Ben Pastor – La morte della sirene

843

Editore Mondadori
Anno 2013
Genere Giallo
512 pagine – brossura e epub
Traduzione di Luigi Sanvito


Anno 306 dopo Cristo. Dopo l’abdicazione di Diocleziano nel 305, avvenuta dopo vent’anni di regno a favore di Galerio e la conseguente cessione di potere di Massimiano a favore di Costanzo Cloro, l’impero, pur sempre un’entità potente e temuta, nonostante la pressione delle popolazioni barbariche ai confini, sta attraversando uno dei suoi periodi più bui della sua storia. Il previsto passaggio infatti dalla Prima alla Seconda Tetrarchia ha provocato una furiosa lotta per la successione che provocando disordini sta sfociando in una gravissima crisi economica e sociale.
Roma è sempre “Caput mundi”, ma in quella che fu la culla originaria dell’impero aumentano i segnali della decadenza, dell’abbandono, la capitale ufficiale dell’impero di occidente anche per motivi logistici infatti è stata spostata a Mediolanum. E in più, con la morte di Costanzo, dopo una massacrante campagna militare, il figlio Costantino è stato acclamato Augusto dalle legioni locali. Il titolo però spetta di diritto a Severo. Per evitare scontri nell’esercito, Galerio ha concesso a Costantino il grado di Cesare, sperando che si accontenti. Come conseguenza si vocifera che Massenzio suo coetaneo, cognato e figlio di Massimiano, ex co-imperatore con Diocleziano sembra intenzionato e seguire le sue orme e suo padre Massimiano, mai veramente adattatosi al pensionamento. La situazione appare pericolosamente fluida…

Ragione per cui l’imperatore Galerio ha incaricato Elio Sparziano, noto sia come valido soldato che come un affermato studioso, di valutare obbiettivamente le circostanze sul territorio, affidandogli in più una missione diplomatica. Per rispettare la richiesta di tombale riservatezza del Suo Signore e celare il reale motivo del suo viaggio, Sparziano dovrà sbarcare e istallarsi in una villetta alle pendici del Vesuvio, a Surrentum, ritenuta l’antica dimora delle sirene, mitiche creature, incantatrici d’uomini, fingendo un viaggio privato per soddisfare i suoi interessi come studioso. Nel frattempo invece dovrà sollecitare una segreta e personale convocazione a Roma presso il giovane e ambizioso Valerio Massenzio, tramite Manilio Rusticiano, vice prefetto del pretorio nell’antica capitale. Nel corso di questo auspicato incontro dovrebbe consegnargli un plico sigillato. Con all’interno Sparziano suppone la raccomandazione di Galerio a Massenzio di rispettare l’attuale, fragile equilibrio di potere.
E sarà proprio Rusticiano, il baldo e barbuto ufficiale, giunto in ritardo al loro appuntamento sorrentino a metterlo al corrente dell’ omicidio appena avvenuto nel locale quartiere cittadino chiamato Gallinae Rufae. All’interno di una suntuosa villa un ricco mercante del posto, tale Pelagio Teodoro, era stato ritrovato dal segretario con il cranio sfondato.

Un mondo variegato di invidie, malizie, odi, amori e tradimenti avvolge invece e quasi soffoca la famiglia del morto ammazzato in un tragicomico e macabro balletto di accuse reciproche e puntigliose ripicche. Mentre per Sparziano si rincorrono puntualmente sogni nostalgici che ripercorrendo il passato vorrebbero garantirsi un futuro.
Una nuova, appassionante avventura a tinte gialle, la sesta, per Elio Sparziano fatto rivivere dalla fiorita prosa di Bene Pastor che ne approfitta per far salire i scena anche celebri e dannati protagonisti della grande storia, vedi Diocleziano, Massimiano e i loro successori designati Galerio e Costanzo Cloro. E i loro eredi… Il pragmatismo dei migliori tra loro mirava in alto, alla gloria e alla giustizia ma venne sconfitto dalla crudele realtà della natura umana.

La presentazione di Massenzio, spesso bestia nera degli storici ma nella pagine di questo romanzo privilegiato dalla narrazione per etica e intenti, con la sua malinconia davanti a la magnificenza della Roma del passato, diventa persino commovente. Come un canto di seduzione delle sirene, ma che può condurre ineluttabilmente alla rovina. La storia ci dice che gelosia, ambizione, sete di ricchezza e di potere, divennero moneta corrente per drammatici e sanguinari intrighi politici.
Leggere Ben Pastor con il suo modo di raccontare franco, naturale ed elegante che in un’atmosfera densa di passioni e intrighi ci accompagna lungo la splendida costiera campana in epoca tardo imperiale romana, percorrendo le strade romane, a gran carriera coi cavalli e con le bighe , ci consente di apprezzare il retrogusto del vino sorrentino, per poi finalmente raggiungere Roma ove percepire l’educato scalpiccio dei sandali sui pavimenti marmorei dei palazzi, con la sensazione di poter sfiorare le toghe, e addirittura udire le grida che infiammavano il Senato…

Elio Sparziano è un personaggio creato dalla Pastor e protagonista di una serie di romanzi e racconti di genere giallo-storico, ambientati nell’Impero Romano all’inizio del IV secolo d.C. Un personaggio costruito per investigare con abilità e raro acume su delitti che – spesso per caso – avvengono o sono accaduti vicino a lui. Diversamente dall’Elio Sparziano, storico o pseudostorico, forse vissuto nella tarda antichità romana, (su di lui solo notizie scarse e poco attendibili, pare sia pseudonimo di uno dei letterati compilatori della Historia Augusta), l’Elio Sparziano di Ben Pastor è non solo uno scrittore che si diletta di ricerche storiche e di scrivere un saggio sui migliori bordelli di lusso dell’impero ma un affascinante uomo di corte, un eccellente e valoroso soldato, sempre obbiettivo, realista e soprattutto un uomo strenuamente fedele a Roma e all’Impero.

Patrizia Debicke


Lo scrittore:
Ben Pastor, scrittrice italoamericana, all’anagrafe Maria Verbena Volpi, nata a Roma ma trasferitasi ben presto negli Stati Uniti, ha insegnato Scienze sociali presso le università dell’Ohio, dell’Illinois e del Vermont. Oltre a Lumen, Luna bugiarda, Kaputt Mundi, La canzone del cavaliere, Il morto in piazza, La Venere di Salò, Il cielo di stagno, – ovvero il ciclo del soldato-detective Martin Bora (pubblicati da Hobby&Work a partire dal 2001 e poi da Sellerio) – è autrice di I misteri di Praga (2002), La camera dello scirocco, omaggi in giallo alla cultura mitteleuropea di Kafka e Roth (Hobby &Work), Il ladro d’acqua (Frassinelli 2007), La voce del fuoco (Frassinelli 2008), Le vergini di pietra e La traccia del vento (Hobby & Work 2012), La grande caccia (Mondadori 2020 ) sono la serie dei thriller ambientata nel IV secolo dopo Cristo. Le sue opere sono pubblicate negli Stati Uniti e in numerosi Paesi europei….