

La ricerca di Caronte si rivela da subito ardua, ma…chi arriva, sempre più fascinoso, pronto a cavare la sua ex-bella dai guai? Proprio Nardo Baggio, che con un lavoro lungo e impegnativo e con metodi non propriamente leciti, sempre sul filo del rasoio, arriverà a guidare sulla strada giusta Sabina e la sua squadra.
Dell’amore dirò dopo.

In questo romanzo, molto curato sia nello stile che nei contenuti, si affrontano, per bocca di Nardo Baggio, altri argomenti assai impegnativi. Come già nel romanzo precedente, in cui l’autore si era dilungato in dissertazioni antropologiche – argomento gradito e familiare a Vito Franchini – la storia si focalizza sulla numerologia, che diventa a tutti gli effetti uno dei protagonisti della vicenda. La numerologia è una branca dell’esoterismo che non dà ai numeri solo un valore quantitativo, ma che attribuisce loro una attinenza con la natura, con le vicende umane.
In questo caso il numero 9 è uno dei protagonisti indiscussi del romanzo, argomento di lunghe e precise argomentazioni da parte di Nardo Baggio, per far comprendere a Sabina i fatti presenti e passati: le date, la quantità di cifre che compongono i nomi di persone, di luoghi, e così via…

Teorie assai interessanti ma sulle quali forse l’autore si è dilungato – a mio parere – un tantino di troppo, a scapito della fluidità del racconto, che subisce delle…interruzioni e rischia cadute di interesse.
L’altra protagonista del romanzo a cui mi riferivo è la musica, in particolar modo la musica dei Beatles. Anche qui si coglie un profondo interesse dell’autore, e soprattutto una conoscenza stupefacente da parte di Franchini di questo gruppo, pietra miliare nella storia della musica contemporanea e delle sue canzoni, anche le meno note.
Numerose citazioni di titoli, di parole, disseminano la storia, e ne fanno parte, perché forniranno agli sbalorditi inquirenti chiavi di lettura inaspettate!
Vale però lo stesso commento di prima: seppure molto interessanti, forse tutte queste spiegazioni musicali nei minimi dettagli sviano, a lungo andare, dalla storia il lettore, che si ritrova ad attendere con ansia nuovi svolgimenti, al di là delle affascinanti teorie!
E parliamo infine d’amore.

La storia singolare di Sabina e di Nardo Baggio meritava un seguito, anche se piccolo, anche se travagliato (come temevamo). Come si fa a resistere a un simile affabulatore, che ha dalla sua conoscenze vastissime, fascino indiscusso, quel pizzico di mistero che piace sempre?
E anche stavolta le lettrici, specialmente, avranno soddisfazione, anche se non tutto è facile, come sempre nella vita; anzi.

Romanzo “dotto” sotto vari aspetti; interessante dal punto di vista della trama, con trovate assai originali. Stile ineccepibile, sarà sicuramente apprezzato dai lettori.
Aspettiamo nuove avventure di Sabina Mondello e Nardo Baggio, squadra vincente a 360 gradi – almeno nel lavoro. Nella vita è tutta un’altra faccenda.

Rosy Volta


Lo scrittore:
Vito Franchini, nato in Iran, di origini mantovane, ha 43 anni, è padre di due bimbe e, come ufficiale dei carabinieri, per anni ha condotto indagini in diversi ambiti criminali. Attualmente si trova in Africa in missione per conto dell’UE. È appassionato di musica e di studi antropologici, che ha utilizzato ampiamente in questo suo romanzo di esordio, pubblicato da Giunti dopo anni di lavori da indipendente (romanzi d’avventura e saggi).