Tommaso Scotti – Il segreto del vecchio signor Nakamura

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Longanesi Editore / Collana La Gaja scienza
Anno 2025
Genere Noir
320 pagine – brossura e ebook


La vita è un saliscendi di emozioni, una corsa verso l’ignoto. A volte tutto è così repentino da non lasciare traccia nell’attimo che fugge. Altre, gli eventi lasciano il tempo di metabolizzare ciò che sta accadendo ed assaporare cose che spesso si danno per scontate ma che invece nascondono ciò che di più prezioso verrà ricordato. A volte si sopravvive, sopraffatti dagli impegni e dalla quotidianità ma altre si vive, imboccando la direzione dei giorni e avvertendo con ogni fibra del corpo ciò che ne è parte e non succede per tutti, ma per qualcuno arriva un momento esatto a definire ciò che si è veramente. La nostra essenza, scarnificata nella sua primordiale essenza, senza sovrastrutture o maschere.

“A volte mi sembra di non saper più chi sono”

Siamo a Tokyo, nel 2018 e l’anziano ispettore di polizia Nakamura ormai in pensione, riceve la visita di una troupe televisiva che vuole intervistarlo riguardo a una rapina del 1968, di cui ricorre il cinquantesimo anniversario. Nakamura era allora un giovane volenteroso poliziotto a capo di quella che fu una delle più grandi indagini del tempo che ricevette molto clamore di media e opinione pubblica. Un portavalori venne rapinato da quello che sembrava un poliziotto. A priori l’azione sembrò improvvisata e benedetta da una fortuna sfacciata ma…

“Le storie uno se le deve gustare. Deve avere il tempo di fantasticare, fare congetture.
Deve sognare un po’, insomma.”

“Il segreto del vecchio signor Nakamura”, nuovo romanzo di Tommaso Scotti, autore che ho adorato fin dal suo primo libro sull’ispettore Nishida, torna con questa storia ad appassionare il lettore con una trama noir che riguarda un cold case ambientato nel suggestivo Giappone del 1968, per svelare al lettore come le cose spesso non siano come sembrano. Abile nel creare suspence tra un capitolo e l’altro, a seminare dubbi e dettagli in una storia che è fatta soprattutto del vissuto dei personaggi di cui ci racconta per mostrarci anche il cambiamento di una società avvenuto nel tempo, da cui affiora con pennellate ben decise quella malinconica nostalgia per ciò che è andato perduto.

“L’anima di un quartiere risiede nelle piccole vie laterali senza nome” continuò rivolgendosi a Myoga. “E’ lì, all’ombra della vita delle persone, che custodisce i propri segreti. E’ lì, tra le piante dei giardini e le pieghe dei noren scoloriti di qualche vecchio negozio, che è scritta la sua storia.”

Al di là del mistero sul caso da risolvere che suscita molta curiosità, il libro è un viaggio affascinante in una terra che narrata dallo sguardo dell’autore, mi dà sensazioni diverse rispetto a quando la leggo attraverso le parole di autori nipponici. Scotti riesce a mostrarne le sue atmosfere suggestive, le sue antiche tradizioni circondate da un fascino irresistibile ed è proprio nel modo in cui racconta la vita delle persone che risiede ciò che di più prezioso custodirò nella mia memoria letteraria. Perché qui ho trovato il valore di un segreto custodito nel tempo. La conferma di come spesso siamo convinti di avere tutte le risposte per scoprire che son quelle sbagliate. Che quando sembra che tutto stia collassando, basta fermarsi e aspettare che l’onda passi. Che tutto ha una fine. Che ci sono dolori che esplodono improvvisi e altri che covano dentro per distruggerti un pezzo alla volta. Che la felicità è fuggevole e più la si rincorre più la si sente scivolare tra le dita.

Federica Politi


Lo scrittore:
Tommaso Scotti, nato nel 1984, laureato in matematica, seguendo una passione per le arti marziali si è trasferito in Oriente nel 2010. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca a Tokyo, dove adesso vive e lavora. Nel tempo libero si dedica al pianoforte e alla calligrafia. Con L’ombrello dell’imperatore (2021), seguito nel 2022 da Le due morti del signor Mihara e nel 2023 da I diavoli di Tokyo Ovest (tutti pubblicati da Longanesi), ha conquistato il pubblico e la critica grazie al personaggio dell’ispettore nippoamericano Nishida e allo sguardo curioso e disincantato con cui racconta un Giappone inedito e spesso frainteso.