Editore Eris / Collana Kina
Anno 2024
Genere noir, avventura
112 pagine – brossura
L’artista, autore e fumettista Stefano Zattera ci riporta nel mondo di Earl Foureyes, l’investigatore privato mutante del futuro, con quattro interessanti storie che ci vengono presentate in quattro stili diversi.
Siamo negli anni ’20 del 3000, insomma tra mille anni più o meno esatti; la galassia, governata dal dittatoriale Mr. Pipa e dal suo braccio destro, il Superburocrate, del quale le forze di “polizia” sono cloni, è una folle distopia abitata esclusivamente da mutanti, ognuno diverso da chiunque altro; il nostro protagonista, come suggerisce il suo nome, ha quattro occhi.
Inoltre, nel 3019, dopo gli eventi raccontati nel precedente “Il buco noir”, uno strano buco nero ha alterato la percezione cromatica di tutti. Insomma, Il mondo è completamente in bianco e nero. E così è questo albo.
La prima storia, “Caccia grossa”, è un fumetto. Earl viene incaricato da una donna di trovare il figlio, tossicodipendente e fortemente indebitato nei confronti di certi spacciatori. Ma la droga della quale il giovane abusa è una nuova trovata, quindi Earl deve ficcare il naso in “giri” ancora meno raccomandabili del solito.
Poi c’è “La dalia assurda”, un fotoromanzo per creare il quale Zattera ha messo in pratica le sue grandi doti di grafico. Ogni personaggio noto mantiene infatti la sua mutazione, e quelli nuovi, creati per questa storia, ne hanno di evidenti e interessanti. Qui Earl viene incaricato da un uomo molto ricco di seguire sua moglie, che secondo lui ha un amante. L’investigatore entra in confidenza con la donna, scoprendo che si tratta di molto di più di una semplice questione di corna.
“Crocevia del destino” è un racconto di solo testo. In esso, Earl si trova di fronte a un cadavere. Il problema è che il cadavere è il suo, o comunque è quello di un uomo identico a lui in tutto e per tutto, e ciò in un mondo nel quale le mutazioni individuali sono raramente replicate in persone diverse. Gli amici di Earl lo sapranno aiutare a capire cosa potrebbe essere successo, ma sta a lui risolvere la situazione.
Infine, “Corpo a corpo” è una storia “muta”, fatta di sole illustrazioni. Un uomo è minacciato da un gruppo di bulli, ma Earl e i suoi amici sono lì vicino. Ma chi è quell’uomo, perché a lui ci tengono?
Quattro storie molto diverse, quindi, tutte molto interessanti, piene della satira sociale che contraddistingue tutte le opere di Zattera ma anche della sua ironia unica, graffiante, che passa attraverso personaggi particolari, a volte anche buffi (“Buffo come? Perché buffo?”), contesti futuristici e distopici e fatti tipici del noir più classico per farci sbattere il muso contro certe idiosincrasie della società odierna.
Nascosta dietro quattro avvincenti storie di avventura noir, insomma, Stefano Zattera ridicolizza e attacca certi problemi contemporanei e soprattutto certi atteggiamenti diffusi nei confronti degli stessi. Si può dire, scomodando il latino, che l’autore qui castigat ridendo mores, e lo fa in maniera estremamente abile e sottile il giusto.
Marco A. Piva
L’autore
Stefano Zattera è fumettista, illustratore, pittore. Inizia il percorso editoriale agli inizi degli anni ‘90 con l’autoproduzione. Pubblica su Italia On Line, su Schizzo e l’albo monografico “Stefano Zattera Earl Foureyes” editi dal Centro fumetto Andrea Pazienza, Stripburger (Slovenia), Mostri Italiani di Stampa alternativa, Tattoo Comix di AAA edizioni, Rancune (Belgio), Horrorgasmo, Italian Mutant Pop e Mater Universalis di Mondo Bizzarro Press, Biblia (Portogallo), Lamette, Monografico (Spagna), Alta Tensión (Spagna), Inguine Mah! di Comma 22, Malefact (USA), Black di Coconino, XL di Repubblica, The Artist, Puck, Par Condicio, Il Male di Vauro e Vincino, Barricate, Linus, La Lettura de Il Corriere della sera, Frigidaire, “Earl Foureyes Mutant Detective” per Nerocromo, Passenger Press, Alias Comics Il Manifesto, “The meaning of life” per Tinals/Stigma, “Sing Sing in the rain” per Sputnik/Stigma, “Abissi tascabili” per Comicon/Stigma, “This is not Goodfellas” per Tinals, Il Narratore, Čapek, “Il Buco Noir” per Eris/Stigma, “La Professoressa” su testi di Enrico Munerato, “Baby Burger” e “Fumetti di menare” per Latitudine 42. Per Barta edizioni pubblica: “Archeology”, “Speciale Pasolini”, “Buffo come? Perché buffo?”, “Al di là della parete”. Pubblica in varie raccolte di racconti e il romanzo “C’era una volta il Nordest” per Nerocromo. Espone nei principali festival di fumetto: Lucca, Napoli, Treviso, Angoulême, Seoul; e in gallerie d’arte come Antonio Colombo Arte Contemporanea (Milano), Gestalt Gallery (Pietrasanta), Mondo Bizzarro (Bologna), Mondo Pop (Roma),The Don Gallery (Milano), galleria d’Arte Busellato (Asiago), Museo Civico Bassano del Grappa, Centro di cultura Francese (Ljubljana Slovenia), Museo Il Min (Seul Corea), La Luz De Jesus Gallery (Los Angeles USA), The Cello Factory Art Gallery (London UK).