Editore Einaudi / Collana Stile Libero Big
Anno 2023
Genere Giallo
296 pagine – brossura e ebook
“Mamma mia, quanti giri aveva fatto.
Quattro anni di penitenza, di “scippamento di cuore”, per dirla con le parole di Thomas, per poi fare che? Tornare al punto di partenza.
Perché cos’altro era se non il punto da cui era partita, anzi fuggita, quello in cui si trovava adesso?”
Riflessione amara, quella di Giovanna Guarrasi, detta Vanina, vicequestore a Catania.
Un bel personaggio, questo, nato dalla penna – si fa per dire – di Cristina Cassar Scalia, siciliana doc, che è per noi lettori, fan della sicilianità, un po’ l’erede del maestro Camilleri. Stesso mondo, seppure narrato in modi diversi, con stili diversi. In questo nuovo romanzo l’autrice ha “caricato” un po’ l’uso del dialetto siciliano, con gradevoli risultati e senza essere pesante. Anzi, per chi sia ormai avvezzo al dialetto, è come un tuffo nella Sicilia stando sulla poltrona di casa!
Nuova avventura dunque per Vanina e per la sua squadra, amici e collaboratori compresi, ormai vecchi amici per noi. L’uccisione di un giovane, Thomas Ruscica, appartenente a una famiglia pesante, ma deciso a riscattarsi a ogni costo, colpisce particolarmente Vanina. Infatti la donna conosce bene il gruppo dei “carusi” di Don Rosario Limoli, uno di quei coraggiosi parroci cosiddetti “di frontiera”, perché operano in ambienti difficili, spesso ostili, in cui droga, prostituzione, delinquenza la fanno da padroni, e di cui Thomas era uno dei membri più attivi.
Il ragazzo è stato colpito mortalmente alla testa da un rastrello, e scoperto dalla sua fidanzatina Emanuela, ritrovata in stato di choc. Il primo quesito che si pongono gli investigatori è quasi banale: sarà una vendetta, o un avvertimento, da parte della malavita, che ormai Thomas combatteva? O, più banalmente, un delitto passionale? Perché si mormorava che Thomas volesse lasciare la ragazza e avesse già un’altra storia in atto… Tutte le prove convergono verso una sola persona, ma né Vanina, né Don Rosario, né gli altri riescono a “farsene pirsuasi”. E comincia dunque l’indagine.
In tutto questo contesto, Catania, con la sua gente, le usanze, il cibo! Soprattutto i piatti tipici di cui Vanina, gran buongustaia, è ghiotta, spesso rifornita dalla sua simpatica padrona di casa. Perciò si viaggia tra “arancine” (attenzione, non ci sbagliamo!), cannoli e altre delizie varie che ci pare di gustare durante la lettura. I collaboratori di Vanina sono capitoli a parte. Primo fra tutti, il commissario in pensione Biagio Patanè, ormai parte integrante in ogni indagine, che nel lavoro si sente ancora utile e realizzato, a dispetto della moglie Angelina, a cui la gelosia nei confronti della bella poliziotta ispira gesti e pensieri assurdi. Ma i collaboratori numero uno in questa storia sono proprio i carusi!
Ragazzi in gamba, nonostante vissuti dolorosi ed esperienze negative; tutti volevano bene a Thomas e lo stimavano per il suo coraggio, perciò, capitanati da Chanel, un’intrepida ragazza, aspirante poliziotta, si danno da fare a indagare spingendosi anche dove gli inquirenti non potrebbero arrivare!
Vanina è cambiata nel tempo.
Qui la troviamo “cresciuta”, se così si può dire; un po’ immalinconita, sconfortata.
Del resto, non è un po’ ciò che succede a tutti, in questi tempi difficili?
Eppure l’amore va bene di nuovo, anche se a distanza: il suo Paolo è ancora all’orizzonte, lo vede, lo sente spesso. Ma è un altro tipo di amarezza che la tormenta…
“Stava inseguendo criminali che al solo guardarli le facevano venire voglia di cancellarli dalla faccia della terra, con il cuore in gola per qualcuno cui voleva bene e che proprio a causa sua poteva essere in pericolo.
Forse era inutile opporsi.
Forse vivere sempre con quella paura era il suo destino, e al destino è inutile resistere”.
Eccola, l’amarezza. La fatica di vivere.
Cristina Cassar Scalia ci regala un ennesimo romanzo piacevole, intrigante al punto giusto. Nelle sue storie, nei casi trattati, anche le vite dei protagonisti che vanno avanti, regalandoci nuove sorprese, nuove emozioni. E poi ci attende una Vanina Guarrasi televisiva, che aspettiamo con trepidazione, per scoprire se corrisponde all’idea che noi lettori ci siamo fatti di lei, leggendola. Alla prossima storia, dunque, e buona lettura!
Rosy Volta
La scrittrice:
Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Ha raggiunto il successo con i romanzi Sabbia nera (2018 e 2019), La logica della lampara (2019 e 2020), La salita dei Saponari (2020 e 2021), L’uomo del porto (2021 e 2022), Il talento del cappellano (2021 e 2022), La carrozza della Santa (2022 e 2023), Il Re del gelato (2023) e La banda dei carusi (2023) – tutti pubblicati da Einaudi – che hanno come protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi; da questi libri, venduti anche all’estero, è in corso la realizzazione di una serie tv. Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020).