Editore Arpeggio libero
Anno 2023
Genere Giallo
382 pagine – brossura
Si intitola “La notte qualunque” il primo romanzo del romano Alessandro Ferranti, pubblicato da Arpeggio Libero nella collana Necatrix.
È una notte di fine aprile del 1915 quando, in un casale di Tivoli, si decidono le sorti dell’Italia. Il Presidente del Consiglio, Antonio Salandra, è riunito in segreto con alcuni importanti politici esteri e con loro decide se e al fianco di chi, appena un mese dopo, il nostro Paese entrerà in guerra. Il suo segretario, Vittorio Serrano, che ha organizzato l’incontro, ascolta inquieto i rumori della notte: vuole che tutto fili liscio, ne va della sua carriera, delle sorti del Governo e del Paese. Gli pare di udire un fruscio, ma no, quella è una notte qualunque. La notte dopo, Ettore Segatti, il custode di quello stesso casale, viene ucciso con un colpo di roncola. Anche quella, in apparenza, è una notte qualunque. Quella di Segatti, però, sarà solo la prima di una serie di morti spiegabili solo con un complotto ordito da qualcuno che, nell’ombra, tenta di influenzare l’andamento della storia. Toccherà proprio al trentenne Serrano, aiutato da poche persone di cui imparerà a fidarsi, risalire le maglie di quella rete così vicina a lui per scoprire chi ha tradito.
Che lo si voglia etichettare come thriller storico, spy story, thriller politico, “La notte qualunque” è un validissimo romanzo ambientato nella Roma del 1915, fra complotti, spie, falsi amici e sparizioni misteriose. Di chi fidarsi? Cosa c’è dietro un gesto ambiguo, un pezzetto di carta con un messaggio criptico ritrovato per caso, un incontro apparentemente casuale e non degno di nota? È costretto a chiederselo spesso, Vittorio Serrano, il giovane, ma caparbio e ambizioso protagonista di questa storia. E con lui siamo portati a chiedercelo anche noi. Come si collega la morte di un uomo del popolo, di un umile custode, con il destino di un intero Paese? Un rompicapo ben architettato che affonda le sue radici nel tempo e che ci accompagna insoluto fin quasi alla fine della lettura, senza mai annoiarci o disamorarci all’indagine. E mentre la trama si infittisce, conosciamo meglio i molti personaggi e le loro caratteristiche e, più cresce l’affetto che proviamo verso di loro, più aumenta la paura di scoprirli diversi da come apparivano, di scoprirli traditori della patria, spie al soldo del nemico.
Paura che, evidentemente, condividiamo con Serrano, come fosse un pacco voluminoso che viaggia sul sedile accanto a noi, ingombrante ma del quale siamo troppo curiosi di scoprire il contenuto per osare lamentarci.
Se a inizio lettura ho faticato un po’ a entrare nella storia e a prendere il giusto ritmo, ben presto il succedersi degli eventi mi ha catturata, ho cominciato a collegare gli avvenimenti e le stranezze e da allora proseguire nella lettura è stato un fatto naturale; pur con i tanti dettagli da ricordare, grazie ai sapienti rimandi dell’autore a quanto descritto in precedenza, non ho fatto fatica a proseguire la lettura e quello che inizialmente mi era parso un romanzo difficile da seguire mi è poi risultato una lettura agevole e un piacevole intrigo da decodificare insieme ai protagonisti. Anche il personaggio di Serrano, che in prima battuta mi aveva suscitato diffidenza e distacco, ha poi conquistato le mie simpatie mostrandosi per quel che è, con le insicurezze, le perplessità, i dubbi, le cautele, gli errori e persino l’amore. Senza contare che il periodo in cui l’autore ha scelto di ambientare questa spy story non è dei più battuti, quindi per me questa lettura ha costituito la piacevole occasione di un incontro con un capitolo di storia importante, ma con cui non mi confrontavo da tempo, analizzato da un punto di vista differente – e certamente più accattivante – di un classico libro di storia.
Consigliato, dunque? Sì, a chi ami la storia, i retroscena e le trame politiche, le spy stories e le belle letture tutte italiane ambientate nel microcosmo a se stante della provincia del nostro Paese.
Lo scrittore:
Alessandro Ferranti dopo la maturità scientifica si laurea in Scienze Politiche e ottiene una specializzazione in Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli di Roma. Appassionato di storia, politica e religione ha lavorato come speaker e conduttore in un’emittente locale romana e in produzioni cinematografiche e televisive come attore e volto nuovo del cinema italiano. Impegnato al momento sul set di una fiction Mediaset, collabora con riviste specializzate di politica internazionale. “La notte qualunque” è il suo primo romanzo.