Editore Ugo Mursia Editore / Collana Giungla Gialla
Anno 2024
Genere Giallo
228 pagine – brossura e ebook
“So cosa hai fatto, commissario. 18/10/1990”.
Ecco gli echi sinistri!
Il passato ritorna.
Anche quando si vorrebbe dimenticare.
Anche quando si vorrebbe tornare indietro per non rifare gli errori commessi.
Anche quando si rinuncerebbe a tutto, pur di non avere delle colpe sulla coscienza.
Ma bisogna andare avanti, ed affrontare le proprie responsabilità.
Torna per una seconda avventura il commissario Spiro Fusco di Taranto.
“Echi sinistri”: romanzo che procede su due binari, quello del giallo tradizionale e quello della storia privata, con profonde introspezioni psicologiche. La seconda componente, intensa, prevale sulla prima.
Qui presente e passato si intrecciano in un gioco sottile e, mentre scorre la storia, emergono molti nuovi dettagli di quel passato che tanto tormenta il commissario.
Sul lavoro c’è un caso nuovo da affrontare: la morte di una ragazza, trovata nel mar Piccolo di Taranto; a un primo esame, suicida.
Amici e parenti giurano che Noemi – questo il nome della diciottenne – non avesse alcun motivo per uccidersi, e presto anche la perizia del medico legale accerta chiaramente un omicidio: la ragazza, prima di cadere dal ponte, è stata colpita al capo.
Spiro Fusco, aiutato dalla sua fedele vice Jenny, inizia l’indagine seppur tormentato da mille pensieri, primo fra tutti quel messaggio ricevuto che, con quelle poche parole, lo catapulta indietro di ventidue anni e lo carica di minacce nascoste.
“So cosa hai fatto…(per cui pagherai. Attendi la mia vendetta)”. Questo il senso.
Qui inizia un percorso a ritroso; tornano personaggi conosciuti nel primo romanzo, “Le ragioni della follia”.
Fusco lavora a doppio canale: interroga familiari, amici della ragazza, persone sospette e, contemporaneamente, dà la caccia all’uomo da cui pensa provengano le minacce, il pericolo! E ne ha ben donde, perché chi è disperato è disposto a rischiare qualunque cosa pur di ottenere la sua vendetta, se non ha più nulla da perdere.
Momenti di grande tensione, dunque, legati alla sua storia personale, intercalati a ricordi dolorosi, riflessioni su cosa fu e su cosa avrebbe potuto essere.
Tutto ciò turba non poco il lavoro del commissario, che nonostante tutto, nonostante i pericoli corsi da lui e dai suoi familiari, si avventura sempre più nella vita di Noemi, e di chi le stava intorno; scava , portando a galla verità scomode e segreti inconfessati.
A differenza del primo, in questo romanzo la figlia Vanessa e l’ex moglie Angela sono protagonisti marginali, mentre spicca maggiormente la figura del figlio Libero a cui Fosco è teneramente legato, avendolo conosciuto già grande. E’ come se volesse rifarsi del tempo perduto.
Anche l’amore qui passa in second’ordine: Giulia, la donna che ha ritrovato dopo anni, è messa momentaneamente da parte. Così l’amicizia, quella fraterna con Enrico Vanoli (l’unico che conosce il suo segreto, risalente a ventidue anni prima!). Conta solo la minaccia, il pericolo incombente che bisogna sventare prima che la situazione precipiti. E non ci sia più rimedio.
È tutto un incalzare di vicende che sovrastano ogni altra componente del romanzo.
Persino la città di Taranto, che tanto posto aveva avuto nel romanzo precedente, qui è sfumata. È come se i suoi angoli, le sue atmosfere, seguissero le vicende drammatiche che deve affrontare Spiro Fusco; ci sono, ma non prevalgono sulla storia, sulle emozioni che proviamo durante la lettura.
Un romanzo diverso, quindi, quello che ci regala Fabio Giorgino questa volta: ha voluto approfondire la parte privata dei personaggi regalandoci nuove prospettive di lettura.
Quale sarà la prossima? Attendiamo fiduciosi gli svolgimenti.
Rosy Volta
Lo scrittore:
Fabio Giorgino (1968) è nato e vive a Maruggio in provincia di Taranto. È impiegato nella pubblica amministrazione. Appassionato d’arte, nel tempo libero coltiva l’hobby della pittura paesaggistica e si dedica alla letteratura noir e poliziesca. Nel 2010 nasce l’idea di scrivere un thriller ambientato a Taranto con un protagonista seriale, il commissario Spiro Fusco, letteralmente uno «spirito oscuro». Le ragioni della follia è il suo romanzo d’esordio.