Paolo Roversi – L’innocenza dell’iguana. La nuova indagine di Enrico Radeschi

224

Editore Marsilio / Collana Farfalle
Anno 2025
Genere Giallo – poliziesco
224 pagine – brossura e ebook


 

Il nome è una garanzia e Paolo Roversi quel nome lo difende bene. Il romanzo poggia su due solide gambe: la narrazione in prima persona per quanto riguarda il giornalista Enrico Radeschi e quella in terza persona inerente il suo amico vicequestore Loris Sebastiani. Queste due gambe si muovono all’unisono portandoci a passi veloci verso un epilogo in costante crescendo.
I personaggi sono numerosi: più di ventisette quelli citati ma in fondo una manciata quelli principali. Oltre ai noti due amici si affiancano altri attori di non poca importanza: l’amico di Radeschi, il “Danese” uomo duro e sofferente che ha perso gli affetti importanti e Liz l’adolescente in età scolare che invece di frequentare le aule si trova a condividere esperienze non proprio legali con quei due boomers del Danese e Radeschi. Lei appartiene alla generazione alfa e come tale sa maneggiare programmi pirata e gadgets elettronici con sicurezza entrando e uscendo violandoli siti istituzionali senza il minimo senso di colpa. Verosimilmente questa immagine di giovane donna comparirà nuovamente nelle future vicende legate al vicequestore e al suo amico giornalista.

Alcune rappresentazioni sono accattivanti come un quadro crepuscolare quando viene descritta la zona di Rozzano con le sue strade deserte e immobili, i palazzoni muti e impotenti dove l’unico segno di vita è il suono del vento che fischia tra gli edifici. Pare di vederci un quadro di Paolo Collini nella sua fissa perfezione. E il breve capitolo ambientato a Rozzano è degno dei migliori film di azione.
Nonostante la vicenda cupa che aleggia sul Danese si nota una delicata vena umoristica che alleggerisce la tensione stemperando l’odio grazie alla figura leggera e ingenua della giovane Liz che nessun padre vorrebbe si trovasse a spartire il suo tempo con quei due uomini ormai su una strada di disfacimento.

Nella atmosfera vaporosa di alcool in abbondanza e di fumo di canne che lasciano addosso un tenace odore di illecito si muovono esseri umani il cui animo è avvelenato da una tristezza interna, dove i dialoghi alternano frasi banali che rimbalzano da una generazione a un’altra ad approfondimenti psicologici che fanno sorridere.
Alla fine pare che ognuno dei personaggi principali riesca a ritrovare il posto che gli spetta e quanto si merita.

Rinaldo Picciotto


Lo scrittore:
Paolo Roversi è nato nel 1975. Scrittore, giornalista e sceneggiatore, vive a Milano. Con Marsilio, oltre agli otto volumi della serie di Radeschi, ha pubblicato il dittico Città rossa sulla storia della criminalità milanese degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Ha vinto diversi premi letterari fra cui il Premio Camaiore per la letteraturagialla 2007, il Premio Selezione Bancarella 2015, il Premio Garfagnana in giallo 2015 e il Premio Scerbanenco dei lettori 2020. I suoi libri sono tradotti in otto paesi tra cui Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore di soggetti per serie televisive e cortometraggi. È fondatore e direttore del NebbiaGialla Suzzara Noir Festival e del portale MilanoNera.