Diego Pitea – Come agnelli in mezzo ai lupi

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Editore AltreVoci / Collana AltreOmbre
Anno 2023
Genere Giallo/Thriller
400 pagine – brossura e epub


“Come agnelli in mezzo ai lupi” è il terzo romanzo pubblicato da Diego Pitea ad avere come protagonista lo psicologo anglo-italiano Richard Dale, dopo “L’ultimo rintocco” e “La stanza delle illusioni” (entrambi già recensiti su Contorni di Noir).
Il burbero commissario Marani, che sta vivendo un conflitto interiore in quanto gli è stato proposto un trasferimento non desiderato, viene chiamato sulla scena di un omicidio a Villa Borghese. Il corpo della vittima è stato infilato in un’anfora dalla foggia antica, piena di un liquido trattato per farlo sembrare sangue. E si vedono alcuni segni che sembrano lettere e numeri. Sul luogo del delitto incontra Doriana Guerrera, una profiler che ha collaborato con lui in passato, in particolare durante gli eventi che l’autore ci ha raccontato in “L’ultimo rintocco”. I due decidono di coinvolgere nelle indagini Richard Dale che, pur dopo essersi mostrato riluttante, si tuffa a capofitto nell’investigazione. Presto, Marani viene a sapere che la Polizia ha ricevuto un messaggio che anticipava il delitto…

Anche stavolta, il bravo Pitea si diverte a mettere in crisi il suo protagonista e, in un certo senso, alter ego. Stavolta, l’assassino sembra aver capito come mandarlo nel pallone. Come se non bastasse, il primo indiziato è un caro amico di Dale, il che fa sospettare a Marani che forse stavolta Richard si sta lasciando guidare da un senso di lealtà personale.
Diego Pitea ha tirato fuori dal cappello una storia appassionante, molto intricata e complessa (anche se stavolta, lo ammetto, avevo intuito chi fosse il colpevole), guidandoci lungo una serie di piste solo per poi mostrarci come stavamo seguendo la strada sbagliata. Un sacco di sottotrame vengono alla luce; molte vanno poi a convergere, alcune in maniera diretta e altre in modo contorto, nella storia principale, quella dell’indagine, ma tutte finiscono per avere un impatto sulla persona di Richard Dale, sulla sua salute mentale, sulla sua sicurezza.

Con questo romanzo, l’autore sembra abbandonare leggermente lo stile “alla Agatha Christie” che ha contraddistinto le prime due storie di Dale; l’efferatezza dei crimini e i problemi personali del protagonista rendono “Come agnelli in mezzo ai lupi” più duro, più “cattivo”, per così dire. Sicuramente, Richard Dale ne passa di cotte e di crude anche dal punto di vista personale.
Diego Pitea fa di nuovo centro con questo suo romanzo. Si tratta di un libro che avvince il lettore e non lo lascia andare. La sera in cui l’ho cominciato, avevo pensato “Be’, leggiamo una decina di pagine, magari il primo capitolo, prima di dormire”. Sono andato avanti per quasi due ore. Ecco, se ci tenete al riposo, non leggete questo libro prima di dormire. Non solo per il contenuto, a volte piuttosto raccapricciante (anche se mai sopra le righe), ma perché rischiate di fare mattina a furia di voler leggere “un’altra pagina o due”.

Marco A. Piva


Lo scrittore:
Diego Pitea è nato e vive a Reggio Calabria, nella punta dello Stivale. Ha iniziato a scrivere a causa di un giuramento, dopo un evento doloroso: la malattia di sua madre. Il tentativo è andato bene perché il suo primo romanzo Rebus per un delitto è risultato finalista nel 2012 al Premio Tedeschi della Mondadori, affermazione ribadita due anni dopo con il secondo romanzo: Qualcuno mi uccida. Nel 2020 è stato pubblicato L’ultimo rintocco, un thriller psicologico con il quale ha ottenuto un notevole riscontro di vendite e di critica. Con AltreVoci Edizioni ha pubblicato nel 2021 La stanza delle illusioni. È sposato con Monica – quella dei libri – e ha tre figli meravigliosi: Nano, Mollusco e Belva.