Deepti Kapoor – L’età del male. La saga criminale dei Wadia

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Editore Einaudi / Stile Libero Big
Anno 2023
Genere Thriller
648 pagine – brossura e epub
Traduzione di Alfredo Colitto


I bestseller raccontano molto del pubblico che li crea, i buoni bestseller definiscono un momento di svolta, miliare, sono un messaggio di una società al resto del mondo. È probabilmente questo il caso de L’Età del male di Deepti Kapoor.

Delhi, primi anni 2000. Un giovane uomo, Ajay, viene tirato fuori da una Mercedes, circondato da poliziotti, una folla inferocita e cinque cadaveri scomposti sul marciapiede. Le vittime, ragazzi, una donna incinta, sono parte di quella massa di diseredati giunti dalla campagna. Ajay, un bel ragazzo, ben nutrito, protagonista del fatto di cronaca nera del giorno, probabilmente deve essersi preso la colpa per qualche ricco, è perfetto per diventare carne da macello nell’inferno carcerario, riflesso del mondo fuori abitato da gang, mostri, schiavi e servitori. In questa India-Mondo rimanere nella massa indistinta significa diventare vittime, della storia, del sistema ma quello è un destino che Ajay è riuscito, appena, ad evitare: il nostro protagonista infatti è un uomo dei Wadia. Così comincia il messaggio, il romanzo, in qualche modo l’epica moderna e criminale di Kapoor.

Attraverso le soggettive dei protagonisti, Ajay, Sonny e Neda, la scrittrice porta lettrici e lettori, con una scrittura scorrevole e potente nel gestire la sua portata immersiva, in un mondo che si sta formando dietro le quinte. Vediamo Ajay bambino dell’Uttar Pradesh venire venduto come schiavo e poi emergere, Neda infrangersi e ricomporsi insieme alle narrazioni da élite istruita con cui è stata cresciuta, l’annientamento di spirito e corpo di Sonny Wadia come impossibile quanto necessaria riprogrammazione. Questo mentre i trope del grande thriller vengono svolti in maniera capace, brutale, con grande varietà e generosità autoriale, senza sosta. Diverso come stile da quel capolavoro dimenticato della letteratura americana che è Il padrino di Puzo, l’Età del male ne svolge a suo modo il senso allo stesso tempo profondo e immediato: la grande saga criminale come mito fondativo laterale.

L’India è solo in apparenza la New York delle Cinque famiglie e Kapoor stabilisce la scala di grandezze e portata e la differenza, anche di sensibilità, con il ciclo dei Corleone. L’Uttar Pradesh, uno stato da 200 milioni di abitanti ai piedi dell’Himayala, dove Kim Stanley Robinson fa cominciare gli eventi di The Ministry of the Future, è dove comincia l’accumulazione “originaria” del potere dei Wadia, così chiaro, capace, studiato, ragionevole, da sembrare e rappresentare il luogo dove l’accumulazione, criminale, del capitale necessario all’India contemporanea si svolge. I distretti finanziari, lo standard di vita “occidentale”, i cicli del progresso industriale dal tessile all’aerospaziale, sembrano il risultato di piccole violenze e orrori, moltiplicato per milioni.

Kapoor ci mostra le spalle e il sangue su cui si fondano i grattacieli, i monopoli commerciali informali dove manca il monopolio della forza, la ricchezza estrema di nuovi maharaja in antichi e adattati forti circondati da giungle e quel tipo di povertà e violenza che sembra inevitabile quando un continente si urbanizza. Qualcuno deve spingere via dai campi le popolazioni verso le città, con la violenza, il debito, la povertà estrema indotta. Sono i sacrifici umani che non possono vedersi nelle curve economiche e demografiche. In una trama thriller classica nel senso migliore dell’accezione Kapoor mette in scena i segreti delle fondamenta di un’economia moderna che corre, accelera, verso il suo posto nella storia, svelandola.

Se userai quello che ho scritto, ricorda solo che non cambierà nulla, questo è il Kali Yuga, l’età della perdita, l’età del male.

Nella grande narrazione per cui il secolo cinese viene abortito dal cocktail di venti di guerra, collasso demografico, spettri di carestia e declino economico e tecnologico l’Età del male è anche il romanzo giusto per uno shift d’attenzione sull’immaginario dalla Cina all’India. Primo di una saga, nel flusso di trame ed eventi, colpi di scena e “necessità di sistema che si corregge”, una volta finita la lettura il problema è l’assenza, al momento, del seguito.

Antonio Vena


Lo scrittore:
Deepti Kapoor ha vissuto e lavorato a lungo come giornalista a Delhi. Per Einaudi ha pubblicato L’età del male (2023), primo volume di una trilogia, venduto in 35 Paesi in seguito a una delle piú contese aste di sempre e diventerà presto una serie tv.