Editore Delos Digital / Collana Convoy
Anno 2022
Genere Giallo
380 pagine – brossura e ebook
Avete presente, cari lettori, quei giochi in cui le figure appaiono, scompaiono, poi si dilatano per poi riapparire diverse? Si chiamano caleidoscopi.
Quei giochi in cui nulla è come appare?
Ecco: nel romanzo “ Storia segreta di Angelica Li” di Elena Salem avviene proprio questo fenomeno.
Perché non solo ci troviamo al cospetto di varie storie parallele e sovrapposte, ma siamo spesso sviati da indizi che poi si rivelano falsi; da spunti che ci illuminano per un momento, ma poi…erano ingannevoli.
Angelica Li è una bella tredicenne ricoverata in ospedale per una leucemia ora in fase di remissione. La ragazza un giorno scompare.
Sgomento: chi può avere rapito una ragazzina ancora fragile e convalescente? E perché non c’è traccia nelle telecamenre di sorveglianza della sua “uscita”, in qualunque modo sia avvenuta?
E se Angelica risentisse di questo allontanamento, e si aggravasse nuovamente?
Il padre, un libraio di origine cinese, Wen Li, è in tremenda apprensione, così come Regina Pardo Roquez, una anziana volontaria ospedaliera che le è molto affezionata.
Regina è anche la madre di Eva Cohen, proprietaria con la figlia Micol di una casa editrice piccola ma ambiziosa, con pubblicazioni di un certo livello, che sta attraversando un periodo difficile tanto da meditare di venderla agli americani.
Le voci in ospedale sono molte: si parla addirittura di sperimentazioni scientifiche, in questo reparto di oncologia pediatrica, forse non del tutto lecite.
Non tutti gli infermieri hanno un atteggiamento “limpido”, chi sparisce durante il turno, chi parlotta con strani personaggi, tanto che alla fine si sospetta di chiunque abbia a che fare con questa storia.
L’indagine è affidata al commissario De Vicari e all’ispettore capo Iolanda Svevo. L’uomo ha preso a cuore questo caso: ha una figlia della stessa età e immagina se fosse accaduta a lui una tragedia del genere: non solo la malattia, anche la scomparsa!
In questo romanzo si intrecciano numerose storie, si incontrano tanti personaggi: positivi o negativi che siano, essi fanno parte di una solida trama, e ciascuno è ben delineato nelle sue caratteristiche.
Oltre ai due investigatori, le figure degli infermieri Giovanni e Raffaele, due belle persone, oneste e buone nonostante famiglie difficili alle spalle.
Quella di Kristina, ambigua e poco simpatica.
Poi, la famiglia degli editori, quattro generazioni di donne toste, che in un primo tempo ci si chiede che cosa abbiano a che fare con la storia della ragazzina scomparsa; procedendo, si scopriranno il filo conduttore ed i collegamenti tra i vari fatti..
Anche l’amore ha la sua piccola parte nella vicenda: lascio scoprire ai lettori chi siano i due “piccioncini”.
Il passato del padre, Wen Li, molto travagliato, occupa una parte importante , anche perchè in esso conosciamo personaggi che rivestiranno un ruolo importante nel finale di questa triste storia.
Molti gli argomenti toccati in modo più o meno corposo: la sperimentazione di farmaci sui malati, spesso anche non autorizzata (soprattutto se in campo pediatrico), che coinvolgono le strutture ospedaliere e che inducono a varie riflessioni di carattere etico e morale.
Ma il più importante – e anche il più grave – è però la tratta degli esseri umani. Qui non si parla di fatti lontani, o fantastici, ma di un triste commercio che avviene ogni giorno, a ogni latitudine, e che anche se svolto con persone consenzienti è comunque punito dalla legge. Persone anche insospettabili dirigono questi traffici, procurano “merce” o carne fresca, destinata a trapianti di organi o ai piaceri di qualche ricco vizioso.
Argomento scottante, toccato dall’autrice con delicatezza e cognizione di causa.
Qual è il senso di tutto ciò? Il “male” non è così lontano da noi, come penseremmo, ma a fianco, in mezzo…da ogni parte.
C’è però anche il “bene”, nella positività di persone buone, che collaborano per raggiungere la verità, che si mettono in gioco, anche pericolosamente, per un giusto fine.
Un intreccio ricco, ricchissimo per una grande storia che tiene avvinti fino all’ultima pagina, che commuove, che emoziona. Storia fine a sé stessa, ma non è detto che non ci accada di ritrovare il commissario De Vicari in una vicenda futura…
Noi lo speriamo.
Rosy Volta
La scrittrice:
Elena Salem è fondatrice de “Il piacere di raccontare”, una community di persone che condivide la passione per la scrittura, la lettura, l’arte e la cultura. In qualità di giornalista ha collaborato con Il Corriere della Sera: ha costituito una piccola casa editrice, Bridge Edizioni ed è stata per quattro anni Presidente AIPE (Associazione Italiana Piccoli Editori), oggi APE. Ha esordito in campo letterario con il libro Puntini nell’universo, una raccolta di racconti incentrata sul tema della morte, con la quale si è aggiudicata il Premio della Letteratura di Como 2015.