Editore Elliot / Collana
Anno 2024
Genere Noir
152 pagine – brossura e ebook
“Sono strane, spesso inspiegabili le alchimie che legano tra loro persone affini e non. E ci sono misteriosi legami, sintonie profonde arcane tra vittime e carnefici.
Una sorta di mutuo scambio, l’esito del quale può dare risultati davvero imprevedibili. Ad esempio quando le parti – come può accadere – gradatamente ma inesorabilmente si invertono.”
“I tuoi occhi nel buio” di Silvio Raffo è il racconto dettagliato e particolareggiato di questo mutuo scambio.
I fatti esposti dall’inizio alla fine in prima persona. Una sorta di diario fervido e veloce attraverso il quale uno dei protagonisti sottopone al lettore eventi e circostanze legati a un rapporto amoroso che non è alla pari.
Non è alla pari perché non si forma una coppia bilanciata, ma sono due persone distinte con personalità diverse. Una, forte ed egocentrica, sicura di sé. L’altra, debole e senza autostima, succube.
Un mix piuttosto letale che, all’ingresso di una terza persona, sconvolge colui che non ha la forza di affrontare un abbandono, un essere messo da parte perché ormai è diventato un giocattolo noioso. C’è chi si stanca dopo un po’ di giocare con lo stesso giocatolo e, appena ne intravede un altro che gli procura nuove emozioni, non esita ad accantonare il vecchio. Non si tratta di amore ma di un mero possesso. Cosa avviene in chi, pur se consapevole di essere un oggetto o poco più, si ritrova accantonato?
Succede che ci si sente crollare la terra sotto i piedi. Quando non si ha stima di sé, hai la necessità di pensare di essere importante per l’altra persona, lo vuoi credere. Ti fa sentire vivo e utile.
È un inganno, ma non importa, l’aspetto importante è credere di brillare grazie alla luce che emana l’altra persona. Ma a un certo punto la luce si affievolisce, perde di potenza, non ti guarda più, la tua presenza lo infastidisce, solo perché si è stancato di te. E così si innesca il desiderio della vendetta. Il dolore è troppo forte e troppo forte diventa il desiderio di fare del male. Scatta un piano diabolico che è l’esatto opposto di ciò che eri prima. Una persona che ha attraversato momenti molto difficili, che non ha fiducia in se stesso e che crede di aver trovato finalmente la maniera di risollevarsi con la parvenza di un amore, un amore nel quale credere ed affidarsi.
La crudeltà dell’abbandono ti porta a pensare e a mettere in pratica nei minimi dettagli un piano malvagio per assaporare appieno il sapore della vendetta. E non appagato da ciò, a escogitare un secondo evento ancora più estremo su se stessi. Una fredda ed estrema azione. Tutto in nome della vendetta. Per colpire e far crollare. Per far capire all’altra persona ciò che ha perduto.
L’autore ha espresso tutto ciò facendolo raccontare in prima persona, prediligendo l’aspetto psicologico. I flussi di parole, derivanti dal profondo dell’anima, confluiscono nei pensieri ora tristi, poi fiduciosi, poi bramosi di vendetta ed infine nella ricerca della pace.
“Io ti aspetto. – Qui tutto è calma e bellezza, ordine e voluttà -”
Una ricerca nella pace a scapito di colui che ci ha fatto del male. Se non posso essere felice, non lo potrai essere neanche tu.
Diaboliche le scelte che l’autore fa prendere a uno dei protagonisti della storia in una rapida successione di stati emotivi e di pensieri. Come diabolico è il passaggio da vittima a carnefice, a dimostrazione di quanto possa essere facile subire trasformazioni esasperate fino a compiere azioni irreversibili e cadere negli abissi più remoti.
Cecilia Dilorenzo
Lo scrittore:
Silvio Raffo, poeta, traduttore, saggista e drammaturgo, ha al suo attivo più di dieci romanzi, tra cui La voce della pietra (Elliot 2018) da cui è stato tratto il film omonimo di Eric Howell con Emilia Clarke. Docente liceale e universitario, ha curato sempre per Elliot L’amore che non osa, che presenta per la prima volta in Italia le poesie di Alfred Douglas, e per Castelvecchi un’antologia della poesia italiana contemporanea, Muse del disincanto (2019). Ha vinto prestigiosi premi e collaborato a trasmissioni radiofoniche e televisive. Vive fra Roma, sua città natale, e Varese, dove ha fondato una biblioteca, “La Piccola Fenice”, e il Premio Guido Morselli per la narrativa inedita.