Marco Marinoni – L’origine del male. La nuova Mafia del mattone vuole la Liguria.

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Editore Mursia / Collana Giungla gialla
Anno 2023
Genere Giallo
408 pagine – brossura e epub


“La storia dell’umanità non è che una cronologia di omicidi, pensò, cadendo improvvisamente preda di una disperazione impermeabile a qualsiasi forma di bellezza o lenimento.
Ci resta solo l’amore che possiamo donare ai nostri cari e la lealtà verso gli amici.
Il resto è una giungla di sopraffazione, odio e terrore”.

Gradito ritorno di Marco Marinoni, che avevo molto apprezzato ne ”La memoria del male”, in un primo tempo attirata dallo svolgersi della vicenda in luoghi a me abbastanza noti, la Liguria, e in special modo il finalese. Poi, addentrandomi nel romanzo, avevo imparato a conoscere e ad amare i suoi protagonisti, con le loro storie, i loro bagagli per lo più dolorosi, come quelli dell’ex poliziotto Carraro, e di altri.
È con curiosità e piacere che ho letto perciò questa nuova storia: stessa ambientazione, stessi personaggi. E argomento più che mai attuale: la connessione tra criminalità organizzata e settore immobiliare in Liguria.

Siamo nel marzo 2020: pieno lockdown, che qui però è sfumato – a differenza di altri romanzi in cui la triste situazione era quasi protagonista, insieme alla vicenda vera e propria . Se ne parla, in quanto la storia ha inizio proprio da morti per Covid 19, ma senza caricare troppo la faccenda. Anche perché gli argomenti sono tali e tanti, che sicuramente oscurano la Pandemia.

A Genova e dintorni muoiono, in varie strutture sanitarie, quasi contemporaneamente, sei persone di Covid 19. Erano i giorni peggiori, perciò nulla da stupirsi…Né autopsia, né approfondimenti. Contemporaneamente, a Orco Feglino muore un pensionato, positivo al virus, ma con caratteristiche inquietanti che inculcano sospetti al medico. Si chiama Roberto Ivaldi, e ha nel suo passato un episodio grave che ha segnato la sua vita. Quando anche la moglie, pochi giorni dopo, si suicida, abbandonando le sue amate rose e senza segnali precedenti, la macchina degli inquirenti sempre più insospettita si mette in moto.
Per fare ciò si servono anche di una (nostra) vecchia conoscenza: il criminologo Damiano Danti e la sua compagna Silvia Cospito, Magistrato.
Chi si occupa delle indagini è il poliziotto Bonora, bel personaggio con una singolare particolarità, che lo rende unico e diverso. L’uomo soffre infatti di un disturbo raro detto “sinestesia”: praticamente tutti i suoni che lui percepisce sono “tradotti” dalla sua corteccia visiva in colori.
Ottima qualità, e soprattutto utile, perché dai diversi colori l’uomo percepisce menzogne, paure, e tutta la gamma dei sentimenti umani. Uno strumento in più fondamentale nel suo lavoro.
Arriva nel paesello Rossella, la figlia dei defunti coniugi Ivaldi, trasferitasi in Calabria ed ora moglie di un ristoratore, parente stretto di una nota famiglia malavitosa del Sud..
Rossella è incredula e seccata: che cosa sono tutte queste congetture su morti che vogliono fare apparire come omicidi?

Da qui parte una indagine serrata a più piste; altre figure che lascio scoprire ai lettori entrano sulla scena: personaggi ambigui, mafiosi senza scrupoli, e quella che sembrava una faccenda di normale amministrazione assume contorni sempre più vasti. Da un certo punto in poi, gli eventi precipitano, anzi, rotolano! Un colpo di scena quasi finale ribalta tutta la situazione, lasciando il lettore a bocca aperta: che cosa accadrà ora?
La curiosità incalza.
Una vicenda che scava dentro lo scandalo degli appalti truccati, della connivenza con le mafie, delle società fantasma; infine, dei mezzi usati per arrivare allo scopo prefisso, senza badare ai morti lasciati indietro. Nello stesso tempo, l’autore delinea bei personaggi, con i loro tormenti, il loro vissuto, e ci regala ritratti sempre più ricchi e precisi dei vari protagonisti.
Così il lettore si trova, di volta in volta, a “fare il tifo” per Carraro, per Bonora, per Danti, a seconda degli eventi. Addirittura per un poveraccio che si è solo trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato!

Gran bel romanzo, questo che ci ha regalato Marinoni. Approfondito nei vari argomenti, talvolta quasi pignolo in certe descrizioni mediche, ma sempre esauriente e capace di non lasciar mai cadere l’attenzione.
La Liguria, il Finalese, è una location perfetta per questa storia, con descrizioni di boschi, di campagne che l’autore mostra di conoscere benissimo, e di amare – l’amore si coglie in ogni riga. In attesa delle prossime avventure degli ormai “nostri “personaggi!

Rosy Volta


Lo scrittore:
Marco Marinoni (Monza, 1974) vive a Finale Ligure e insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Latina. Ha vinto il primo premio alla VII edizione di GialloLuna NeroNotte 2019, sia nella sezione Racconto Inedito che nella sezione Romanzo Inedito. I suoi racconti sono pubblicati sui Classici del Giallo Mondadori. È autore di sei romanzi, tra cui Follia a due (2021) e La memoria del male (2022), editi da Mursia.