Vittorio Colitta – I fiori della morte. La prima indagine del commissario Rinaldi

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Editore Newton Compton
Anno 2025
Genere Giallo
320 pagine – brossura e ebook


Il 2 giugno 2022 la città di Bari è in festa per l’arrivo del presidente della Repubblica. L’ispettore Alfredo Rinaldi è incaricato di sorvegliare l’area in prossimità del palco. Dalla sua posizione nota un’auto in un luogo in cui non avrebbe dovuto essere. Il sospetto che ci sia un’anomalia porta l’ispettore a effettuare un controllo ravvicinato. Il dubbio è fondato poiché l’auto è “una bomba a orologeria”. Non c’è tempo e bisogna prendere una decisione al volo. L’unica soluzione è condurre l’auto in mare lì vicino.

L’esplosione “benedice” e spaventa la folla riunita per il presidente. Ma il valoroso gesto ha come conseguenza, per l’ispettore imprigionato tra acqua e fiamme, l’amputazione della gamba destra e un trasferimento strategico con promozione per impedirgli di proseguire le indagini private che durante la degenza in ospedale ha intrapreso per capire e scoprire le ragioni e i colpevoli. Questo tragico evento è necessario per spiegare e capire un nuovo personaggio, quello creato dall’esordiente Vittorio Colitta: Alfredo Rinaldi.

Il commissario ha un’anima nera e salvo eccezioni non leggeremo di un suo sorriso. Vive il disagio di un uomo ferito fisicamente in quanto gli è stata amputata una gamba e moralmente poiché gli è stato ufficiosamente impedito di compiere il suo dovere fino in fondo, ovvero indagare sull’attentato. Così da Bari viene trasferito a Brunico dove dopo alcuni mesi dal suo arrivo, comincia una serie di omicidi all’apparenza rituali. Le vittime sono giovani donne con un elemento in comune: la chioma rossa. Ma non è il solo elemento che le accomuna. La scena del crimine è per tutte uno specchio d’acqua dove i corpi vengono adagiati e circondati da fiori ben precisi. Alcune di loro sono legate all’ambiente universitario e l’imbeccata del collega di una delle vittime, porta a scoprire un gruppo di “amici” coinvolti in crimini sessuali volti all’ottenimento di aiuti per scalare la carriera universitaria, riuniti sotto l’acronimo I.P.N. Nonostante tutto porti alla colpevolezza dei membri dell’I.P.N. qualcosa non torna.

Ad affiancare il commissario, l’ispettore Alex Moser, l’agente scelto Giulia Kofler, l’agente Davide Rea, la profiler Elena De Benedetti e la pm Ginevra Guasco. Per la risoluzione del caso verranno analizzate molte piste che risulteranno sbagliate ma un caso del passato sarà determinante per condurre gli inquirenti verso la scoperta del killer.
Il romanzo di esordio di Vittorio Colitta, “I fiori della morte”, è avvincente ed è ricco di riferimenti a luoghi e suggestioni soprattutto grazie alle caratteristiche morfologiche e alle bellezze naturalistiche della zona di Brunico. Al di là dei luoghi, i protagonisti ricordano o riportano a personaggi ben più noti, probabilmente un omaggio che l’autore rende ai suoi autori preferiti presenti e della tradizione di genere. Ciononostante sono ben caratterizzati, ben delineati e hanno peculiarità che li rendono originali e sicuramente molto umani. Dell’autore ho apprezzato molto la schiettezza con cui espone le azioni e le emozioni dei suoi “attori” senza dilungarsi in descrizioni e attese.

Attese che invece ci sono nella storia e che danno un ritmo incalzante e apnoico alla lettura. Il finale è un vero coup de théâtre e una lettera recapitata al commissario lascia aperto lo spiraglio per una nuova storia. In attesa di scoprire in quale nuova indagine si orienterà l’interesse dall’autore, auguro ai lettori buona lettura.

Luciana Fredella


Lo scrittore:
Vittorio Colitta ha venticinque anni, vive e studia a Bari dove sta per conseguire la laurea magistrale in Filologia Moderna. I fiori della morte è il suo romanzo d’esordio.